mercoledì 27 novembre 2013

Smile!


La Scozia indipendente quanto costerebbe?

Ieri a Glasgow il primo ministro scozzese  Alex Salmond ha presentato il libro bianco Il futuro della Scozia, un compendio di 670 pagine per descrivere in dettaglio cosa succederebbe se la Scozia dopo 306 anni si staccasse dal Regno Unito per diventare uno stato indipendente. L'e-book si può scaricare qui.
I quattro milioni di Scozzesi saranno chiamato ad esprimersi sull'indipendenza in un referendum indetto per il 18 settembre 2014. "Sappiamo di avere le persone, le capacità e le risorse per rendere la Scozia un paese migliore" ha detto ieri il premier Salmond presentando il volume.
Il progetto di indipendenza scozzese non taglierebbe i ponti con Londra e l'Europa: la nuova nazione manterrebbe la sterlina e la fedeltà alla monarchia degli Windsor, oltre a voler far parte dell'Unione Europea. Avrebbe però un sistema di tassazione diverso e un proprio esercito di 15.000 arruolati. Nel programma è previsto anche lo smantellamento delle basi missilistiche nucleari inglesi presenti sul territorio scozzese. Tra gli altri elementi del programma la riduzione delle tasse del 3%, la conferma dei livelli delle pensioni attuali, l'elevazione del salario minimo e l'attuazione di un programma prescolastico di 30 ore a settimana per tutti i bambini di 3 e 4 anni.
Una Scozia indipendente priverebbe Londra del 90% delle entrate provenienti dai giacimenti petroliferi del Mare del Nord. L'altra questione economica cruciale, che il libro bianco sfiora solamente dicendo che "sarà negoziato", è stabilire quale porzione dell'attuale debito pubblico britannico dovrebbe accollarsi la nuova nazione.
Le reazioni del governo di Londra alla proposta di indipendenza sono sempre state piuttosto critiche. Secondo il Tesoro inglese l'indipendenza costerebbe ad ogni scozzese mille sterline in più di tasse, oppure costringerebbe gli scozzesi a ridurre la spesa pubblica di tre miliardi di sterline più di quanto Londra abbia pianificato. Gli indipendentisti ribattono che negli ultimi 30 anni le entrate fiscali scozzesi, se si conteggiano anche quelle derivate dall'estrazione del petrolio, sono più alte della media britannica e che il paese sarebbe in buona salute fiscale. Secondo un sondaggio della scorsa settimana il 44% degli scozzesi è convinto che con l'indipendenza la propria condizione economica peggiorerebbe. Saranno i soldi, tema sempre molto sentito oltre manica, l'argomento centrale del referendum del prossimo settembre. Del resto l'avarizia degli Scozzesi è proverbiale.

martedì 26 novembre 2013

I like this guy

Canzoni per le Filippine

Le grandi major discografiche Sony, Universal e Warner hanno assemblato 39 canzoni per una compilation dal titolo Songs for the Philippines che sarà in vendita da lunedì prossimo su iTunes.
Tra i brani c'è un po' di tutto, da Let It Be dei Beatles a Stan di Eminem, passando per U2, Adele, Beyoncé, Lady Gaga, Justin Timberlake e Madonna. E anche James Blunt, Enrique Iglesias, Cher, Red Hot Chili Peppers.
Tra i classici c'è anche la splendida Shelter From The Storm di Bob Dylan, brano con il titolo più appropriato alla circostanza.
Artisti, autori, edizioni musicali e case discografiche hanno deciso assieme che tutto il ricavato sarà consegnato alla Croce Rossa delle Filippine. Per motivi misteriosi l'album costa 11.99 € in Italia e solo 9.99 $ negli USA.
Ecco la tracklist completa:
1. The Beatles, Across the Universe
2. Bob Dylan, Shelter From the Storm
3. Michael Bublé, Have I Told You Lately That I Love You
4. U2, In A Little While
5. Bruno Mars, Count On Me
6. Beyoncé, I Was Here
7. Eminem, Stan (live from BBC Radio 1)
8. Cher, Sirens
9. Adele, Make You Feel My Love
10. Katy Perry, Unconditionally (Johnson Somerset remix)
11. One Direction, Best Song Ever
12. fun., Carry On
13. Lady Gaga, Born This Way (the Country Road version)
14. Justin Timberlake, Mirrors
15. Justin Bieber, I Would
16. Alicia Keys, New Day
17. Imagine Dragons, 30 Lives
18. Madonna, Like A Prayer
19. Pink, Sober
20. Kylie Minogue, I Believe In You
21. Enrique Iglesias, Hero
22. Red Hot Chili Peppers, Factory of Faith
23. Linkin Park, Roads Untraveled
24. Kings of Leon, Use Somebody
25. Muse, Explorers
26. Lorde, The Love Club
27. Josh Groban, Brave
28. Kelly Clarkson, Stronger
29. Paolo Nutini, Simple Things
30. Ellie Goulding, I Know You Care
31. James Blunt, Carry You Home
32. Pitbull featuring Christina Aguilera, Feel This Moment
33. Earth, Wind & Fire, Sign On
34. Apl.De.App, Going Out featuring Damian Leroy
35. Sara Bareilles, Brave
36. Jessica Sanchez, Lead Me Home
37. Lily Allen, Smile
38. The Fray, Love Don't Die
39. The Beatles, Let It Be

Ahahahah


Terrificante


Groenlandia occidentale, 28 maggio 2008: il ghiacciaio Ilulissat crolla in mare per un fronte di 5 Km e una profondità di 1 Km e mezzo.

domenica 24 novembre 2013

Foto del Giorno 131124 #727

Piazza Roma, Ancona, stamattina

Si è deciso di non decidere, ancora una volta

La conferenza sul clima delle Nazioni Unite del 2013, che noi aficionados chiamiamo COP 19, si è chiusa alle nove di sera di sabato 23 novembre, quando il presidente Marcin Korolec ha battuto il rituale martelletto. La conferenza si è chiusa oltre 24 ore dopo la prevista conclusione di venerdì sera.
Le COP tradizionalmente si prolungano fino al sabato mattina, ma proseguire fino alla sera del giorno dopo è desueto. Come desueta è una COP presieduta, come di rito, dal locale ministro dell'ambiente, che però proprio nei giorni della conferenza viene destituito dal suo incarico di governo con un inatteso rimpasto. Il povero Korolec è entrato ministro ed esce licenziato.
Strana COP, questa di Varsavia, con i delegati delle ONG ambientaliste che giovedì scorso hanno lasciato la conferenza, restituendo i loro pass, delusi dallo scarso progresso dei negoziati. Non era mai accaduto prima. E poi, perché tornare in Polonia dopo soli cinque anni dalla COP 14 di Poznan 2008? La Polonia non è certo un paese virtuoso dal punto di vista delle emissioni, produce il 90% della sua energia da centrali a carbone. Eppure è l'unica nazione ad avere ospitato due conferenze così ravvicinate.
E comunque, a parte tutto, gli esiti non sono incoraggianti. Attendo gli atti ufficiali per un commento finale.

sabato 23 novembre 2013

Lavori (ancora) in corso

La plenaria conclusiva della COP 19 di Varsavia, che si sarebbe dovuta concludere ieri sera, è stata convocata per le 12:00 di oggi, sabato. Ed è ancora in corso.

Diploma

"Vorrei ringraziare Google, Wikipedia e copia e incolla".

venerdì 22 novembre 2013

L'interminabile ultimo giorno

Oggi è l'ultimo giorno della COP 19 di Varsavia, l'annuale conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Seguo le COP dal 2007 e questa di Varsavia è stata tra le più nervose e politicamente complesse. Molti hanno criticato le posizioni della presidenza polacca di Marcin Korolec, che proprio ieri è stato escluso dal governo con un rimpasto improvviso. Korolec (qui sopra con la segretaria UNFCCC Cristiana Figueres) è accusato di avere assecondato i desideri della potente lobby dei combustibili fossili, trascurando le capacità propositive della conferenza.
Questa mattina è stato diffuso il testo finale dell'ADP, il gruppo di lavoro che sulla base della Durban Platform approvata nel 2011 sta elaborando il documento che compenderà gli obiettivi da approvare nel 2015. Tutti i negoziatori sanno che una lunga notte li attende. Alle COP il venerdì notte si passa in bianco, è tradizione.

giovedì 21 novembre 2013

Fossil of the Day

Anche alla COP 19 di Varsavia continua la tradizione di Fossil of the Day, il riconoscimento per la nazione che più ostacola i negoziati per limitare i cambiamenti climatici. Quest'anno sembra che l'Australia non abbia rivali, mentre la Polonia mantiene saldo il secondo posto. Nella foto di oggi pomeriggio si vede il set pronto per l'assegnazione del premio quotidiano, che in serata è andato all'India, che continua a non volere inserire il termine "equità" nel documento finale.

Foto del Giorno 131121 #726

COP 19, delegato stanco

Da Varsavia non ci sono buone notizie

Oggi alla COP 19 di Varsavia i delegati di molte associazioni ambientaliste hanno deciso di lasciare la sede dei negoziati, protestando per la mancanza di progressi verso un accordo per la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. Circa 800 delegati di ONG come Greenpeace, WWF, Oxfam, 350.org, Friends of the Earth, e ActionAid hanno restituito i loro badge di accredito e sono usciti dallo Stadio Nazionale, sede della conferenza. Alla protesta si sono uniti alcuni dei major groups accreditati dalle Nazioni Unite: sindacati, popolazioni indigene e agricoltori.
Gli scarsi progressi nella condivisione di un testo di accordo che dovrà essere siglato nella COP 21 di Parigi sono causati, secondo gli ambientalisti, dalla connivenza degli stati con le associazioni di produttori di combustibili fossili, come petrolio e carbone. Forse non è un caso che la Polonia, che ospita il summit, ha una produzione energetica basata al 90% sul carbone.
Per aggiungere un tassello al quadro già piuttosto traballante, oggi il governo polacco ha subito un rimpasto che riguarda proprio il ministro dell'ambiente Martin Korolec, colpevole secondo alcune fonti di ostacolare i processi di produzione di shale gas, il gas ottenuto con esplosioni sotterranee. Korolec è anche il presidente della COP 19, seguendo la regola che vuole il ministro locale dell'ambiente rivestire il ruolo.
La situazione generale non è entisiasmante. Alcuni vedono Parigi 2015 sempre più simile a Copenhagen 2009, grandi aspettative deluse. In queste ore si sta svolgendo la plenaria finale della ADP (Ad Hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action, che dovrebbe comprendere le basi per l'accordo del 2015.

Buena suerte

E stamattina a Varsavia, alla fine di una delle sessioni della COP 19 dedicate alle città, il moderatore Mark Kenber, CEO di Climate Group, ha fatto una domanda a Gustavo Petro, mitico Sindaco di Bogotà: "Signor Sindaco, quale messaggio possiamo lanciare alle città impegnate nel contrastare i cambiamenti climatici?"
"Buona fortuna" ha risposto Petro.

martedì 19 novembre 2013

Cercare voti nel modo sbagliato


lunedì 18 novembre 2013

Negazionisti, fantasmi e inutili colpi di coda


Alle convenzioni PD di ieri hanno votato meno di 300mila iscritti al partito. Nel 2009 furono 466mila. Eppure alcuni candidati (Cuperlo e Civati, senza fare i nomi) avevano agitato mediaticamente lo spettro dei tesseramenti fasulli, delle mandrie di cooptati, della falsificazione. In realtà i tesseramenti last minute erano tutti o quasi originati dalle contrapposizioni nei congressi locali e dal desiderio di influire nella politica del proprio territorio. Valga l'esempio dei cento albanesi tesserati ad Asti: orrore, congresso sospeso. E gli albanesi di Asti sono andati in piazza a rivendicare il loro diritto a partecipare alla vita politica della città. Figuraccia di chi li ha additati.
Alle convenzioni per il segretario nazionale hanno partecipato molti meno iscritti che ai congressi locali, confermando che il blocco del tesseramento, attuato dopo i congressi, è stata una stupidaggine. Ma comunque hanno votato quasi 300mila persone. Il voto degli iscritti secondo tutti gli analisti sarebbe dovuto essere una prova del fuoco per Matteo Renzi, che nell'apparato del partito non è certo benvoluto. Invece Renzi vince largamente, con otto punti di vantaggio su Cuperlo. Il dato è chiaro fin dall'inizio, e si consolida mano a mano. Tra sabato e domenica scorsa, con lo svolgimento della maggior parte delle convenzioni, la forbice tra Renzi e Cuperlo si allarga: cinque, sei, sette, otto punti. Questo almeno riporta il sito di Renzi, che elenca anche i risultati circolo per circolo. Questo dicono anche gli osservatori indipendenti che conteggiano i voti. Sul sito di Cuperlo invece continuano ad apparire cifre che lo vedono in vantaggio, fino alla tarda notte di domenica.
Ancora stamattina, quando ormai tutti sapevano che Renzi era largamente avanti, i cuperlissimi insistevano con "un testa a testa". Da parte loro i civatissimi prendevano silenziosamente atto di un modesto risultato ad una sola cifra. Un profetico Pippo Civati aveva detto pochi giorni fa: "Renzi non vincerà, avremo delle sorprese".
Patrizio Mecacci, coordinatore della campagna di Cuperlo, scrive oggi alle 15:43 che "i dati forniti da Davide Zoggia sono parzialmente diversi da quelli da noi raccolti in questi giorni", senza fare ammenda dei computi lunari pubblicati fino a poche ore prima. Meloni e altri esultano facendo riferimento ai sondaggi che davano Renzi largamente vincitore, facendo finta di dimenticare che i sondaggi sono stati sempre svolti tra gli elettori delle primarie, non tra gli iscritti del PD. Stamattina in TV D'Alema ha insultato Renzi senza remore, come fosse il suo peggior avversario politico. Non ricordo abbia mai usato termini simili nei confronti di Berlusconi, per dire.
Tutto questo è allo stesso tempo molto triste e molto promettente. Qualche osservatore ha fatto notare che tra convenzioni degli iscritti e primarie aperte finora il massimo scarto non ha mai superato il tre per cento. Vediamo cosa succederà l'8 dicembre. Bisogna davvero cambiare verso.

Cerignola, Brianza

Commentando l'esito delle convenzioni PD, Pippo Civati ha denunciato "incredibili irregolarità". Non so se ci siano state irregolarità, ma se così fosse stato dovranno essere messi in atto tutti i provvedimenti necessari.
Di certo alcuni dati sono bizzarri. Ad esempio Civati finora nel computo nazionale somma poco più di 24mila voti. Il 2% li ha presi a Cerignola (FG), paese di 57mila abitanti, dove la convenzione ha registrato 637 voti distribuiti così: Cuperlo 50, Renzi 56, Pittella 75, Civati 456. Tra Cerignola, Foggia, Manfredonia e San Severo Civati somma 1313 voti, il 5.5% del suo totale nazionale. La provincia di Foggia è l'unica dove Civati è primo, superando sia Cuperlo che Renzi. Pippo Garganico.

domenica 17 novembre 2013

Elogio di Gianni Pittella

Comunque finirà questa fase del congresso del PD, massimo rispetto per Gianni Pittella, che con oltre 150mila voti già conteggiati è oltre il cinque per cento di preferenze. Pittella ha fatto una campagna sottotraccia su temi "alti", a partire dall'Europa e dal Meridione. I media gli hanno dedicato pochissimo spazio, a differenza degli altri tre candidati. Evitando di seguire le campagne "contro" di Cuperlo e Civati, non ha mai detto una parola contro il favorito Matteo Renzi. Chapeau.

L'arte dei Comics

Marko Manev è nato a Skopje, in Macedonia. Ha 28 anni e da sempre è un appassionato di fumetti. Ha una mano felicissima e lavora come grafico e illustratore freelance, oltre alla sua produzione artistica. Il suo ultimo lavoro è Noir Series, una collezione di illustrazioni in bianco e nero con i grandi eroi del fumetto. Disegni bellissimi, come quello qui sopra.

sabato 16 novembre 2013

Matteo Renzi, effetti collaterali

Gli osservatori più attenti avranno notato che nelle ultime settimane, diciamo dopo la Leopolda 2013, la figura di Matteo Renzi viene scrutata con molta più attenzione dall'establishment culturale della sinistra italiana. Questa metamorfosi è riassunta molto bene in un articolo di Nicola Mirenzi dal titolo Serra e Piccolo rottamano il tabù della superiorità pubblicato oggi su Europa.
Mirenzi usa come incipit il titolo del romanzo di Walter Siti Premio Strega 2013: Resistere non serve a niente. Poi racconta dell'ormai famosa amaca di ieri di Michele Serra, che ha lasciato di stucco cuperlissimi e civatissimi, gente che le amache le ripostava con soddisfazione e diligenza quasi ogni mattina. Ma del resto Serra aveva già detto le stesse cose la sera prima in TV a 8 e mezzo su La7.
E siccome ormai anche gli intellettuali fanno i loro outing in TV, Mirenzi sposta la sua attenzione sull'ospitata di Francesco Piccolo a Che tempo che fa di domenica 3 novembre, dove ha presentato il suo nuovo libro Il desiderio di essere come tutti, un romanzo autobiografico. Piccolo è uno degli autori di Fabio Fazio, quindi non era certo in un ambiente ostile. Però per essere diventato comunista nel '74, come scrive lui stesso, nell'intervista ha detto cose affatto banali. Ad esempio che l'intoccabile e santificato Berlinguer negli ultimi anni in realtà era un conservatore (con una posizione "reazionaria" dice Piccolo), incapace di rapportarsi ai cambiamenti della politica italiana.
Insomma, non è solo Baricco. Si è aperto un dibattito nella sinistra intellettuale che potrebbe scardinare alcune granitiche certezze che hanno appesantito il pensiero left degli ultimi decenni. Il tema centrale è la dicotomia tra innovazione e conservatorismo, tra reattività e letargia. La presa di coscienza che le cose devono cambiare, e devono farlo adesso. L'immagine simbolo di questa fase potrebbe essere il multitasker Matteo Renzi che digita con rapida dimestichezza sulla tastiera del PC mentre parla con il suo interlocutore. E dall'altra parte il veterosarcasmo di D'Alema che commenta "Non ci serve un dattilografo". Resistere non serve a niente.

Un paese da distruggere


Il carattere di una città

No, non sto parlando di quel genere di carattere. Tipo l'immagine, lo spirito, lo stile di una città. Sto parlando di carattere tipografico, anzi di font, come viene chiamato ormai universalmente. La città di Chattanooga, Tennessee, ha adottato per prima al mondo un proprio font originale per le intestazioni, le insegne e la segnaletica. In onore alla città il carattere si chiama Chatype, è stato ideato da un gruppo di grafici locali, finanziato con un crowdfunding su kickstarter e ufficialmente diffuso il 31 ottobre scorso, data dalla quale può essere scaricato gratuitamente e utilizzato. Oltre al comune di Chattanoga anche le associazioni di categoria, il volontariato e molti privati si impegnano ad utilizzarlo per uniformare il brand della città.

Cinque rigori a porta vuota


venerdì 15 novembre 2013

Urbino, meravigliosa e perdente

La shortlist delle città italiane candidate a capitale europea della cultura 2019 non comprende Urbino. La Giuria Europea di Selezione ha scelto Siena, Cagliari, Lecce, Ravenna, Perugia-Assisi e Matera. La lista dovrà essere ratificata dal governo.
Da marchigiano sono contrariato dalla eliminazione di Urbino. Le 21 città candidate erano Aosta, Bergamo, Cagliari, Caserta, Città-diffusa Vallo di Diano e Cilento con la Regione Campania e il Mezzogiorno d'Italia, Erice, Grosseto e la Maremma, L'Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria, Pisa, Ravenna, Reggio di Calabria, Siena, Siracusa ed il Sud Est, Taranto, Urbino, Venezia con il Nordest. Ci sono altre esclusioni eccellenti, come Pisa e Venezia.

Il maestro va in pensione


The greatest children’s stories don’t just create an entertainment. They create a wilderness: an untamed space where kids can wander and roam.

Le più grandi storie per bambini non creano solo intrattenimento. Creano un ambiente selvaggio, uno spazio incontaminato dove i bambini possono vagare ed esplorare.
Lo ha detto Hayao Miyazaki, maestro giapponese del cinema di animazione che a 72 anni ha annunciato il suo ritiro.

Dov'era il fratello Nichi?



Nuovo corso


Una bella coperta di pail


giovedì 14 novembre 2013

Quando la pubblicità era scorretta

Una volta eravamo tutti più abituati al peggio. Sugli autobus c'era il cartello Vietato sputare, segno che la gente normalmente lo faceva. I pacchetti vuoti di sigarette e le carte delle caramelle si gettavano per terra. Si fumava al cinema e in ascensore. E la pubblicità non si curava troppo della tutela delle minoranze e della correttezza di genere.
Su Pickchur una bella galleria di 17 annunci pubblicitari scorrettissimi che oggi nessuno potrebbe pubblicare. Bambini che invitano le mamme a fumare, mogli sculacciate dai mariti, neri sbiancati. Sembra passato un secolo. E infatti è passato.

Holi Shit


Holi Shit è un progetto del regista tedesco Frank Sauer, che ha prodotto un corto ambientato nelle aree urbane dismesse alla periferia di Berlino. Protagonisti un gruppo di freerunners che accentuano le loro evoluzioni con una serie di "giocattoli" come luci, polveri colorate, fiaccole.
Come colonna sonora Sauer ha scelto Lost It To Trying, il nuovo singolo di Son Lux. Son Lux è un progetto di Ryan Lott, un musicista di formazione classica che adora l'elettronica e le contaminazioni.
Tutto davvero bellissimo, da vedere e ascoltare più volte.

mercoledì 13 novembre 2013

Non pestare quella gomma

Dal 2004 Ben Wilson pittura le gomme da masticare spiaccicate sui marciapiedi di Londra, particolarmente nel quartiere di Muswell Hill, dove risiede. Si calcola ne abbia decorate più di diecimila. C'è una gallery su Flickr. Ha avuto anche problemi con la polizia, una volta è stato anche arrestato, poi le accuse sono state ritirate perché Wilson non danneggia la proprietà privata.

Le foto delle vacanze, prima e dopo gli smartphone

Foto Del Giorno 131113 #724

Ancona, Via Piave

Il termometro del pianeta

In occasione delle COP 19 di Varsavia l'Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO) ha presentato delle anticipazioni sul rapporto annuale 2013, relative ai primi nove mesi dell'anno. Il 2013 si avvia ad essere tra i dieci anni più caldi di sempre e nel periodo gennaio-settembre ha superato le medie del 2012 e 2011, due anni in cui ha influito l'effetto rinfrescante de La Niña, che al contrario de El Niño raffredda le acque dell'oceano Pacifico orientale. I due anni più caldi di sempre, il 2010 e il 1998, hanno avuto ambedue fenomeni di El Niño.
Gli anni più caldi da quando sono in atto le rilevazioni globali sono quelli dal 1998 in poi e il 2013 è in linea con le medie dell'ultima decade. La mappa qui sopra chiarisce dove le temperature sono state superiori o inferiori alla media storica.

Sorry, no slides


Corbezzoli

Il corbezzolo (arbutus unedo) in inglese è chiamato strawberry tree, l'albero delle fragole. E' una rara pianta biennale, quindi mentre i frutti maturano produce i fiori che daranno vita ai frutti del prossimo anno.

martedì 12 novembre 2013

Sciopero della fame per i cambiamenti climatici

Il momento memorabile della giornata di apertura della COP 19 di Varsavia, l'annuale conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, è stato l'intervento del capo delegazione e Commissario ai Cambiamenti Climatici del governo delle Filippine Naderev Yeb Saño (primo a sinistra nella foto AFP sopra), che ha ricordato la tragedia che ha colpito il suo paese richiamando tutte le delegazioni ad assumersi le proprie responsabilità e lavorare assieme per raggiungere risultati concreti nella lotta contro i cambiamenti climatici e gli eventi estremi. Il Commissario Saño ha anche annunciato di avere iniziato uno sciopero della fame che porterà avanti per tutta la durata della conferenza o fino a quando non verranno raggiunti accordi e progressi tangibili nei negoziati.
Saño aveva purtroppo fatto un discorso simile anche lo scorso anno alla COP 18 di Doha. Nell'occasione le Filippine erano state devastate dal tifone Bopha e nel suo intervento il Commissario non era riuscito a trattenere la commozione (video sotto).
Durante la sessione plenaria di apertura la Cina ha chiesto di osservare tre minuti di silenzio per le vittime del tifone Haiyan.



Serve aiuto

Il World Food Programme, il programma di aiuti delle Nazioni Unite, sta raccogliendo e trasportando aiuti alle popolazioni delle Filippine colpite dal tifone Haiya. Si possono fare donazioni qui, con carta di credito o Paypal.

Senza parole

Un classico


lunedì 11 novembre 2013

Aridatece le bottiglie

Nel 2006 le autorità inglesi scoprirono per tempo un piano per far esplodere almeno dieci aerei di linea utilizzando esplosivi liquidi imbarcati dai passeggeri. Da allora è proibito portare come bagaglio a mano bottiglie o altri recipienti di liquidi, salvo piccoli contenitori di massimo 100 ml racchiusi in una busta di plastica di un litro di capacità. Il divieto riguarda anche creme, paste e similari (ricordo quando a Parigi mi sequestrarono cinque varietà di paté appena acquistato).
Dopo un periodo di test comparativi l'aeroporto di Heathrow, quelli di Glasgow, Aberdeen e Southampton installerano degli scanner per liquidi in grado di riconoscere liquidi pericolosi all'interno di contenitori di vetro, plastica, metallo o ceramica. Anche alcuni aeroporti scandinavi stanno valutando l'acquisto. Si tratta di scanner prodotti dalla Battelle-Sellex che utilizzano sia onde radio che ultrasuoni per classificare i liquidi attraverso degli algoritmi. Una concorrente di Battelle, la Kromek, oltre ad avere realizzato un macchinario simile sta lavorando a degli scanner che riescano ad identificare i liquidi senza toglierli dalle borse.

Il collegato ambientale

Venerdì scorso Il Consiglio dei ministri ha avviato l'esame del collegato ambientale alla legge di stabilità. Ma non tutto sembra risolto, anzi. Alcuni ministri, tra i quali Zanonato e Lupi, avrebbero manifestato perplessità su un provvedimento con elementi innovativi e coraggiosi. Ne riferisce in dettaglio Francesco Nicodemo sul suo blog de L'Espresso.

Da oggi a Varsavia si parla di clima.

Si è aperta stamattina a Varsavia la diciannovesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, per brevità COP 19. Come sempre durerà due settimane, con conclusione programmata per venerdì 22 novembre ma probabile sforamento a sabato 23, anche in questo caso come sempre.
Seguo le conferenze dalla COP 13 di Bali 2007 e sarò a Varsavia la prossima settimana, quando giovedì 22 è in programma il Cities Day, una giornata dedicata ai cambiamenti climatici visti in una prospettiva urbana. Per la prima volta nel programma ufficiale delle COP è inserita una giornata dedicata alle città. Come Major Group delle Autorità Locali abbiamo chiesto per anni riconoscimento e attenzione alle Nazioni Unite e finalmente arrivano i risultati, con nostra grande soddisfazione.
La conferenza di Varsavia, assieme alla COP 20 in programma il prossimo anno a Lima, si inserisce nel percorso verso il 2015, quando alla COP 21 di Parigi dovrà essere firmato il nuovo protocollo globale sui cambiamenti climatici. Ne parleremo in dettaglio nei prossimi giorni.

domenica 10 novembre 2013

Disinformazione satellitare

E dopo tutto il baccano fatto, dopo avere riempito le prime pagine e i titoli dei TG con un evento che in realtà aveva una possibilità su svariati miliardi di accadere, dopo avere creato inutili ansie nei creduloni, dopo che la Protezione Civile ci ha istruito su quali sono i luoghi sicuri dove ripararsi, adesso ci dicono che comunque non può succedere, l'ipotesi non esiste. Ma va.

sabato 9 novembre 2013

Trasmettere ansie inutili

Tra domenica e lunedì il satellite dell'Agenzia Spaziale Europea chiamato Goce dovrebbe cadere sulla terra. Ovviamente nessuno sa dove di preciso, anche se sono state calcolate tre traiettorie possibili a seconda dell'ora dell'impatto con l'atmosfera (sotto). L'Agenzia Spaziale Europea ha già fatto sapere che le possibilità di vincere la lotteria nazionale tedesca sono 250mila volte più alte di quelle di essere colpiti da un frammento del satellite. Nei 56 anni passati da quando il primo satellite è stato lanciato in orbita, nessun essere umano è mai stato colpito da un residuo rientrato in atmosfera. Per non parlare di quanto sia molto più facile essere colpiti da un fulmine durante un temporale.
Eppure la nostra Protezione Civile, per la serie "io comunque l'avevo detto", ha diramato un comunicato in cui invita la popolazione alla precauzione. Ad peiora paratus. E i quotidiani ci sguazzano: quello qui sopra è il titolo del Corriere della Sera. No comment.




venerdì 8 novembre 2013

L'economia, il bramino e Matteo Renzi

I detrattori di Matteo Renzi utilizzano in genere alcuni schemi collaudati. Alcuni lo criticano su base estetica (comportamento, eloquio, abbigliamento, ecc.), altri su base etico-politica (spregiudicatezza, provenienza partitica, frequentazioni, ecc.). Ma le critiche più occhiute, quelle che provengono dai salotti e dalle redazioni che contano, sono di solito centrate sulle sue posizioni in tema di economia.
In materia economica Renzi è stato associato a soggetti disparati, senza che lui abbia mai investito alcuno di questi come suo effettivo riferimento: Ichino, Boeri, Gutgeld, giusto per citarne alcuni.
Oggi Ernesto Maria Ruffini cerca di spiegare a noi distratti quale potrebbe essere il valore aggiunto della proposta di Matteo Renzi nella sfera dell'economia. Lo fa con leggerezza e competenza, e con uno stile letterario quasi romantico, epistolare: una lettera ad un suo scettico collega di redazione. La sua lettera Per un amico che non voterà alle primarie del PD, indirizzata ad Alessandro Gilioli, merita davvero.

Rettifica

In realtà Enrico Letta si riferiva a queste. #maperfavore

Slit Scan


Come un treno


giovedì 7 novembre 2013

Buon compleanno Joni

Oggi Joni Mitchell compie 70 anni.



Capitale Verde d'Europa, Reggio Emilia ci prova


Sorpresa! Tra le dodici città candidate a European Green Capital 2016 c'è anche Reggio Emilia. Le altre undici sono Dabrowa Gornicza (Polonia), Essen (Germania), Larissa (Grecia), Ljubljana (Slovenia), Nijmegen (Olanda), Oslo (Norvegia), Santander (Spagna), Tours (Francia), Umeå (Sweden), Saragozza (Spagna) e Pitesti (Romania).
La Capitale Verde d'Europa è stata istituita nel 2010. Nell'ordine le vincitrici sono state Stoccolma, amburgo, Vitoria-Gasteiz. Quest'anno la Green Capital è Nantes, il prossimo sarà Copenhagen e nel 2015 Bristol.
Contro città avantissimo come Oslo e Umeå sarà molto dura, comunque in bocca al lupo a Reggio.

Primarie, sondaggi a confronto

Oggi L'Espresso pubblica un sondaggio di Demopolis sull'esito delle primarie PD. Lo stesso istituto ne aveva realizzato uno per La7 dieci giorni prima. Confrontando i risultati non ci sono variazioni superiori a un punto. Cala invece la stima dei votanti. Il 25 ottobre il 67 per cento degli elettori PD dichiarava di non avere intenzione di partecipare. La percentuale dei non votanti oggi è salita al 73.

Quoto Geloni



Ebbene sì, questa volta concordo con Chiara Geloni. Sarà che questa storia delle tessere la trovo noiosa quasi come quella del cimitero dei feti, ma in effetti perché uno sconosciuto che si vuole tesserare è per forza un impostore eterodiretto e uno sconosciuto che si presenta alle primarie aperte è un cittadino da ammirare perché partecipa alle scelte democratiche del PD?

mercoledì 6 novembre 2013

Le tessere del mosaico che non c'è

Oggi si è riunita la segreteria nazionale del PD, per parlare di tessere. Che noia, davvero, come già scritto qui su Sostenibilitalia  un paio di giorni fa. Ma Gianni Cuperlo ha chiesto di bloccare il tesseramento a domani, 7 novembre, giorno in cui dovrebbero cominciare le votazioni riservate agli iscritti. Epifani ha posto la questione alla segreteria, che è ancora riunita. I casi sospetti sarebbero cinque e, al contrario dell'immaginario collettivo, tre al nord e due al centrosud: Asti, Rovigo, Piacenza, Frosinone e Cosenza.
E gli altri candidati? Gianni Pittella non sembra allarmato: "Il gonfiamento delle tessere non è relativo al congresso nazionale. È tutto dovuto a potentati locali. Tant'è che appena finirà questa fase dei congressi provinciali, finirà tutto." Molto critico sul tesseramento Pippo Civati, che al solito rivendica di avere detto per primo che qualcosa non andava. E Matteo Renzi? Torna sulla questione oggi con un post facebook:


"Vogliono bloccare il tesseramento, come propone Cuperlo? Lo blocchino, nessun problema. Accetto le proposte altrui, le decisioni altrui, le regole altrui." In buona sostanza, fate come vi pare, tanto il segretario lo eleggeranno le primarie aperte l'8 dicembre. Renzi si chiama fuori.
Ma le notizie si possono anche inventare. Tre ore fa L'Unità titolava: Caos tessere PD. anche Renzi dice "Bloccatele". Non esattamente quanto ha detto Matteo. Nel frattempo Civati, dopo avere parlato di tessere a pacchi, non intende però bloccare il processo. Almeno così riferisce Europa: «Sono contrario – spiega il deputato brianzolo, contattato dall’Agi – e mi sorprende che Renzi abbia cambiato idea anche su questo. Ho chiesto a Epifani quale sia la proposta e perché non se ne sia parlato ieri in commissione di garanzia». Che noia.

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