martedì 31 gennaio 2012

Il futuro che conviene scegliere

Si intitola Resilient People, Resilient Planet, A Future Worth Choosing il report presentato ieri ad Addis Abeba, Etiopia, e redatto dalla Commissione sulla Sostenibilità Globale delle Nazioni Unite. L'High Level Panel on Global Sustainability è stato insediato da Ban Ki-moon il 9 agosto 2010 ed è composto da 22 personalità di rilievo, coordinate da Jacob Zuma (Sud Africa) e Tarja Halonen (Finlandia). La missione della commissione era quella di produrre un rapporto che rappresenti la via per uno sviluppo sostenibile e una prosperità globale, da sottoporre alle nazioni e agli stakeholders in vista del prossimo summit di Rio+20. Il documento dovrebbe in pratica aggiornare Our Common Future, il testo presentato nel 1987 dalla cosiddetta Commissione Bruntland che per la prima volta tentava la definizione di sviluppo sostenibile. E la stessa Gro Harlem Bruntland (72) fa parte della nuova commissione, a simboleggiare il passaggio di consegne.
Insomma, il compito di questo variegato gruppo di esperti, ministri e capi di stato non era semplice. Il testo presentato ieri ad Addis Abeba è composto da un centinaio di pagine non ancora nel formato editoriale definitivo, ma i contenuti sono finali. Sono elencate 56 raccomandazioni per il futuro del pianeta. C'è anche la possibilità di leggere una sintesi di una ventina di pagine. Rispetto al rapporto Bruntland sono evidenti le interconnessioni sempre più strette tra economia, sociale e ambiente. Fin dal titolo è evidente anche la centralità del concetto di resilienza, inesplorato nel 1987 e sul quale anche Sostenibilitalia batte da tempo.
Tra le raccomandazioni segnalo la richiesta di includere i costi sociali e ambientali nelle misurazioni economiche globali e nei prezzi e la necessità di individuare macroindicatori economici che superino il concetto del PIL. Si incoraggia la collaborazione intersettoriale e si sottolinea l'importanza di un approccio scientifico anche nelle decisioni politiche. Non lo ho ancora letto tutto, ci ritorneremo.

lunedì 30 gennaio 2012

Italia 2011, +9 GW di fotovoltaico

La Associazione Europea delle Industrie Fotovoltaiche (EPIA) ha pubblicato il Market Report 2011 che certifica la crescita di 21 GW di impianti fotovoltaici in Europa nel corso dello scorso anno, su un totale globale di 27.7 GW. Nel 2011 il primo mercato mondiale è stata l'Italia, con oltre 9 GW connessi,  seguita da Germania con 7.5 GW e Cina. Poi USA, Francia e Giappone. Questi sei paesi hanno realizzato un incremento di impianti superiore ad 1 GW.
L'Europa ha il 75% degli impianti, contro l'80% del 2010 e Italia e Germania da sole rappresentano il 60% del mercato mondiale.

domenica 29 gennaio 2012

Il mestiere dell'antagonista

Fortemente voluto dal sindaco De Magistris ieri a Napoli si è svolto il Forum dei Comuni per i Beni Comuni. Grande partecipazione, ma anche sedie vuote. Nessuno dei sindaci annunciati delle città sopra la linea gotica si è fatto vivo. Pisapia ha perso l'aereo ed è rimasto a Milano, Orsoni non si è mosso da Venezia, Zingaretti aveva da fare a Roma, Merola era impicciato a Bologna. Così assieme al sindaco di Napoli al teatro Politeama c'erano Vendola e i sindaci di Bari e Cagliari, Emiliano e Zedda, rendendo il Forum una questione meridionale.
Per motivi oscuri oggi La Repubblica in vendita ad Ancona era l'edizione di Napoli (mai successo prima) e quindi ho letto cronache più dettagliate sull'evento. A cominiciare dai virgolettati di Alberto Lucarelli, assessore ai beni comuni di Napoli: "I comuni devono trovare una piattaforma condivisa su politiche precise, anche attraverso il conflitto locale e nazionale". Lucarelli - la cui relazione si intitolava La disobbedienza dei beni comuni - ha parlato di "dittatura della delega", di "mistificazione della rappresentanza" e ha proposto "una Carta da inviare al Capo dello Stato e al Presidente del Consiglio per evidenziare gli atti eversivi e incostituzionali che impediscono il soddisfacimento dei diritti essenziali".
Da parte sua, il sindaco ha chiarito le sue ambizioni politiche: "Dobbiamo trovare una formula per una campagna elettorale per andare al governo del paese. Noi, che siamo l'esatto contrario del governo Monti, che è l'arroccamento dei poteri". 
Ma a Napoli c'era anche un uomo del nord. Da Torino era arrivato il comunista Ferrero, secondo il quale "Bisogna costruire l'unità delle sinistre contro Monti". De Magistris ha tirato le conclusioni, dicendo tra l'altro che "Nel 2013 si sfiderà il modello di chi non vuole cambiare e vuole prolungare l'agonia del liberismo, contro chi vuole una nuova alternativa: sociale, politica ed economica. Non ci potremo piangere addosso per l'occasione mancata". 
Si capisce perché qualcuno ha perso l'aereo o ha dovuto rinunciare per impegni improvvisi.

sabato 28 gennaio 2012

Se Steve Jobs fosse all'inferno?

Apple ha chiuso l'ultima trimestrale con un fatturato record di oltre 46 miliardi di dollari e un utile netto di 13 miliardi. In percentuale Apple ha un utile pari al 28% del fatturato. Margini cosi ampi sono straordinari e dovrebbero permettere a qualunque azienda la possibilità di garantire che produzione e distribuzione dei prodotti siano effettuati seguendo solidi principi di etica e rispetto. Anzi, dovrebbero stimolare ad investire nella protezione e remunerazione dei lavoratori.
Contemporaneamente ai fantasmagorici risultati di bilancio invece sono arrivate anche notizie davvero cupe sulle condizioni di lavoro a Foxconn, il colosso cinese che produce per Apple e molti altri brand mondiali. Si parla di almeno dodici suicidi tra gli operai, costretti a turni massacranti e a riposare in dormitori collettivi. Il New York Times ha preso la questione di petto pubblicando un report dettagliato due giorni fa. Il successore di Steve Jobs alla guida di Apple, Tim Cook, ha replicato con una lunga e-letter a tutti i dipendenti Apple (che non sono gli operai di Foxconn) assicurando di "avere cura di ogni lavoratore nella catena di produzione". Ma infatti.

La Scozia vuole l'indipendenza

Il primo ministro scozzese Alex Salmond ha presentato il quesito referendario che vuole sottoporre agli elettori: Do you agree that Scotland should be an independent country?
Semplice e diretto: volete che la Scozia sia una nazione indipendente? Nei piani di Salmond il referendum dovrebbe svolgersi nel 2014, subito dopo le elezioni europee. La Scozia potrebbe diventare uno stato indipendente entro il 2016.
Le reazioni di Londra alla notizia non sono buone e David Cameron cercherà di convincere gli scozzesi ad una soft devolution con la quale alcuni poteri sarebbero trasferiti al governo di Edimburgo. La Scozia ha un forte peso nell'economia britannica, disponendo ad esempio del 90% delle riserve di petrolio e gas del paese.
Anche Bruxelles sta facendo alcune simulazioni sui possibili scenari. Se la Scozia diventasse indipendente dovrebbe chiedere l'annessione all'Unione Europea. In questo caso, secondo gli esperti legali della commissione, non sarebbe necessario il consenso di tutti gli stati membri come accadrà ad esempio per la Croazia, ma basterebbe il parere positivo della maggioranza, perché si tratta di una scissione di una nazione che fa già parte della UE. La stessa prassi quindi dovrebbe essere utilizzata per quello che resterebbe del Regno Unito, ambedue i nuovi paesi dovrebbero essere accettati di nuovo. Ma i paesi che vengono ammessi nella UE hanno l'obbligo di assumere l'Euro come valuta, condizione che certamente non piace a Londra.
Una eventuale scissione scozzese potrebbe poi aprire la strada a iniziative simili da parte di altre ricche regioni d'Europa come la Catalogna, le Fiandre e la Baviera. No, la cosiddetta Padania no.

Un pallone di CO2

Fuori dal palazzo delle Nazioni Unite di New York ieri è apparso un pallone verde gigante di quasi dieci metri di diametro che rappresenta la dimensione di una tonnellata di CO2. L'iniziativa è del governo del Cile, con il consenso ONU.
Ernst & Young ha certificato che la missione diplomatica cilena all'ONU è ad emissioni zero, grazie ai certificati bianchi ottenuti con progetti di energia rinnovabile in Cile. Il governo di Santiago intende allargare l'esperimento e presto renderà carbon free anche la missione diplomatica presso l'Unione Europea, le ambasciate in Brasile e Cina e il consolato di San Francisco.

Il Senegal brucia

La scorsa notte il consiglio costituzionale del Senegal ha emesso la sentenza che consente al presidente uscente Abdoulaye Wade di candidarsi per un terzo mandato, malgrado la costituzione preveda un limite di due. Wade, che è al potere dal 2000, dichiara 85 anni ma secondo fonti accreditate sarebbe più vecchio. La notizia della possibile ricandidatura di Wade ha fatto scoppiare subito gravi disordini a Dakar.
La corte ha ammesso 14 candidati alle elezioni in programma il 26 febbraio, escludendo però Youssou N'Dour, che ha annunciato un ricorso. Per essere ammessi alle elezioni servivano 10.000 firme. N'Dour ne ha presentate più di dodicimila, ma secondo i verificatori quattromila non sono valide.

venerdì 27 gennaio 2012

Vita da galline

La Commissione Europea ieri ha emesso un ultimatum a 13 stati membri che non rispettano le norme di allevamento delle galline. In Europa ci sono circa 330 milioni di galline da uova e 47 milioni vivono in gabbie anguste inferiori agli standard previsti. I paesi oggetto della diffida hanno due mesi di tempo per adeguarsi, altrimenti scatterà una procedura di infrazione alla direttiva 1999/74 "norme minime per la protezione delle galline ovaiole" che è entrata in vigore il 1 gennaio di quest'anno dopo 12 lunghi anni di tempo per adeguarsi. Le nazioni diffidate sono Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria. Malta è riuscita all'ultimo momento ad essere esentata.
Dall'inizio dell'anno le uova delle galline allevate "in batteria" non possono essere esportate o vendute al dettaglio, ma ne è ancora consentito l'uso industriale.
Secondo le nuove norme ogni gallina deve avere a disposizione uno spazio minimo di 750 cq (un quadrato di 27 cm di lato) provvisto di mangiatoie, abbeveratoi lineari e di un nido ogni sette galline.
L'azione di Bruxelles si inquadra nell'ambito della Strategia dell'Unione Europea per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015 COM (2012)6 che è stata pubblicata lo scorso 19 gennaio. Il prossimo obiettivo saranno le condizioni di allevamento dei maiali.

L'ambientalista scettico e senza soldi

Il governo danese ha deciso di tagliare i finanziamenti al Copenhagen Consensus Center, il think thank guidato da Bjørn Lomborg, noto per le sue teorie che minimizzano l'importanza dei cambiamenti climatici. Lomborg, il cui libro più famoso è L'ambientalista scettico, dovrà rinunciare a oltre 1.2 milioni di Euro che il nuovo governo socialdemocratico crede di poter utilizzare meglio altrove. Se non saranno reperiti finanziamenti alternativi il Copenhagen Consensus Center chiuderà alla fine di giugno.

giovedì 26 gennaio 2012

Quando scioperano gli altri

"Benzina esaurita, anche i benzinai" è scritto su questo simpatico cartello. La colpa è dell'intollerabile sciopero di una minoranza della minoranza degli autotrasportatori, meglio noti come camionisti.
Che il paese venga bloccata dall'arroganza incivile di una percentuale ad una cifra di una categoria è una vergogna tutta italiana e dimostra la nostra lontananza dalla civiltà europea. Che di questo si lamentino i benzinai, i quali a loro volta hanno proclamato sette giorni di sciopero, conferma che siamo una nazione da rifondare.

Cinque priorità per il pianeta

Ban Ki-moon ha presentato ieri alla 66a assemblea generale delle Nazioni Unite le linee guida del suo secondo mandato da segretario generale. Il piano di azione 2012-2017 prevede un'agenda di cinque punti:
1. Sviluppo sostenibile
2. Prevenzione
3. Costruzione di un mondo più stabile e sicuro
4. Sostegno alle nazioni in transizione
5. Lavorare con e per le donne e i giovani
Sul fronte dello sviluppo sostenibile si punta al raggiungimento degli obiettivi del millennio e a contrastare efficacemente i cambiamenti climatici. Il programma di prevenzione riguarda le catastrofi, i conflitti e i diritti umani ma anche la resilienza alle crisi economiche e finanziarie. Costruire un mondo più stabile e sicuro significa puntare sull'innovazione, su un sistema globale di aiuti umanitari, sul disarmo globale, sulla lotta al terrorismo e alla criminalità. Il sostegno ai paesi in transizione si attua introducendo sistemi legislativi, garantendo i diritti umani, formando la classe dirigente e garantendo fondi attraverso le strutture finanziarie e bancarie internazionali. Donne e giovani devono avere adeguati spazi di inserimento nella vita civile, le donne devono partecipare di più alla vita politica e le Nazioni Unite istituiranno una nuova figura di consigliere speciale per i giovani.
Un programma ambizioso e un po' annacquato dai riti diplomatici ONU, che ad esempio non permettono di citare la parola democrazia che nel capitolo sui paesi in transizione è in realtà il punto centrale. Nel suo discorso all'assemblea generale (trascrizione) Ban ha anche ricordato che lunedì prossimo i presidenti Halonen (Finlandia) e Zuma (Sud Africa) presenteranno il primo rapporto del Global Sustainability Panel che dovrà definire le priorità delle Nazioni Unite per la conferenza di Rio+20 del prossimo giugno.

mercoledì 25 gennaio 2012

The Water Is Wide


The Water Is Wide è uno standard folk americano. L'origine sembra che risalga al 1600, in Scozia o in Inghilterra. Ne esistono centinaia di versioni. Segnalo quella di James Taylor con sezione d'archi, quella al piano di Sheril Crow, quella strumentale di Mark Knopfler e quella di Joan Baez con Indigo Girls. La mia preferita è in un album del 1979 di Karla Bonoff e anche qui c'è James Taylor alla chitarra. Oggi c'è un vento freddo, io sono preda dei mali di stagione e questa è la mia colonna sonora.

martedì 24 gennaio 2012

La vignetta del New Yorker

"Dice di amarmi, ma usa ancora come password la data di nascita della prima moglie."

Rio+20 è (anche) un business meeting


La conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro 2012 non sarà un raduno di ecologisti alternativi, ma principalmente un'occasione per definire un nuovo modello globale di sviluppo che permetta di superare la crisi economica e garantire benessere e occupazione al pianeta.
Esiste anche un "capitalismo verde" e le Nazioni Unite lo hanno formalizzato in Global Compact, una iniziativa che raccoglie più di ottomila imprese e associazioni private di 135 nazioni che si riconoscono in dieci principi fondamentali nei settori dei diritti umani, delle garanzie per i lavoratori, della protezione dell'ambiente e della lotta alla corruzione. Nell'elenco ci sono anche 111 imprese italiane (tra le quali Balilla, Ansaldo, Frette, Alitalia, Italcementi, Terna, ANAS, Generali, SNAM, Ducati, Indesit, BNL, Pirelli, ACEA, Hera, Telecom, MPS) e 86 associazioni, ONG, fondazioni o istituti.
A Rio de Janeiro Global Compact organizzerà dal 15 al 18 giugno al Windsor Barra Hotel il Corporate Sustainability Forum dove sono attesi più di duemila imprenditori e capitani di industria. Per promuovere la partecipazione al Summit è stato anche realizzato lo spot video qui sopra.

City to City

Sono aperte le candidature per il premio City to City organizzato a Barcellona da FAD (Foment de les Arts i del Disseny) con la collaborazione del comune del governo regionale catalano. City to City è dedicato alle città che hanno avviato un processo strategico di trasformazione applicato con iniziative e progetti in settori diversi (sociale, architettonico, educativo, urbanistico, ecc.). La città vincitrice sarà quella in cui questo approccio trasversale ha portato i migliori risultati in termini di immagine urbana complessiva.
Lo scorso anno il premio è stato assegnato a Shrinking Cities, un progetto della regione della Sassonia in Germania centrato sulla riqualificazione e il rilancio di 19 centri abitati in cui la popolazione è in calo.

Yosemite



Uno dei video virali di questi giorni. Tecnicamente è un timelapse video, ovvero una sequenza di immagini fisse scattate nel Yosemite National Park in California. Pubblicato tre giorni fa su Vimeo è già stato visto più di 500.000 volte.

lunedì 23 gennaio 2012

Elogio della foto ricordo al Giglio

La stampa nazionale sembra indignarsi per il "turismo dell'orrore", ovvero per i curiosi che hanno scelto di prendere un traghetto, andare all'isola del Giglio e vedere con i propri occhi la balena spiaggiata, la Costa Concordia.
Secondo me chi è andato al Giglio ha usato bene il suo tempo e ogni tipo di giudizio morale è fuori luogo.
L'immagine della nave gigantesca coricata a ridosso degli scogli è certamente unica e - speriamo - irripetibile. E i grandi eventi, tragedie comprese, fanno presa sull'immaginario collettivo. Praticamente chiunque è stato a New York negli ultimi dieci anni ha visitato Ground Zero, dove una volta c'erano le torri gemelle e dove morirono migliaia di persone, non qualche diecina come al Giglio. E la Costa Concordia è certamente più spettacolare del buco di Ground Zero. Potremmo anche tornare indietro di un paio di millenni e parlare di Pompei, dove il "turismo dell'orrore" non disdegna i calchi dei cadaveri sepolti dalla cenere del Vesuvio.
Il naufragio della Costa Concordia è un evento epocale e chi ha abbastanza voglia e tempo di andarlo a vedere dal vero ne ha tutto il diritto, alla faccia dei soloni.

domenica 22 gennaio 2012

La densità di Milano

Oggi l'assessore all'urbanistica di Milano Lucia De Cesaris ha annunciato la conclusione del'esame delle circa cinquemila osservazioni presentate al Piano di Governo del Territorio varato dalla precedente amministrazione di centrodestra guidata da Letizia Moratti. La giunta Pisapia aveva dichiarato fin dall'insediamento la volontà di intervenire sulle quote edificatorie del piano Moratti, giudicate troppo generose. Le modifiche sono state operate con procedure abbastanza irrituali. Vista la impossibilità di annullare il piano si è proceduto approvando alcune delle osservazioni e inserendole in un "disegno" generale di ridimensionamento. Come è noto gli atti urbanistici devono essere resi pubblici e chiunque può proporre osservazioni, compresa l'amministrazione che lo ha approvato. Le osservazioni passano prima per un vaglio tecnico e poi il piano emendato è sottoposto a una seconda approvazione politica.
Il piano Moratti prevedeva un notevole aumento degli indici di edificazione, che la nuova giunta intende ridimensionare. Il principio è condivisibile, se rivolto a limitare o bloccare le nuove edificazioni. Ma sul tessuto urbano esistente conviene limitare la densità? La città compatta comporta meno spostamenti, meno consuni energetici, meno emissioni. Uno studio sostiene che luoghi di lavoro più compatti aumentano la produttività di almeno il 6%, perché riducono i tempi morti degli spostamenti. Così il titolo di oggi del Corriere non riesce a convincermi che la scelta milanese sia lungimirante.

sabato 21 gennaio 2012

Croazia in Europa, senza festeggiare

Domani in Croazia si vota il referendum per l'adesione del paese all'Unione Europea. Secondo i sondaggi vinceranno i Sì, ma non sarà un trionfo. Da settimane nel paese c'è una martellante campagna a favore e per il sì si sono espressi Kukuriku, l'attuale maggioranza di centrosinistra al governo da novembre scorso, e il centrodestra, che ha guidato a lungo il paese durante le estenuanti negoziazioni con Bruxelles. I No dovrebbero arrivare dai partiti nazionalisti di destra e dall'estrema sinistra, oltre a molti non schierati. Si prevede una partecipazione al voto piuttosto bassa, attorno al 60%. Il referendum in ogni caso non necessita di un quorum e sarebbe valido anche se la maggioranza degli elettori decidesse di astenersi.
Di questi tempi l'Europa non gode certo di grande salute e i giorni in cui i nuovi membri UE salutavano festosamente l'ingresso nell'Unione sono lontani. In Croazia la vigilia elettorale non è particolarmente allegra. L'economia del paese, basata in larga parte sul turismo, da tre anni è in stagnazione. Per il 2012 si prevede un PIL in calo dello 0.2%, contro il +0.4% dello scorso anno. La disoccupazione è al 18%.
Se l'esito del referendum sarà positivo il trattato di adesione di Zagabria dovra essere successivamente ratificato da ciascuno dei 27 paesi UE. Superato anche questo passaggio la Croazia dovrebbe entrare ufficilamente nell'Unione Europea il 1 luglio 2013.

venerdì 20 gennaio 2012

Il vero disco dell'anno, forse


La classifica musicale del Village Voice, chiamata Pazz & Jop, è tradizionalmente una delle ultime ad essere pubblicata. Il ranking è basato sulle segnalazioni di 700 critici musicali, che per competenza e numero rendono molto attendibili i risultati. Il miglior disco del 2011 è w h o k i l l di tUnE-yArDs, un progetto musicale che ruota attorno a Merril Garbus, una inquieta cantautrice del New England di cui w h o k i l l è il secondo lavoro. Il primo, interamente autoprodotto nel 2009, si intitolava BiRd-BrAiNs.
Al secondo posto nella classifica c'è il pluriincensato Let England Shake di PJ Harvey, al terzo l'hip-hop di Jay-Z and Kanye West con Watch the Throne.
No, w h o k i l l non è un disco facile. Ma forse per intensità e innovazione è davvero il disco dell'anno.

mercoledì 18 gennaio 2012

45 anni di Bowie

David Bowie ha appena compiuto 65 anni e Rolling Stone gli dedica una galleria di 34 foto che illustrano tutte le sue metamorfosi. Sopra con Twiggy nela copertina di Pin Ups del 1973, sotto con Art Garfunkel, Paul Simon, Yoko Ono e John Lennon ai Grammy Awards 1975.

Ponte di Messina: no grazie

Il governo ha dato parere negativo alla mozione presentata dai deputati di Noi Sud che lo invitata ad opporsi alla decisione dell'Unione Europea di escludere il ponte sullo stretto di Messina dall'elenco delle opere strategiche per la programmazione 2014-2020. Noi Sud non ha preso bene la decisione, ma se ne farà una ragione.

Rock, Recycle and Roll


Si chiama On vas envàs? la campagna dell'area metropolitana di Barcellona per incentivare il riciclo dei contenitori (gli invasi, appunto). La campagna ha pagine facebook e twitter a nome MovimentR e l'hashtag è #onvasenvas. E c'è il video, girato il 22 dicembre reclutando comparse in strada tra Castelldefels, Hospitalet de Llobregat e Barcellona.

Tassisti e farmacisti fanno rima

Sui quotidiani di oggi c'è una inserzione a tutta pagina abbastanza criptica (qui sopra la foto di Repubblica).
Il titolo è Vacanze di Natale e l'occhiello recita "I servizi essenziali non devono mancare mai. Neanche in ferie".
Ecco il testo completo sotto la faccia dolorante: Natale 2012. Massimo, 43 anni, è in vacanza con la famiglia. La giornata sugli sci è finita. A cena un piccolo fastidio a un dente che diventa subito più forte. Un dolore insopportabile. Ma la farmacia del paese non esiste più. Sulla serranda un cartello: "CHIUSO PER LIBERALIZZAZIONI" (sic, anche il tutto maiuscolo, ndr). Prende la macchina, iniziano le curve, ma di paese in paese nessuna croce verde lampeggiante. E' passato solo un anno e hanno chiuso tutte. "Vacanze rovinate! Non ci voleva molto a capirlo, con le licenze libere chi vuoi che apra in questi paesini di montagna? Finché stai in città non ci pensi, ma quando capita a te...".
L'inserzione, ideata da SGI, è pagata dai farmacisti e vorrebbe metterci in guardia dai rischi del progetto di liberalizzazione del governo, che punta ad aggiungere 7.700 nuove farmacie alle circa 18.000 attuali. Il messaggio però non passa, anzi secondo me è controproducente. Per quale motivo programmando nuove aperture le farmacie dei paesini di montagna dovrebbero chiudere? Perché si apre una nuova farmacia nel capoluogo? Boh.
Per capire bisogna fare un po' di ricerca sulla stampa di settore, dove si scopre che la tesi è che le nuove aperture si concentrerebbero in zone ad alto reddito. Ma perché le esistenti dovrebbero chiudere resta un mistero, e comunque il messaggio non è comprensibile per un pubblico generico.
L'annuncio rimanda anche ad un sito dove i farmacisti spiegano le loro ragioni, francamente debolucce. Tra le altre cose contestano anche i dati occupazionali e scrivono che in ogni farmacia sono occupati in media 2.5 lavoratori. Sarà. Se entro in qualunque farmacia vedo dietro il banco almeno tre persone, piu spesso cinque o sei.
Giudizio finale: inserzione confusa, anzi sbagliata. E anche un po jettatrice. Roba da far venire il mal di testa ed essere costretti ad andare a comprare un analgesico in PARAfarmacia.

martedì 17 gennaio 2012

Lo Standard & Poor's che c'è in me

L'articolo di oggi di Massimo Gramellini si intitola La prevalenza dello Schettino ed è stato molto gradito dagli internauti, con oltre 2000 condivisioni su facebook e quasi 200 su twitter. A me Gramellini non piace troppo quando scivola sulla china del perbenismo populista, come mi sembra faccia oggi, ma probabilmente è un mio problema.
In ogni caso noi Italiani abbiamo già trovato l'antidoto a Schettino, mettendo subito la corona di alloro in testa all'eroico De Falco, comandante della capitaneria di Livorno.
Gramellini chiude il pezzo scrivendo: "Parafrasando Giorgio Gaber, non mi preoccupa lo Schettino in sé, mi preoccupa lo Schettino in me". Frase spesso riattualizzata, originariamente concepita da Gaber per Berlusconi.
Allora io vorrei lasciare Schettino nelle fiamme dell'inferno e occuparmi degli altri cattivi di questi giorni: le agenzie di rating, a partire da Standard and Poor's, colpevole di averci retrocesso in serie B (niente più derby con la Francia). Oggi il neoeletto presidente del parlamento europeo Martin Schultz ha pronunciato un ottimo discorso di insediamento, nel quale ha anche biasimato come soggetti economici privati quali le agenzie di rating abbiano ormai un potere superiore a quello dei governi sovrani. E non hanno obbligo di privilegiare l'interesse pubblico, aggiungo io.
Ma l'autorevolezza di queste aziende l'abbiamo consolidata anche noi. Se S&P, Moody's o Fitch dispensano downgrade agli Stati a titolo gratuito, si fanno invece pagare bene per certificare gli altri soggetti, a cominciare dagli enti locali e dalle società partecipate. Qualche anno fa, quando in Italia eravamo convinti di essere ricchi o perlomeno stabili, province e comuni non resistevano alla tentazione di sottopordi alla valutazione dell'auditor. A quei tempi le A fioccavano, come le fatture dei certificatori. Per citare qualche esempio la Provincia di Roma era in A+ con outlook stabile e la stessa valutazione era assegnata alla Provincia di Bologna.
Le relazioni venivano presentate con orgoglio dagli enti locali in conferenze stampa nelle quali i referenti italiani di S&P o Moody's illustravano con toni autorevoli un malloppo di tabelle e grafici in cui i profani si districavano a fatica. Eravamo tutti contenti, allora: il rating del comune, della provincia o della regione costava un po' caro ma era così gratificante. La favola è durata fino al 2009, più o meno. Non parliamo di secoli fa. Ecco perché io non mi preoccupo per lo Schettino che c'è in me, quanto per lo Standard & Poor's che c'è in me.

Distributore automatico di scampi


Grande novità: un distributore automatico di pesce fresco. Pulito e sfilettato, 24 ore su 24, allo stesso costo del banco. Anche crostacei e molluschi. Capito perché i mercati hanno più fiducia nella Spagna? (grazie Rafa)

Abbiamo aerei da vendere

Mentre una parte dell'Italia si indigna per i fondi stanziati per l'acquisto dei caccia F-35 americani, la nostra industria aeronautica cerca di vendere aerei militari da addestramento in giro per il mondo. Nel caso specifico cerchiamo di piazzare il nuovo M346 Aermacchi-Alenia, che può essere anche allestito in una versione da "combattimento leggero". Alcuni ne ha comprati la nostra aeronautica militare (sei più nove opzioni) e altri 12 sono stati piazzati a Singapore. Erano stati siglati dei precontratti con Grecia e Cile, ma la crisi economica li ha congelati. Un'altra commessa di 48 aerei per gli Emirati Arabi è bloccata da due anni. Resta l'opzione del bellicoso stato di Israele, che sembra preferire i nostri M346 ai concorrenti coreani T-50. Rispetto agli oltre 110 milioni di un F-35 l'italico M346 ne costa "solo" 35, un affarone.

lunedì 16 gennaio 2012

Ragazze, ci mancherete

Jon Huntsman si è ufficialmente ritirato dalla corsa alla nomina presidenziale del partito repubblicano, sembra per ritentare con più convinzione nel 2016. Da oggi Huntsman sosterrà Mitt Romney, che a questo punto è praticamente certo della nomination.
Tutti i media USA sono concordi: di Jon Huntsman ci mancheranno soprattutto le tre figlie Mary Anne, Liddy ed Abby, che avevano reso le primarie repubblicane molto più divertenti e irrituali del solito. Questa qui sopra è la foto del loro profilo twitter, dove oggi hanno scritto: "Molte fiamme bruciano in politica, quella di nostro padre è stata appena accesa. Che viaggio incredibile per la nostra famiglia. Grazie a tutti per il sostegno".

Il nuovo presidente ECOSOC

Lo slovacco Miloš Koterec è il nuovo presidente di ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Koterec, che era vicepresidente uscente, succede a Lazarous Kapambwe dello Zambia. Sono stati eletti anche tre vicepresidenti: Maged Abdelaziz (Egitto); Desra Percaya (Indonesia) e Juan Pablo de Laiglesia Spagna).
ECOSOC è composto da 54 rappresentanti, divisi per aree geografiche: Africa 14, Asia 11, Europa Orientale 6, America Latina e Caraibi 10, Europa Occidentale e altri stati 13. I membri sono eletti con mandato triennale dall'assemblea generale ONU, che ogni anno ne rinnova un terzo. C'è anche l'Italia, che nel 2012 conclude il suo triennio.
Il compito di ECOSOC è molto importante. Dovrebbe tracciare le linee guida economiche per attuare le risoluzioni ONU, con particolare attenzione alla riduzione delle disuguaglianze e a un modello di sviluppo armonico per tutto il pianeta. Il segretario ONU Ban Ki-moon ha sottolineato come nel 2012 l'impegno principale di ECOSOC sarà sul tema dello sviluppo sostenibile, a partire dagli esiti della conferenza di Rio+20.

Todo este mundo de sol y sombras


León Gieco (60) in Argentina è un mito. Questo è il suo ultimo singolo dall'album Desembarco. Il video è diretto dai fratelli Eric e Mariano Dawidson. La canzone si chiama Hoy Bailaré, bellissima.

Foto Del Giorno 120116 #621

L'ortica e la brina

domenica 15 gennaio 2012

Bianco o rosso?

I dati di consumo del vino 2011 segnano un sorpasso storico, con gli Stati Uniti che diventano il primo mercato globale superando Italia, Francia e Germania. Negli USA lo scorso anno sono state vendure tre miliardi e 735 milioni di bottiglie, che hanno portato l'America per la prima volta in testa. Nel 2010  il consumo globale di vino è stato di oltre 31 miliardi di bottiglie. Ma forse la vera notizia è che dopo i tre paesi europei al quinto posto c'è la Cina, con un mercato in rapida espansione. Le stime dicono che nel 2015 il consumo di vino in America aumenterà del 10%, in Cina del 54%.
Per quanto riguarda la quota pro capite noi Italiani e i Francesi resteremo inarrivabili, con circa 50 litri a testa l'anno. Nel 2015 in Cina saremo ancora a soli due litri per abitante, negli USA a 13 litri. L'Italia è il primo paese produttore, con un incremento del 30% dal 2006 al 2010 e quasi cinque miliardi di litri. Primato che secondo le previsoni perderemo il prossimo anno, dato che la vendemmia 2011 ha visto un calo record della produzione dell'11%.
In termini di globalizzazione, una bottiglia di vino su quattro è importata. Quanto al colore, il rosso domina. Solo il 20% del vino è bianco.

giovedì 12 gennaio 2012

La prima auto di Formula E

Ieri è state presentata a Birmingham la Lola-Drayson B12/69EV, un prototipo di auto elettrica da competizione. L'auto è costruita sul telaio della Lola LMP1 B12 Le Mans, quelle che una volta si chiamavano sport prototipi. Ha un motore elettrico da 850 cavalli che la lancia da 0 a 100 Kmh in tre secondi. L'energia è trasmessa da una serie di batteria a celle di nanofosfati di litio. Gli accumulatori vengono caricati per induzione, senza uso di cavi.
L'auto è progettata per il nuovo campionato mondiale di Formula E, che la FIA programma di lanciare nel 2013. Il campionato si svolgerà in otto circuiti cittadini, con 24 vetture alla partenza. Le gare saranno divise in quattro manches da 15 minuti, con la possibilità di ricaricare le vetture per trenta minuti tra una corsa e l'altra. La FIA ha pubblicato un bando che invita i costruttori interessati a partecipare alla Formula E ad iscriversi entro aprile 2012.

Nelle strade di New York

Il dipartimento dei trasporti di New York City nel 2011 ha registrato 237 vittime di incidenti stradali, il 12.5% in meno rispetto all'anno precedente e il record minimo di sempre. In dieci anni i morti sono calati del 40%. Nel 2011 134 delle vittime sono stati pedoni, 21 ciclisti.
Nel 1970 i morti nelle strade di New York erano ben 944. Il record assoluto risale al 1929 con 1.360 vittime.

Slave to love

Brian Ferry (66) si è sposato alle isole Turks and Caicos con Amanda Sheppard (29), in una cerimonia privata. Ferry aveva conosciuto Amanda quando suo figlio Isaac (26) usciva con lei.

mercoledì 11 gennaio 2012

Rio+20 Zero Draft

Sul sito della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile di Rio de Janeiro 2012 (Rio+20 per gli amici) è stato pubblicato il testo della Zero Draft, la prima bozza del documento politico che dovrà essere approvato a Rio dai capi di stato.
La redazione del documento segue quanto deciso dal comitato di preparazione: come primo passaggio sono stati chiesti contributi "dal basso" a tutti i soggetti interessati, che dovevano consegnarli entro il 1 novembre 2011. Sono stati presentati 677 testi, tutti pubblicati sul sito della conferenza. Questa zero draft, che è stata pubblicata entro il mese di gennaio come prevedeva il programma di lavoro, è la sintesi di quanto ricevuto da Stati Membri, organizzazioni ONU e stakeholders. Il titolo è "Il futuro che vogliamo" e il testo è composto da 128 paragrafi numerati, in perfetto stile Nazioni Unite. Adesso si passa alla fase negoziale.

Frate Indovino e il giornalista

Va bene che il "giornalismo" motoristico è asservito alle pubblicità e ai redazionali con cui l'industria del settore foraggia la carta stampata.
Va bene che nei vari supplementi e pagine auto si parla solo bene delle macchine, che ogni nuovo modello è incensato come innovativo e sensazionale (persino la riciclata, imbarazzante Fiat Freemont). 
Va bene che le prove e le presentazioni si svolgono in genere in luoghi da paradiso, con i giornalisti invitati dalle case per lussuosi soggiorni. Ma che su Repubblica il giornalista motorista se la prenda pure con Frate Indovino mi sembra davvero troppo.
"Dietro il calendario di Frate Indovino si nasconde tutta la tragedia moderna del mondo dell'auto, abbandonato a se stesso, senza associazioni di categoria che abbiano peso, senza nessuna rappresentanza in parlamento, senza case automobilistiche che prendano posizione. Nulla di nulla". Questo scrive Vincenzo Borgomeo nel suo imbarazzante (per Repubblica) articolo.

In caso di valigie pronte

Il New York Times ha scelto 45 destinazioni per i viaggi del 2012. C'è un po' di tutto, da grandi città come Londra, Mosca e Tokyo alla Patagonia cilena. Due sono in Italia: Firenze e Portovenere. Di Firenze si apprezza la ritrovata energia della città (viene citato anche il sindaco Renzi), l'apertura di nuovi alberghi di lusso come il St. Regis e anche una gastronomia che accanto alla tradizionale cucina toscana punta su piatti più contemporanei. Si accenna anche ai progetti di riqualificazione dei lungarni e del parco delle Cascine.
Portovenere è inserita nella ristretta lista ricordando le alluvioni che hanno sommerso lo scorso ottobre le Cinque Terre. Secondo il NYT Portovenere non ha molto da invidiare alle Cinque Terre, ma ha il vantaggio di non attirare così grandi folle di turisti.

lunedì 9 gennaio 2012

Due idee per far vincere Obama

Domani Mitt Romney vincerà con largo margine le primarie repubblicane in New Hampshire. Gli ultimi sondaggi gli accreditano un 38.5%. Paul è al 19.8% mentre Huntsman e Santorum sono ancora al 11.5%, con il primo in ascesa.
Alcuni eventi recenti hanno fatto risalire le quotazioni di Obama, come la morte di Bin Laden, il ritiro dall'Iraq, il mancato contagio della crisi finanziaria che sta travolgendo l'Europa. L'America è in ripresa, ed è di pochi giorni fa la notizia di 250.000 nuovi posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione sceso all'8.5%.
Per vincere a novembre però ad Obama serviranno alcuni annunci forti su questioni che possono fare la differenza tra il presidente uscente e il candidato repubblicano.
Slate prova a proporne due, decisamente dirompenti. La prima è qualcosa di cui si parla da tempo anche dalle nostre parti: la tassazione delle rendite finanziarie. Negli Stati Uniti i proventi finanziari subiscono un prelievo fiscale massimo del 15%. L'idea di vincere le elezioni aumentando le tasse sembra uno scenario surreale per l'America, ma recentemente anche un osservatorio neutrale e molto rispettato come il Bipartisan Policy Center ha soprendentemente aperto ad una ipotesi di parificazione al 28% della tassazione sui capital-gains.
La seconda proposta è centrata sul problema dell'istruzione superiore, e qui i confronti con l'Italia sono difficili. Molti americani si indebitano pesantemente per garantire l'accesso alle migliori università ai propri figli. Questi ultimi ripagavano i genitori con parte dei loro primi stipendi, ma di questi tempi le difficoltà di accesso al mercato del lavoro rendono tutto più difficile. L'idea, lanciata in origine da Milton Friedman e James Tobin, è che sia lo Stato ad anticipare le spese di istruzione, che saranno ripagate alla fine del ciclo di studi in rate mensili commisurate alla retribuzione. Chi guadagnerà di più dovrà restituire di più, ma tutti potranno avere accesso alle migliori scuole senza anticipare cifre consistenti. Non è un altro libro dei sogni, ma una proposta praticabile che scardinerebbe le regole ad excludendum delle università americane. Il dibattito è aperto.

Sicurezza nei cantieri


La foto naturalistica dell'anno

Secondo National Geographic questa è la foto naturalistica dell'anno. Scattata da Shikhei Gho nell'isola di Riau in Indonesia. Una libellula che si aggrappa per resistere ad una pioggia battente. L'immagine è stata scelta tra oltre ventimila proposte arrivate da 130 nazioni per il rituale concorso del prestigioso mensile americano fondato nel 1888.
Shikhei Go (37) sembra piuttosto fissato con le foto macro, per le quali io non ho una passione particolare. Lo scatto comunque è notevole.

domenica 8 gennaio 2012

Buon compleanno a Stephen Hawking

Oggi Stephen Hawking compie 70 anni. Quando gli fu diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica ne aveva 21 e i medici pronosticarono al massimo alcuni residui anni di vita.
La carriera scientifica di Hawking si è concentrata sulle relazioni tra la relatività (la natura dello spazio e del tempo) e la teoria quantistica alla ricerca di una spiegazione sulla creazione dell'universo. "Sono sicuro che la mia disabilità ha influito molto sulla mia fama. La gente è affascinata dal contrasto tra le mie limitate possibilità fisiche e la vastità dei problemi che affronto come scienziato" ha detto una volta.
Pochi giorni fa Stephen Hawking ha rilasciato una intervista al New Scientist. Gli è stato chiesto cosa fosse al centro dei suoi pensieri. Lo scienziato, che si è divorziato dalla seconda moglie nel 2006, ha risposto: "Le donne. Sono un mistero assoluto".

Cinque persone e una chitarra

La benedizione di Yvo

Dopo il quasi fallimento della COP15 di Copenhagen 2009 Yvo de Boer si era dimesso da segretario generale UNFCCC, lasciando il posto a Christiana Figueres. Dal 2010 lavora come consulente per i cambiamenti climatici a KPNG e torna a farsi sentire in una intervista al Guardian dove ammette la sua soddisfazione per gli esiti della COP17 di Durban.
De Boer, che adesso vede le cose dalla prospettiva del settore privato, riconosce l'importanza della Durban Platform che prevede la stipula di un trattato globale legalmente vincolante entro il 2015. E valuta positivamente le ricadute di questa scelta per le imprese.
"Con un po' di fortuna per il 2015 la crisi economica dovrebbe essere alle spalle, creando un clima più favorevole perché i governi prendano gli impegni di cui il pianeta ha bisogno per fronteggiare i cambiamenti climatici e che possano permettere alle imprese di sopravvivere e crescere" ha commentato de Boer, auspicando anche una incentivazione delle partnership pubblico-privato nei paesi in via di sviluppo.

sabato 7 gennaio 2012

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Tramonto in Italia centrale

Così prolifici questi repubblicani

Sembra che per riuscire a diventare il rivale di Barack Obama nella corsa alla Casa Bianca serva una nidiata di figli. L'astro nascente conservatore Rick Santorum ha sette rampolli, mentre il favorito Mitt Romney ha prodotto una squadra di basket di cinque maschi (quattro nella foto). Anche Ron Paul ha cinque figli, come la leader dei tea party Michele Bachmann, appena ritiratasi dalle primarie. L'ex governatore dello Utah John Huntsman invece ha sette figli anche lui, di cui tre femmine, Liddy (23), Abby (25) e Mary Anne (26) molto peperine e attive sul web (cfr. twitter, oltre alla foto).
Restano lontani il quasi ritirato Rick Perry e Newt Gingrich, che hanno "solo" due figli.

Previsioni e recessioni

L'Economist ricorda come lo scorso settembre l'economia europea era prevista in crescita dell'1% nel 2012. Non era molto, vero, ma tre mesi fa ancora si scommetteva su un segno positivo. Oggi la stima è di una recessione dello 0.5%. L'Italia contribuirà in modo determinante, con un saldo negativo dell'1.1%.

Fidel è vivo e (forse) sostenibile

Fidel Castro (85) ha salutato il nuovo anno con un messaggio dal titolo "La macia verso l'abisso" (testo ufficiale inglese e spagnolo) in cui mette in guardia sui rischi di un conflitto nucleare e sulla minaccia globale del cambiamento climatico. Si tratta del primo intervento di Fidel dallo scorso novembre e arriva pochi giorni dopo che si era diffusa la voce della sua morte, che però Castro non commenta.
Sul tema del clima Fidel si sofferma sui rischi del fracking, la tecnica con cui vengono iniettati liquidi nel sottosuolo per liberare gas e petrolio dagli strati rocciosi.

venerdì 6 gennaio 2012

Allargate quella banda

Il traffico dati di smartphone, tablet e notebook aumenta ogni giorno e utilizza voracemente la banda disponibile. Secondo uno studio di Arieso il traffico dati aumenta in modo esponenziale e a incrementarlo sono soprattutto i cosiddetti "utenti estremi". La ricerca ha scoperto che il 3% degli utenti è responsabile dell'80% del traffico e c'è un 1% di iperconnessi che produce il 50% di tutta la trasmissione dati.
Il maggiore utlizzo non deriva solo dalla diffusione degli smartphone (oggi il 13% dei sei miliardi di telefonini del mondo, ma in rapida ascesa), sono gli stessi dispositivi a pretendere più banda. L'iPhone 4S, ad esempio, utilizza il doppio dei dati rispetto al modello 4 e tre volte quello del vecchio 3G. Secondo Ericsson il traffico dati nel 2016 sarà dieci volte quello di oggi.

Eve Arnold, 1912 - 2012

Nel 1951 Eve Arnold fu la prima donna a fare parte della leggendaria agenzia fotografica Magnum. Nella sua carriera ha fotografato tutto e tutti. "Lo strumento è il fotografo, non la macchina" diceva. La Magnum nel suo sito la ricorda con un portfolio notevole.

La città di ghiaccio

Ieri si è aperto il Festival della Neve e del Ghiaccio ad Harbin nella provincia cinese settentrionale di Heilongjiang.
Il festival dura tre mesi e le temperature siberiane del luogo permettono la permanenza di grandi strutture costruite con blocchi di ghiaccio. Ad Harbin la temperatura media in gennaio è di -17°, con punte di -38°.

giovedì 5 gennaio 2012

iPhone for the masses

La grande capacità di Apple è quella di produrre gadget per le masse e mantenere una immagine di nicchia e di tendenza. Ovvio quindi che l'azienda adesso guardi verso la Cina, dove ci sono ormai quasi un miliardo di telefoni cellulari. Esatto, un miliardo.
Per Apple iPhone rappresenta già quasi la metà del fatturato globale e, secondo gli analisti, il 60% dei profitti.
Il 13 gennaio Apple comincerà a vendere l'iPhone4S in China. Entro l'anno si prevede anche una versione cinese di Siri, l'assistente che ascolta e parla.

Abbey Road forever

I dischi in vinile esistono ancora. Anzi, sono una nicchia che sta lentamente riguadagnando popolarità. Negli Stati Uniti il vinile è tornato a rappresentare il 3.9% del PIL musicale, che considerando la imponente porzione delle vendite di musica digitale non è poco.
Rolling Stone riporta che per il terzo anno consecutivo il disco a dodici pollici più venduto è Abbey Road dei Beatles, con 41.000 copie. Lo scorso anno erano state 35.000.
Abbey Road risale al 1969 ed è considerato uno degli album essenziali del Beatles, assieme a Revolver (1966) e al doppio senza titolo noto come White Album (1968).

Pollock, Rothko e la CIA

Gli espressionisti astratti americani negli anni '50 e '60 sono stati usati come armi dalla CIA nella guerra fredda contro Mosca. Artisti come Mark Rothko, Jackson Pollock, Robert Motherwell e Willem de Kooning, incompresi e vituperati a casa loro, venivano promossi in Europa dall'intelligence come esempi della libertà di espressione e della creatività americana, al confronto con la rigida e simbolica arte sovietica di regime.
Dell'uso "politico" dell'arte astratta, così come della musica jazz, si parlava da tempo. Ma adesso arrivano le prime ammissioni ufficiali dalla CIA, di cui riferisce l'Independent. Gli artisti naturalmente erano all'oscuro di tutto. Anzi, alcuni di loro dovevano confrontarsi con la censura domestica e il clima di caccia alle streghe del maccartismo.