lunedì 30 novembre 2015

Un saluto alla COP21 da lassù


Somiglianze

Oggi alla COP21 di Parigi: François Hollande accoglie la delegazione dell'Oman.
Sembrano davvero i Re Magi.


Alla COP21 di Parigi sta parlando Erdogan


Copertine Brutte Di Dischi Italiani #13

COP21, la Family Picture

Più di 150 presidenti o capi di stato sono oggi alla COP21 di Parigi. Mai così tanti assieme.


A Parigi oggi inizia la COP 21

La cerimonia di apertura della COP21 di Parigi è in corso. Le misure di sicurezza sono imponenti. Oggi a Le Bourget sono attesi oltre 150 capi di stato e di governo, una concentrazione mai verificatasi prima. Ognuni di questi ha un suo staff, una delegazione diplomatica, un servizio di sicurezza, un corteo di almeno tre auto, una scorta armata. Insomma, è un delirio. Si può seguire tutto in webcast a questo link.

domenica 29 novembre 2015

COP 21: oggi e domani a Parigi trasporti gratis


A Parigi per il clima marciano le scarpe

Motivi di sicurezza hanno indotto il governo francese a cancellare la Marcia per il Clima prevista per oggi. Così diecimila persone che intendevano partecipare all'evento hanno spedito le proprie scarpe, che sono state ordinatamente piazzate in Place de la Republique. Secondo gli organizzatori anche il Vaticano ne ha spedite un paio, testimoniando la solidarietà di Papa Francesco.
Sempre a Parigi 3400 attivisti delle organizzazioni ambientaliste formeranno una catena umana lungo i tre chilometri del percorso della manifestazione cancellata, da Place de la Republique a Place de la Nation.

Un veglione come si deve


venerdì 27 novembre 2015

Nessuno ne parla? Scanzi se lo dice da solo


Domenica 29 si marcia per il clima

Domenica 29 in tutto il mondo si marcia per il clima. Non a Parigi, dove la manifestazione principale è stata cancellata dal governo francese per motivi di sicurezza. Nella capitale francese, dove lunedì 30 inizia la COP 21, erano previsti almeno 200mila manifestanti. Nel resto del pianeta però le sfilate sono quasi tutte confermate. Dopo l'annullamento della marcia di Parigi si attende una grande manifestazione a Berlino.
Si marcerà anche a Roma. L'appuntamento è alle 14 a Campo dei Fiori, per dirigersi ai Fori Imperiali dove alle 17 si terrà un concerto. L'organizzazione è a cura di Coalizione Clima, alla quale aderiscono praticamente tutte le organizzazioni ecologiste italiane, tra le quali il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. Della coalizione fanno parte anche molti altri soggetti pubblici e privati. L'unico appunto è per la grafica dell'evento, davvero confusa e poco attraente.



Copertine Brutte di Dischi Italiani #12

Fantasticotto sembra la marca di un cotechino, ma era una trasmissione Rai del 1987.

giovedì 26 novembre 2015

Gli elementi fondamentali dell'accordo sul clima

Un breve video racconta con chiarezza i tre punti centrali dell'accordo siul clima che ci si attende dalla COP21 di Parigi. In inglese, sorry.


Mai più senza

Testa di Barack Obama da seminare per far crescere in due settimane una capigliatura erbosa.
17.99 dollari su Amazon.

martedì 24 novembre 2015

Manca solo un mese a Natale


La Marcia sul Clima di Parigi non si farà

Doveva essere la più grande mobilitazione mai organizzata sul tema dei cambiamenti climatici. Invece hanno prevalso le ragioni di sicurezza: la Marcia per il Clima prevista a Parigi per domenica 29 novembre è stata cancellata. Gli organizzatori prevedevano almeno duecentomila partecipanti. "La decisione ci rincresce, ma va rispettata" hanno commentato gli organizzatori ai quali il ministro degli esteri Laurent Fabius ha detto di non poter garantire le condizioni di sicurezza per lo svolgimento della marcia. Non tutti però l'hanno presa bene: Naomi Klein ha scritto un duro commento sul Guardian, criticando il fatto che la Marcia sul Clima è proibita ma le partite di calcio si svolgono regolarmente.




lunedì 23 novembre 2015

Dove è più blu piove di più


I bistrattati centesimi: dobbiamo davvero farne a meno?

Ieri John Oliver, conduttore di Last Week Tonight su HBO e uno dei mezzibusti più popolari della Tv americana, è tornato sulla questione dell'utilità dei pennies, le monete da un centesimo. Se ne parla da parecchio, sulle due sponde dell'oceano Atlantico. Oliver ha ricordato come coniare un penny costa 1.7 centesimi, quasi il doppio del suo valore.
In Europa sono in parecchi a detestare i centesimi. Da noi poi c'è anche il conio da due cent, mentre gli americani dal penny passano direttamente al nickel da cinque. Le monetine danno fastidio, la gente le lascia a casa e non le fa circolare. Questo fa si che paradossalmente la domanda aumenta e si continua a produrne. In Europa ne circolano almeno 48 miliardi, circa 130 per ogni abitante dell'Eurozona. Quante ne avete in tasca? Le altre sono imboscate chissà dove.
Un Eurocent, alla sua introduzione nel 2002, valeva quasi venti lire. La moneta da venti lire era molto elegante: piccola, dorata, coniata in una lega chiamata bronzital, raffigurava un ramo di quercia. Con venti lire nel 2002 non si comprava più nulla, e le monete da cinque e da dieci lire erano già praticamente sparite.
In Europa Belgio, Finlandia e Olanda hanno deciso da tempo di abbandonare le monetine rosse: i resti in contante si approssimano per legge ai cinque cent. L'ultimo ripudio arriva dall'Irlanda, che arrotonda dal 1 novembre scorso. Al dì fuori della Eurozona anche Danimarca e Svezia hanno rinunciato al centesimo delle loro corone. In queste nazioni le monetine di rame restano in circolazione, ma non si scambiano praticamente più.
Il primo oppositore alla scomparsa dei centesimi è la Germania, che ha contrastato varie proposte lanciate in questo senso da altri stati membri. La motivazione sarebbe il non voler rinunciare ai prezzi sul genere 1.99 €, che stimolerebbero i consumi. Il rame delle monete da uno e due Eurocent in circolazione in Europa è stimato valere almeno un miliardo e mezzo di Euro.
Il Canada ha smesso di coniare monete da un cent nel 2012, senza troppo clamore e senza proteste eclatanti. Ai tempi la Banca Centrale canadese stimava che in circolazione ci fossero 35 miliardi di pezzi, che restano in corso ma vengono gradualmente ritirati e fusi. In America molte delle resistenze all'abbandono dei pennies vengono dai fan di Abramo Lincoln, che non vogliono perdere la vista del profilo del loro presidente preferito.


Copertine Brutte di Dischi Italiani #11

Album del 1999.

Il fiammifero più alto del mondo

Ormai 432 Park Avenue è praticamente finito. Il grattacielo è ai margini di Central Park, tra la 56ima e la 57ima strada. Ha preso il posto del vecchio Drake Hotel, un albergo di quasi 500 stanze costruito nel 1926 e demolito nel 2007.
432 Park Avenue ha 85 piani di circa 370 metri quadrati, che lo portano a 426 metri di altezza. Ospiterà 104 lussuosissimi appartamenti. Senza contare le antenne è il più alto edificio di Manhattan, nove metri in più del recente World Trade Center 1. In ogni caso è il più alto edificio residenziale dell'emisfero occidentale. Il progettista è l'architetto uruguaiano Rafael Viñoly Beceiro (71), che ha dovuto lavorare parecchio a un progetto affatto semplice: l'edificio è esilissimo, il rapporto tra superficie di base e altezza è di uno a quindici. Per garantire robustezza strutturale e non offrire eccessiva resistenza al vento ogni dodici piani due sono completamente vuoti.
Per adesso l'edificio si staglia in solitudine nella skyline di midtown, ma presto avrà due concorrenti, anche loro alti e molto smilzi. Sempre sulla 57ima strada, ma proprio di fronte a Central Park sono in cantiere 111 West 57th Street, tra la sesta e la settima avenue, e Central Park Tower, tra settima e ottava. Il primo è progettato da ShOP Architects, è alto 438 metri e sarà ultimato nel 2017. Central Park Tower, progettato dallo studio di Chicago Adrian Smith + Gordon Gill Architecture (AS+GG), avrà 99 piani per un'altezza di 472 metri. Consegna prevista nel 2018. Adrian Smith ha lasciato nel 2006 lo studio Skidmoire, Owings and Merrill, dove aveva progettato il Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo.


domenica 22 novembre 2015

sabato 21 novembre 2015

Un mondo fragile, le città possono salvarlo

The Fund For Peace ha pubblicato il rapporto 2015 sulla fragilità degli stati. Si può consultare e scaricare a questo link. Per fragilità si intende la somma di vari fattori quali la instabilità politica, l'incertezza di prospettive, il disagio sociale, la scarsa scolarizzazione, la povertà. Una serie di indicatori portano alla classifica che vede una sola nazione con le carte in regola per essere valutata "molto sostenibile": la Finlandia. Altre 14, Australia, Canada e 12 paesi europei, sono "sostenibili". Altre 11, tra cui USA, Giappone, Francia, Sud Corea, sono giudicate "estremamente stabili". Altre 15 sono "molto stabili", tra queste l'Italia. In fondo alla classifica quattro paesi versano in "grado di allarme molto alto": Sudan, Repubblica Centraficana, Somalia e South Sudan. Altre 12 sono in "grado di allarme alto", tra le quali Siria, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Nigeria.
Partendo da questi dati Richard Florida scrive su Citylab alcune riflessioni interessanti, facendo notare che i paesi più fragili non sono solo i più poveri, ma anche quelli meno urbanizzati. Le nazioni meno urbanizzate, con città piccole, disorganizzate e non dotate di servizi essenziali, sono le più fragili. E non a caso i focolai di guerra, come sta accadendo in Siria, invertono l'urbanizzazione e spingono la popolazione ad abbandonare i grandi centri, obiettivi bellici privilegiati. Questo porta a un circolo vizioso di recessione urbana e di maggiore fragilità. Le città non sono solo motori dello sviluppo e della crescita economica, contribuiscono anche a creare un mondo più sicuro, più inclusivo e più tollerante.

A posto


venerdì 20 novembre 2015

La più bella toilette pubblica d'America

In America si assegna da 14 anni il premio al miglior bagno pubblico. Lo sponsor è Cintas, una società di servizi di Cleveland, Ohio. Il vincitore 2015 è il bagno qui sopra, di Minturn, Colorado. Minturn è un piccolo centro di circa mille abitanti, ex borgo minerario, ai piedi delle montagne rocciose. Le immagini degli altri finalisti sono a questo link.


Mai più senza: la vodka più piccante del mondo

La Hot Enough Vodka Company ha appena messo in commercio una vodka al peperoncino che dichiara una concentrazione di capsicina di 500.000 Scoville, pari ai peproncini più piccanti del mondo. La stessa azienda americana produceva già due vodke con una concentrazione rispettivamente di 250.000 e 100.000 Scoville. Il distillato è aromatizzato (si fa per dire) con peperoncini Naga Jolokia.
La bottiglia da 200 ml è prenotabile al costo di € 49.97. La gradazione alcoolica è di 40°. Sulla confezione è scritto: "Non bere in nessun caso pura". Qualcuno invece ci ha provato. I risultati sono nel video qui sotto.



Copertine Brutte #10

Doppio album più DVD del 2011 su etichetta NAR. Segnalo il primo singolo "Anke l'anima".

giovedì 19 novembre 2015

Una squadra, una città, un video

L'idea è quella di avvicinare una squadra di calcio alla sua città. La mia città. Il video, eccellente, direi che ci riesce. Bravissimi.


Brexit, la Camera dei Lord complica le cose

Ieri la Camera dei Lord, con 293 favorevoli e 211 contrari, ha espresso parere favorevole perché il referendum sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione Europea consenta il voto anche ai sedicenni. Il premier David Cameron ha promesso che il referendum sarà indetto entro il 2017.
In Gran Bretagna si vota a 18 anni, ma nel recente referendum sull'indipendenza della Scozia i sedicenni erano stati ammessi al voto. La proposta di ripetere l'eccezione e ammettere al voto un milione e mezzo di teenager è stata presentata dalla baronessa Morgan of Ely, laburista e già europarlamentare dal 1994 al 2009, ed è stata approvata dalla Camera Alta, dove i conservatori non hanno la maggioranza. I liberal-democratici hanno votato a favore assieme ai laburisti. Una richiesta simile, presentata dal Labour alla Camera dei Comuni, era stata bocciata. Il Lib-Dem Lord Tyler nel suo intervento ha motivato il suo sì dicendo che negare il voto ai sedicenni ricorda i tempi in cui si negava il voto alle donne.
Adesso per Cameron le cose si complicano, perché l'ordinamento britannico prevede che ambedue i rami del parlamento esprimano lo stesso parere. La proposta dovrà quindi tornare alla House of Commons. Nel caso che questa confermi il suo parere negativo, dovrà espriersi di nuovo la House of Lords. Il rischio è che la questione venga rimbalzata da una camera all'altra, con l'impossibilità di indire il referendum nei tempi previsti dal governo.

Mai più senza

Copia autografata del nuovo libro di Fabio Volo, prenotabile per solo 19 € nei Mondadori Store.

Perchè Darth Vader ha smesso con il baseball




Ebola, l'epidemia in Africa è finita

L'ultimo rapporto di WHO-OMS su Ebola in Africa Occidentale certifica la scomparsa totale di contagio del virus. L'ultimo caso registrato è un bambino nato in Guinea il 29 ottobre con il virus, quindi non contagiato. Il neonato è poi risultato negativo a successive analisi effettuate il 16 novembre.
WHO conferma che Nigeria e Liberia hanno superato la fase 1, cioè l'eliminazione del contagio da soggetti infetti. Nei due paesi non si registrano nuovi casi di Ebola da oltre tre settimane, considerato il tempo massimo di incubazione del virus.



mercoledì 18 novembre 2015

1886: la Francia regala all'America la statua della libertà


Fukushima, la mostra che nessuno vedrà mai

La centrale nucleare di Fukushima Daiichi entrò in meltdown l'11 marzo 2011. Da allora 150.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case e le loro comunità. A distanza di 56 mesi dal disastro non ci sono previsioni su quando potranno tornare. Per la verità non ci sono previsioni neppure se potranno mai tornare.
Un progetto dal titolo Don't Follow The Wind ha coinvolto dodici artisti, che hanno esposto le loro opere in un territorio dove nessuno può entrare per vederle. Gli aritsit sono i giapponesi Aiko Miyanaga, Nobuaki Takekawa e il sestetto collettivo Chim-Pom, che ha ideato la performance. Poi Ai Weiwei, Taryn Simon, Ahmet Öğüt e Trevor Paglen.
La mostra non sarà visibile al pubblico fino a quando l'area attorno a Fukushima non sarà decontaminata.
Il sito web DontFollowTheWind.info ripete in loop un breve messaggio registrato in giapponese e inglese. Chi vuole altre informazioni può scrivere una mail a contact@dontfollowthewind.info

 

Copertine Brutte #9

Erano gli anni '70, come testimonia il "computer".


Ultima Cena (tributo a Leonardo da Vinci e George Lucas)

Dalla pagina flickr di little ju !

martedì 17 novembre 2015

A Very Murray Christmas


Oggi è stato pubblicato su YouTube il trailer di A Very Murray Christmas, il film di Natale prodotto da Netflix con Bill Murray  protagonista e la regia di Sofia Coppola. La pellicola è girata all'Hotel Carlyle di New York, dove Murray ha in programma uno show con diretta TV in mondovisione. Una tempesta di neve però blocca aerei, treni e strade e Bill finirà per esibirsi per gli amici e il personale dell'albergo. Tra gli altri interpreti George Clooney, Rashida Jones, Miley Cyrus.


BonAppetour

Si chiama BonAppetour la app che vi indica chi è disposto a ospitarvi per pranzo o cena a casa propria. Una buona idea? Non ne sono così sicuro. Comunque adesso, dopo i passaggi in auto e le case, si condividono anche i pasti.
Ci sono già opportunità in parecchie città, anche se mancano luoghi essenziali come New York. Molte città italiane: Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia. I prezzi non sono sempre a buon mercato, anzi. Basta vedere la lista di Roma.

Mai più senza

Fodere natalizie per schienale sedie da pranzo. $ 1.68 l'una (€ 1.58), spedizione gratuita dalla Cina.

Tracce urbane

Quattro porzioni di marciapiede in pietra davanti a quattro negozi della mia città, a pochi metri di distanza. Indovinate quale vende patatine fritte.

lunedì 16 novembre 2015

Le foto al neon di Slava Thisset

Si chiama Слава (Slava) ed è un artista concettuale russo. Realizza immagini sorprendenti unendo scatti fotografici e arte digitale.


Le tre microcase di Muji

La no brand minimalista Muji ha ampliato il suo raggio di azione commissionando a tre architetti il progetto di un hut. Un capanno, un baracchino, una microcasa. I tre progettisti scelti sono Konstantin Grcic, Jasper Morrison and Naoto Fukasawa e le loro proposte sono molto differenti.
Il tedesco Konstantin Grcic ha optato per una tipologia a due piani con superficie ridottissima (appena dieci metri quadrati) e pareti rivestite in alluminio. Il letto è al livello superiore, accessibile con una scala interna.
Jasper Morrison ha scelto una struttura rettangolare appoggiata su una piattaforma in legno. La copertura è realizzata con una sola falda leggermente inclinata, l'esterno rivestito di pannelli di sughero scuro, con grandi finestre scorrevoli, pareti interne in legno e una stufa camino. La piccola finestra orizzontale a nastro illumina il tavolo da pranzo.
Naoto Fukasawa, che è da anni il consulente Muji per il design, ha realizzato un piccolo edificio con tetto spiovente e sporgente. La struttura è in legno, esternamente dipinto di nero, con due pareti completamente vetrate. In un angolo cìè una grande vasca da bagno.
I tre prototipi sono stato presentati alla Tokyo Design Week a fine ottobre e la prima, quella di Fukasawa, sarà in vendita in Giappone dal 2017, le altre a seguire. Il prezzo dovrebbe essere da ventimila a 40mila Euro.

domenica 15 novembre 2015

Moira Orfei, 1931 - 2015

Oggi a Brescia è morta Moira Orfei, l'icona vivente del circo italiano. Solo quattro giorni fa assieme al marito Walter Nones, domatore sposato nel 1961, aveva diffuso un comunicato in cui ribadiva come il suo circo non fosse coinvolto nell'operazione giudiziaria che ha messo sotto accusa molti circhi per la concessione a pagamento di permessi di soggiorno ad extracomunitari. Negli ultimi anni compariva nel tendone verso la fine dello spettacolo, a bordo di un maggiolone cabriolet guidato da un clown. Faceva un giro di pista con il solito sorriso stampato e la mitica cofana, salutava il pubblico e poi tornava nel backstage.


Vincino oggi su il Foglio