mercoledì 15 ottobre 2014

Violeta, il rimpiazzo sloveno in Europa

Dopo la disastrosa audizione della designata Alenka Bratušek la Slovenia doveva proporre un nuovo candidato per la Commissione Europea. Venerdì scorso il premier sloveno Miro Cerar aveva nominato la sua vice, Violeta Bulc. Bulc (50) non ha appartenenze partitiche ma ieri il leader ALDE Guy Verhofstadt la ha incontrata a Bruxelles e ha dato il suo placet alla nomina. Juncker per garantire gli equilibri della commissione ha bisogno di rispettare due condizioni: il candidato sloveno deve essere gradito all'ALDE e di sesso femminile. L'appartenenza politica liberale ha prevalso sulle pressioni del PSE che insisteva per la nomina della parlamentare europea Tanja Fajon, che faceva parte della terna inizialmente proposta da Bratušek, ai tempi primo ministro.
Oggi Juncker ha diffuso un comunicato stampa in cui rende pubblica la lista dei commissari che ha proposto al presidente di turno del Consiglio Europeo Matteo Renzi. La lista comprende Violeta Bulc, ma non entra nel merito delle deleghe. La portavoce di Juncker Margaritas Schinas ha precisato che il presidente della Commissione non assegnerà deleghe fino a quando Violeta Bulc non avrà superato l'audizione con il Parlamento Europeo. Alenka Bratušek diventa il secondo caso in cui un candidato commissario viene bruciato nelle audizioni parlamentari dopo il precedente del 2004 di Rocco Buttiglione.

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