sabato 31 agosto 2013

Promesse da parmigiano


Il termovalorizzatore di Parma è in funzione, a regime. Personalmente avrei preferito non fosse stato realizzato, ma non è questo il punto. Il punto è che i grillisti di Parma in campagna elettorale avevano promesso che la struttura non sarebbe mai stata messa in funzione. Nel video qui sopra lo stesso comico sovrappeso dice "E poi una grande vittoria che abbiamo già avuto è che a Parma l'inceneritore non si farà più. Questa è una grandissima vittoria. Non volevano fare il referendum? Il referendum lo abbiamo fatto con queste elezioni. Oggi avete questa grande sicurezza: in una città straordinaria come Parma non si farà l'inceneritore."
Poi il comico sovrappeso, di fronte all'evidenza dell'impianto acceso e a regime, doveva aprire un altro fronte per far dimenticare le promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute. Ha avuto la brillante idea di spargere letame sui pregi di Parma, il prosciutto e il parmigiano. Davvero uno statista. I consorzi dei produttori e la città l'hanno presa bene. Il secondo mandato di Pizzarotti è assicurato.

venerdì 30 agosto 2013

Inserire il clima tra i diritti civili

Nelle commemorazioni dei 50 anni dalla marcia su Washington di Martin Luker King si sono inseriti anche i movimenti ecologisti americani, che chiedono che tra i diritti civili sia inserita anche la protezione dal cambiamento climatico.
I fenomeni climatici estremi colpiscono principalmente i deboli e gli emarginati. Nel caso di uragani e inondazioni i quartieri più poveri registrano i danni peggiori. Il 68% degli afroamericani vive a meno di 50 chilometri da una fabbrica o una centrale con emissioni nocive. Un bambino di colore su sei soffre di asma, contro la media nazionale USA di uno su dieci. L'ingiustizia e la disuguaglianza passano anche per i cambiamenti climatici.

giovedì 29 agosto 2013

Cinquanta anni dopo

Oggi si celebravano i cinquanta anni della marcia su Washington di Martin Luther King. Barack Obama c'era e ha fatto due chiacchiere con Yolanda Renee King, cinque anni, la nipote del premio Nobel per la pace Martin Luther King. Yolanda si era portata un peluche, giusto per sentirsi più a suo agio.

mercoledì 28 agosto 2013

Decadenza decadanse


Dedicata a Berlù ma anche a Violante.

Mai più senza

Stendibiancheria "Elio e le cose stese", nei migliori negozi e su ebay.

Livello 3

L'uomo nella foto con il casco rosso e la tuta anti radiazioni è il ministro giapponese dell'industria Toshimitsu Motegi che ispeziona i serbatoi di acqua contaminata alla centrale nucleare di Fukushima. L'immagine è di lunedì scorso, due giorni fa. Oggi il governo giapponese ha deciso di alzare la classificazione della perdita di acqua radioattiva al livello 3 nella scala INES di gravità degli incidenti nucleari (il meltdown dei reattori di marzo 2011 era un livello sette, il massimo). Nel frattempo si cercano competenze all'estero per limitare le perdite di liquido radioattivo dai 350 serbatoi costruiti in fretta per contenere l'acqua usata per il raffreddamento dei reattori e contaminata.


 

martedì 27 agosto 2013

Inguaribile ottimista

Si apre con due citazioni di Norberto Bobbio e Jean-Michel Guenassia, il franco-algerino autore de Il club degli inguaribili ottimisti. E' il documento congressuale di Gianni Cuperlo.
Ecco l'incipit:

La sinistra sa vincere.
È accaduto ancora pochi mesi fa, a Roma come in altri luoghi. Non è un caso, perché poi, se uno va a vedere, il PD oggi è alla guida di un bel numero di regioni e amministra quasi tutte le principali città, da Torino a Catania partendo da Milano.
Detto ciò, la delusione di febbraio e gli errori di tanti sulla presidenza della Repubblica hanno prodotto una sconfitta. Ne è uscito un governo di emergenza presieduto da Enrico Letta.
Lo sosteniamo con lealtà e autonomia, ma col dovere di costruire quell’alternanza che dovrà riportare un centrosinistra aperto e rinnovato alla guida del Paese. Al netto della cronaca resta che milioni di donne e uomini quando sono chiamati a scegliere decidono di stare da questa parte.
Il che, a volte, è la conferma che i nostri elettori sono più generosi di chi dovrebbe dirigerli. Se accade è anche perché, nonostante tutto, in tanti reagiscono e provano a ripartire. Noi abbiamo un senso se stiamo con loro. Questo vuol dire cambiare quel che va cambiato, ed è molto, mentre sarebbe un torto rovesciare le colpe sulle spalle di uno.
Per parte mia continuo a pensare che abbiamo le risorse per superare il passaggio più difficile e tornare a vincere. (...)

Sliding kittens


domenica 25 agosto 2013

Quattro milioni di uova da buttare

Si parla ancora molto poco dell'epidemia di influenza aviaria H7N7 che minaccia gli allevamenti italiani. Dopo avere ucciso quasi un milione di polli e tacchini infetti adesso si passa agli "abbattimenti preventivi" di animali sani. Nel frattempo vengono ritirate dal mercato quattro milioni di uova dell'allevamento di Morgano (FE) del gruppo Eurovo dove il 12 agosto si è sviluppato il primo focolaio di infezione. Il rischio non esiste per chi consuma le uova, ma ci può essere contagio per altri pennuti attraverso i gusci. Quattro milioni non sono pochi.

Il presidente con l'elmetto

Metafora efficace.

Con i loro tempi

Oggi su Repubblica Federico Rampini parla dell'infografica del New York Times che Sostenibilitalia aveva segnalato venerdì.

sabato 24 agosto 2013

Tripoli, Libano

Questa è Tripoli, Libano, in una foto scattata da me nel 2008. Ieri a Tripoli sono esplose due autobomba nei pressi di due moschee sunnite. L'ultimo bilancio è di 47 morti e 300 feriti.

venerdì 23 agosto 2013

Centinaia di tonnellate di polli e tacchini morti da smaltire

Il primo caso è stato ad Ostellato, in provincia di Ferrara. Verificato il contagio di influenza aviaria H7 128mila galline ovaiole sono state abbattute. Poi è toccato ad un altro allevamento di Mordano, vicino Imola. Qui le galline sono mezzo milione, e dovranno morire tutte. Di oggi la notizia di un nuovo contagio, in un allevamento di tacchini a Portomaggiore (FE). Questa volta gli animali da abbattere (peso medio 10 Kg) sono 18mila.
Naturalmente la prima necessità è circoscrivere il contagio. Ma per adesso abbiamo centinaia di tonnellate di cadaveri di polli e tacchini. Dove vanno a finire? Cosa se ne fa?

Come Bloomberg ha cambiato NY

Il New York Times ha pubblicato una stupenda infografica interattiva che mostra i cambiamenti intervenuti nel tessuto urbano di New York nel corso dei dodici anni di sindacatura di Michael Bloomberg. Dalla riqualificazione del Waterfront a Times Square pedonalizzata, dalla rinascita di Brooklyn alla nuova Downtown del dopo 11 settembre. I nuovi interventi urbanistici, che in America chiamano rezoning, hanno riguardato il 37% del territorio della città. Impressionante e inconcepibile per i tempi da ere geologiche dell'urbanistica italiana.

Sindaci pruriginosi

Il sindaco di San Diego Bob Filner (70) è stato denunciato lo scorso luglio per molestie sessuali dalla sua responsabile per la comunicazione, Irene McCormack Jackson. Dopo la denuncia di McCormack Jackson altre donne hanno confermato di essere state oggetto di attenzioni particolari da parte di Filner. Secondo le ultime indiscrezioni Filner si dimetterà da sindaco. Nella denuncia di McCormack, rappresenta da Gloria Allred, un avvocato di grido per le denuncie di questo tipo, si dice che tra le altre cose il sindaco le avrebbe raccomandato di presentarsi al lavoro senza mutande.
Bob Filner era stato eletto nel novembre 2012, primo sindaco democratico di San Diego dopo venti anni. Con 1.326.000 abitanti San Diego è la seconda città della California dopo Los Angeles e l'ottava degli Stati Uniti.

martedì 20 agosto 2013

Cedar Walton, 1934 - 2013

Cedar Walton suonava Hard Bop, forse l'ultima coniugazione ortodossa del jazz. Poi Miles Davis scombinò le carte, introdusse i suoni elettrici e niente fu come prima. Walton era stato uno degli Art Blakey's Jazz Messengers, gruppo che lasciò nel 1964. Da allora cominciò una carriera solista che conta almeno quaranta album. Negli anni '60 era house pianist alla Prestige Records, ma frequentava anche la concorrente Blue Note. E' stato anche autore di rilievo, basta ricordare Firm Roots, Bolivia, Mosaic, Midnight Waltz, Hand in Glove, Ugetsu. La nuova stagione non lo aveva contagiato ed era rimasto fortemente legato ai canoni classici del jazz. E' morto ieri nella sua casa di Brooklyn, NY.

lunedì 19 agosto 2013

Pop Icons

Il sito del Corriere propone un (involontario?) confronto faccia a faccia tra due famose e discusse pop icons.

domenica 18 agosto 2013

sabato 17 agosto 2013

Monumenti e ferraglia, riflessioni sul destino del porto di Ancona

Lunedì 7 agosto io e il segretario comunale del PD Stefano Perilli scriviamo un comunicato stampa in cui lamentiamo la decisione di riprendere il carico e scarico di merci metalliche (rottami ferrosi e alluminio) nelle banchine del porto storico di Ancona, di fronte allo splendido Arco di Traiano. Nel comunicato e nelle successive dichiarazioni alla stampa precisiamo che non si mettono in discussione il traffico delle merci e i diritti del concessionario, ma si critica la scelta di utilizzare quelle specifiche banchine, da lungo tempo praticamente abbandonate.
Il molo Rizzo, quello di fronte alla zona monumentale del porto di Ancona, è infatti sottoutilizzato da anni. Spostare altrove i pochi traffici che vi si svolgono permetterebbe di restituire all'uso urbano tutta la zona Nord, dalla ex mensa del cantiere navale alla lanterna, passando per gli archi Traiano e Clementino, il corridore sulle mura e il bastione vanvitelliano della Lanterna. Uno spazio pregiatissimo e molto importante, il cui riutilizzo potrebbe rappresentare il primo segnale di trasformazione dell'area portuale, oggi mortificata da sbarramenti in cemento e reti metalliche.
Le reazioni all'intervento di Perilli e me erano prevedibili, e infatti arrivano puntuali. A parte i commenti di matrice politica, le repliche negative sono tutte di persone con interessi diretti: l'Autorità Portuale, i rappresentanti di categoria degli agenti marittimi e dei trasportatori. Il segretario dell'Autorità Portuale T.V. si fa fotografare sorridente di fronte a dei pacchi di cartone così precisi e puliti che mancherebbe solo un nastro rosso con il fiocco e poi potrebbero andare sotto l'albero di Natale. Sarebbero le cosiddette bramme di alluminio. “Vi sembra ferraglia questa?” dichiara.
Di fronte a questa propaganda io diffondo alla stampa delle foto scattate a maggio, dove si vedono mucchi di ferraglia accumulati sul molo e movimentati da ruspe e camion. I camion passano a pochi metri dall'Arco di Traiano. L'impatto paesaggistico e ambientale delle immagini è micidiale. A questo punto risponde pubblicamente il concessionario delle banchine P.G., che precisa che la ferraglia è composta da “panetti di nichel e non rottami ferrosi” e che la movimentazione dei rottami comincerà solo a settembre. Quindi io ho sbagliato: queste montagne di robaccia a cento metri dal più importante arco di trionfo romano fuori di Roma non sono rottami, i veri rottami ferrosi devono ancora arrivare. A posto, farò altre foto. A me sembravano già mortificanti quei mucchi di metallo grigio. Ad peiora paratus.
Ho ripetuto più volte che i diritti del concessionario non sono mai stati in discussione, ma che si chiedeva una decisione concertata e condivisa con l'amministrazione comunale. Il piccatissimo concessionario P.G. dice invece ai giornali che io “già nel 2000” avevo avuto da ridire sullo scarico di tronchi sulla stessa banchina (e lo credo) e che questo avrebbe provocato lo spostamento dei traffici di legname su altri porti. Mi scopro improvvisamente potentissimo. Magari i tronchi davanti a Traiano fossero spariti per merito mio. E comunque il messaggio è chiaro: chi osa mettere il becco su quanto succede nel porto di Ancona è marchiato a fuoco. Dopo 13 (tredici) anni al concessionario delle banchine P.G. il mio intervento, svolto nell'anno 2000 in un consiglio comunale aperto sul tema del porto, non è ancora andato giù.
L'intrusione sulle questioni portuali di soggetti esterni, come chi scrive, ha provocato critiche immediate, al solito. Chi governa e opera nel porto non ha mai gradito interferenze, anche se con grande fatica il Comune di Ancona riuscì a realizzare, primo in Italia, un Piano Urbanistico del Porto condiviso con la Autorità Portuale. Piano ancora in attesa di attuazione.
Interessante invece che non ci siano state risposte nel merito.
La prima questione di merito è: queste poche navi che dovranno attraccare nel porto monumentale non potrebbero essere spostate altrove? Si parla di 3-4 navi al mese. Il porto di Ancona è piccolo, ma gli spazi per movimentare centomila tonnellate l'anno, un'inezia in termini logistici, secondo me ci sarebbero.
La seconda questione di merito è: in termini di rapporto costi benefici, qual è l'incidenza economica di queste centomila tonnellate di metallo più o meno rottamato sul bilancio del porto? E quale potrebbe essere il valore aggiunto in termini di posti di lavoro e di fatturato della restituzione di quella porzione del porto storico alla città? Sotto questo profilo ricordo che il famigerato rigassificatore API a Falconara (che fa parte del porto di Ancona) aveva una previsione di occupazione di 8-10 persone, meno di uno stabilimento balneare.
Sulle questioni di merito appena citate Autorità Portuale e operatori non hanno speso una parola. La riflessione finale è che quella che era una sensazione sta diventando una certezza: il porto di Ancona sta perdendo occasioni importanti e si avvita in processi decisionali autoreferenziali e conservatori, assolutamente impermeabili ai suggerimenti altrui e alle necessità della città. Ogni osservazione, ogni proposta è recepita con fastidio e sufficienza. Nel frattempo il porto perde da anni merci e passeggeri, ma di riconversione non si parla. Si continua a prendere quello che viene, senza una visione, senza priorità o programmi. Di questi giorni la notizia che i fondi europei per la piattaforma logistica sono andati perduti. La ormai vecchia "nuova banchina lineare", appaltata dall'Autorità Portuale e prevista ultimata nel 2003, è ancora un'incompiuta. “Del resto per il waterfront non c'è un progetto” ripetono i dirigenti dell'Autorità Portuale. Ma infatti.

venerdì 16 agosto 2013

Cairo


16 Agosto 1977


Piacere, sono Olinguito

Tecnicamente è un mammifero dell'ordine dei Carnivori e della famiglia del Procionidi, classificato con il nome scientifico di Bassaricyon Neblina. Per gli amici è Olinguito, il nuovo mammifero scoperto dai ricercatori dello Smithsonian Institute nelle "foreste nelle nuvole" delle Ande del nord, tra Ecuador e Colombia. Anche se per la scienza è un carnivoro in realtà mangia solo frutta e qualche insetto. Del resto anche il Panda gigante, che mangia praticamente solo bambù, tecnicamente è un carnivoro.
Olinguito ha pelo lanoso arancio-marrone, è lungo una quarantina di centimetri e pesa un kg. Di abitudini notturne, raramente scende dagli alberi e partorisce un solo cucciolo alla volta.

40 anni di "Your Song"


Elton John pubblicò Your Song nel 1970 nel suo secondo album, e da allora ha continuato a proporla praticamente in ogni suo concerto. Secondo Rolling Stone Elton ha eseguito Your Song dal vivo più di duemila volte, cioè ha passato almeno cinque giorni e mezzo della sua vita a cantare la canzone.
Un utente YouTube che si fa chiamare 35jeydee ha realizzato questo video montando vari spezzoni di diverse esecuzioni della canzone. Il risultato è molto fluido e davvero interessante. Quasi commovente, come scrive Slate. Si vede Elton ragazzino, poi la calvizie, i travestimenti glam, i cappelli e le parrucche, la sagoma che si appesantisce. La canzone invece è sempre perfetta.

giovedì 15 agosto 2013

La complessa questione egiziana

Molto difficile capire le responsabilità di quanto sta succedendo in Egitto, particolarmente se non si conosce l'arabo. L'informazione occidentale è piuttosto confusa e quasi sempre riporta testimonianze di seconda mano. Le fonti arabe sono divise. Le due principali televisioni hanno prospettive opposte. Al Jazeera sembra tenere una posizione distaccata, ma tendente ai protesters, come li chiama. Al Arabiya è decisamente schierata con il governo egiziano, come dimostra ad esempio questo pezzo.

MSF lascia la Somalia

Ieri a Nairobi il presidente di Medici Senza Frontiere Unni Karunakara ha annunciato in una conferenza stampa che l'organizzazione umanitaria cesserà le sue operazioni in Somalia, dove è presente dal 1991. "La chiusura delle nostre attività è la conseguenza di gravi attacchi al nostro personale, in un contesto nel quale i gruppi armati e i capi civili sostengono,tollerano e condonano la violenza, il rapimento e l'uccisione dei lavoratori delle organizzazioni umanitarie" ha detto in conferenza stampa il presidente Karunakara, che concluderà il suo triennio alla guida di MSF il mese prossimo.
Dal 1991 in Somalia sono stati uccisi sedici membri dello staff di MSF, gli ultimi due nel 2011, ma l'organizzazione era sempre rimasta attiva nel paese arrivando ad arruolare delle guardie armate, cosa che non fa in nessun altro paese al mondo. Lo scorso mese sono state liberate due lavoratrici spagnole dopo un rapimento durato quasi due anni. Il personale di MSF in Somalia superava i 1.500 addetti, che nel 2012 hanno curato più di seicentomila persone, con 41.000 ricoveri. Tutti i centri di cura saranno chiusi: la capitale Mogadishu, i suburbi di Afgooye e Dayniile, Balad, Dinsor, Galkayo, Jilib, Jowhar, Kismayo, Marere, and Burao.

martedì 13 agosto 2013

Il giorno dei mancini

Oggi è Lefthanders Day, il Giorno dei Mancini. Noi mancini siamo circa il 10% del mondo. Tra i più famosi c'è appunto Barack Obama, poi David Bowie, Spike Lee, Bill Gates, Paul Mc Cartney, Angelina Jolie, Paul Simon, Pelé, Robert Redford. Tra i morti si va da Leonardo da Vinci a Giovanna d'Arco, da Marilyn Monroe a Jimi Hendrix, da Charlie Chaplin a Steve Mc Queen.

Il record di Copenhagen

La città di Copenhagen ha aderito al Patto dei Sindaci, impegnandosi a ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020. Inoltre nel 2009 ha approvato il proprio Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico che prevede una riduzione delle emissioni al 2015 del 20% rispetto ai valori del 2005, ancora più ambiziosa. Il rendiconto a fine 2012 certifica che Copenhagen ha già ridotto le emissioni del 24%, malgrado nello stesso periodo la popolazione urbana sia aumentata del 10%. L'obiettivo finale, ormai realistico, è di rendere la città ad emissioni zero per il 2025. Copenhagen è stata nominata Capitale Verde d'Europa 2014.

Foto del Giorno 130813 #716


Chi ha avvelenato i condor?

Una ventina di condor andini sono stati trovati a terra domenica sera in una zona della cordigliera tra Cile e Argentina. Due sono morti, gli altri recuperati (foto sotto di Red Valparaiso) e sottoposti a trattamento medico per avvelenamento. Secondo il sito losandesonline.cl i condor si erano cibati di una vacca morta sulla quale era stato versato un pesticida al fosforo. A volte gli allevatori andini avvelenano la carcassa di un animale per uccidere i puma o altri predatori. I condor superstiti stanno reagendo bene ad una terapia antibiotica, riprendendosi in fretta.

lunedì 12 agosto 2013

Il passaggio a Nord Est

La nave cargo Yong Shen della COSCO è partita dal porto cinese di Dalian giovedì scorso 8 agosto con destinazione Rotterdam. Fin qui niente di strano, la Cina esporta il 90% delle sue merci via mare. La Yong Shen però sarà la prima nave commerciale ad utilizzare la rotta polare del cosiddetto passaggio a Nord Est, fino a pochi anni fa assolutamente impraticabile ma oggi navigabile nei mesi estivi per lo scioglimento dei ghiacci della calotta polare.
La Yong Shen stazza circa ventimila tonnellate e dovrebbe raggiungere lo stretto di Bering il 25 agosto. Poi attraverserà il Mare di Chukchi, il Mare Siberiano orientale, il Mare di Laptev, il Canale di Vilkitsky, il Mare di Kerala, e il Mare di Barents, per poi entrare nel Mare del Nord e raggiungere il porto olandese, dove l'attracco è previsto per l'11 settembre. La rotta polare del passaggio a Nord Est riduce di 12-15 giorni i tempi di navigazione dalla Cina all'Europa rispetto a quella tradizionale attraverso l'Oceano Indiano, il Canale di Suez, il Mediterraneo e lo stretto di Gibilterra.
La riduzione dei ghiacci polari rende navigabile il passaggio a Nord Est per almeno quattro mesi l'anno, a partire dalla fine di luglio.

20 Years After

Ecco i "nuovi" manifesti di Berlusconi. Del resto chi non vorrebbe avere venti anni di meno?

La galassia dell'informazione grillista

I giornali sono tutti asserviti al potere. Le TV fanno anche di peggio e non vanno neppure nominate. Beppe Grillo lo ripete da sempre nei suoi monologhi pubblici e sul suo blog, che è uno dei più letti d'Italia. Ma l'informazione grillista da tempo non si ferma al blog del capo. Fino a qualche settimana fa fa c'erano altri due siti principali nella galassia dell'informazione grillista, Cado in Piedi e Tze Tze. Il primo è stato recentemente disconosciuto, causa divorzio con il gruppo editoriale che lo ospitava, come spiega bene questo pezzo di Vanity Fair. Il secondo continua a pubblicare "le notizie scelte dalla rete" come recita il suo header. Su chi controlla tzetze.it non ci sono dubbi: a fondo pagina i credits sono per Casaleggio Associati.
Ma adesso c'era urgenza di riempire il vuoto lasciato da cadoinpiedi.it, che aveva 150mila contatti al giorno. Grillo e Casaleggio ci provano con lafucina.it, il nuovo sito di "social news" aperto recentemente. Grafica molto pop, con evidente prevalenza di notizie filogrilliste oppure anti governo e anti altri partiti. In questo nuovo sito però il nome della Casaleggio Associati non compare. C'è una pagina "chi siamo" con un breve manifesto ideologico in cui si legge anche "i migliori, i più aggiornati, i più letti, sono le continue fonti del pulsare della Fucina". Il taglio è decisamente da informazione popolare, grandi foto e una strizzata d'occhio al gossip e alle news scandalistiche. Come su tzetze grande risalto all'attività del M5S e naturalmente non compaiono mai articoli o commenti contrari a Grillo e ai suoi seguaci. Perché questa è l'informazione libera e indipendente, ovvio.

sabato 10 agosto 2013

Il mio posto è nelle aziende

A quanto pare Marina Berlusconi non ha alcuna intenzione di succedere a suo padre in politica. Pare che abbia detto che "il suo posto è nelle aziende". Aziende di famiglia, ovvio. Non risulta che abbia avuto offerte o proposte esterne all'impero di papà Silvio.
Quanto alla politica, peccato. Ci mancherà quel suo look sobrio, tutto acqua e silicone.

giovedì 8 agosto 2013

Quando le cose cambiano in fretta

Su The Atlantic è stata publicata questa splendida comparazione dello skyline di Pudong a Shangai, com'era nel 1987 e come è oggi, 26 anni dopo. Negli ultimi venti anni Shangai è cresciuta al ritmo del 10% l'anno e attualmente è la città più popolosa al mondo con 26.5 milioni di abitanti.

mercoledì 7 agosto 2013

George Duke, 1946 - 2013


George Duke è morto lunedì scorso a Los Angeles per complicazioni cardiache dovute ad una leucemia. Tastierista poliedrico, aveva pubblicato il primo album, George Duke Quartet, a venti anni nel 1966, iniziando una carriera crossover con più di trenta album da solista e collaborazioni al fianco di personaggi come Frank Zappa (Duke appare anche nel film 200 Motels), Miles Davis, Cannonball Adderley, Stanley Clarke, Jean-Luc Ponty. Ha prodotto e scritto musica per Smokey Robinson, Gladys Knight, Dionne Warwick, Natalie Cole, Anita Baker e suona anche su Off The Wall di Michael Jackson. Lo scorso anno era morta sua moglie Corine, alla quale aveva dedicato il suo ultimo album DreamWeaver uscito solo un mese fa.
George Duke è stato anche uno dei precursori dell'uso del sintetizzatore, esplorando i suoni e le potenzialità dell'allora innovativo ARP Odissey. Malgrado le tante collaborazioni illustri e le indubbie qualità tecniche, Duke non ha mai convinto la critica, che lo considerava lezioso e poco coinvolgente. Se vogliamo la sua musica rappresenta i limiti del genere fusion, dove il virtuosismo prevale sulle emozioni in una sorta di impeccabile, ma gelido esercizio di stile. Lo dimostra anche il pezzo qui sopra, tratto dall'ultimo album. Una ballata dedicata alla moglie, dal titolo Missing You, dominata da fughe di pianoforte su un patinato ma prevedibile tappeto ritmico di maniera.

lunedì 5 agosto 2013

Quel pasticciaccio dei Fori Imperiali

Ignazio Marino è stato di parola realizzando in tempi rapidissimi la chiusura al traffico privato di Via dei Fori Imperiali, che era uno dei punti qualificanti della sua campagna elettorale. Alcuni sostengono che sia stato anche troppo veloce. Secondo questi detrattori la viabilità del centro di Roma meriterebbe studi approfonditi, consultazioni e contraddittori, e non si risolve con colpi di mano. Di certo il sindaco Marino ha voluto dare un segnale forte di cambiamento e di concretezza, rischiando anche personalmente. E infatti di vaffa ne sono arrivati parecchi.
L'essere umano, particolarmente quando guida un mezzo di trasporto, è estremamente abitudinario e odia i cambiamenti. La mia esperienza di assessore al traffico, qualche anno fa, mi ha insegnato che il cittadino medio detesta modificare i percorsi che fa da anni. Qualunque nuova proposta viene immediatamente bollata come sbagliata. Se poi la modifica è anche limitativa (senso unico, riduzione della sosta, divieto di transito, ecc.) l'avversione è anche maggiore. Inoltre la percezione dell'interesse collettivo è bassissima, quindi il benessere della comunità è sempre subordinato alla convenienza personale. Non è un caso che anche a Roma i più agguerriti contro la chiusura dei Fori siano i residenti delle vie limitrofe, che hanno subito un inevitabile aumento del traffico.
E poi ci sono i commercianti. Che dopo solo mezza giornata feriale (cioè questo lunedì 5 agosto mattina, non proprio orario di punta per lo shopping) già hanno emesso il verdetto. Su La Repubblica la titolare di un panificio parla di "calo del 25-30%" e minaccia licenziamenti. E arriva, puntuale, la minaccia della serrata. Che, diciamolo, non è esattamente una novità. Tutti i commercianti di qualunque città d'Italia all'istituzione di limitazioni al traffico o di isole pedonali minacciano la serrata. Che spesso è preceduta da una fiaccolata notturna, una specie di processione profana in omaggio alla dea automobile. Mi pare che di fiaccolata i commercianti di Via Merulana non abbiano ancora parlato. Va anche detto che le serrate vengono minacciate, ma in realtà poi non si fanno quasi mai.
La verità è che le scelte sul tema del traffico e della viabilità sono necessariamente autoritarie. Invece il comitato Trappola per i Fori, spalleggiato dalla destra romana, chiede un referendum. Soluzione impraticabile, per i motivi che spiego qui sopra. Perché la gente odia essere obbligata a cambiare abitudini e tutti direbbero che era molto meglio prima. Le scelte sul traffico deve prenderle chi amministra. Il quale ne è ovviamente responsabile e, se ha sbagliato, pagherà in termini di consenso.
Possono esserci errori e sottovalutazioni, certo, perché nessuna simulazione è in grado di analizzare alla perfezione un fenomeno complesso come il traffico urbano. Nella mia città, prima di pedonalizzare il corso principale, misurammo per giorni quante auto passavano per predisporre misure adeguate nella via che doveva sostituire quel flusso. All'atto della chiusura, la nuova via alternativa aveva un volume di traffico pari a meno della metà di quanto previsto. Perché metà delle auto passava di lì solo per cercare un parcheggio, e questo nessuna simulazione te lo può dire.
Le scelte sul traffico, come quelle fiscali, sono autoritarie e antidemocratiche, dispiace doverlo dire ma è così. L'importante è, dopo avere messo in pratica quanto deciso, seguire con meticolosa attenzione quanto accade, attuare per tempo i necessari aggiustamenti, correggere le previsioni errate. Ma soprattutto serve tempo. Il tempo necessario alle persone per abituarsi al cambiamento, imposto e in quanto tale sgradito. In genere devono passare almeno un paio d'anni per metabolizzare, e sotto questo aspetto Marino ha fatto benissimo ad operare questa piccola rivoluzione appena insediato.
Del resto a New York il sindaco Bloomberg quattro anni fa ha pedonalizzato Times Square chiudendo al traffico Broadway che la tagliava a metà. E Broadway, non me ne vogliano i Romani, non è Via Merulana.

Mai più senza

Materassino pieghevole Fida disegnato da Patrick Frey per Vial. I due angoli superiori si uniscono creando lo schienale. Disponibile per 128€ in otto colori sul sito del progettista.

Ma infatti


sabato 3 agosto 2013

Sul palco dopo quattro anni


Nine Inch Nails dal vivo ieri sera al festival di Lollapalooza con Find My Way, il pezzo che anticipa l'album Hesitation Marks che uscirà il 3 settembre.

Avantissimo

Nella galassia di Beppe Grillo c'è anche TzeTze, sito "aggregatore" gestito da  Casaleggio Associati dove vengono pubblicate notizie scelte da altre fonti. Oggi TzeTze ha pubblicato due pezzi datati quattro agosto. E dire che oggi è sabato 3 agosto. Questi grillisti sono sempre avantissimo.

Silvio Bellico

Di Emiliano Carli via Dagospia.