martedì 8 giugno 2010

Ambiente, un uomo solo al comando

Un paio di settimane fa la Corte dei Conti aveva bocciato la ristrutturazione dei vertici del ministero dell'ambiente annullando la nomina dei nuovi direttori e mettendo a rischio anche gli atti che questi avevano firmato.
Ne era seguito un pesante scontro politico, con l'opposizione a lamentare la pessima gestione e la ministra invisibile Prestigiacomo a replicare con uno stizzato comunicato in cui rivendicava di avere avviato "un’operazione di legalità, trasparenza e rinnovamento" gettando anche pesanti sospetti sull'operato dei direttori rimossi.
Il riepilogo di tutta la storia in questo articolo de Il Velino, con i nomi dei vecchi direttori giubilati e di quelli voluti da Prestigiacomo ma la cui nomina è stata annullata dalla sentenza della corte.
Secondo quanto pubblicato oggi su Terra la ministra avrebbe deciso di affidare l'interim delle direzioni annullate agli unici due direttori superstiti, Corrado Clini (foto) e Aldo Cosentino. Ma Cosentino dovrebbe andare in pensione il 18 giugno. Resta Clini, uomo di grande esperienza internazionale, responsabile da tempo dei settori energia e clima, riferimento per le politiche di sviluppo sostenibile e figura tecnica di primo piano nei grandi eventi e nei negoziati globali. La figura di Prestigiacomo è talmente diafana che il vero ministro sarà lui.