domenica 31 maggio 2020

Christo Vladimirov Javacheff, 1935 - 2020

Christo è morto oggi nella sua casa di New York. L'annuncio è stato dato sulla sua pagina ufficiale Facebook. Era nato nel 1935 a Gabrovo, in Bulgaria. Dopo periodi tra Praga, Vienna e Ginevra si insediò a Parigi, dove conobbe Jeanne-Claude Denat de Guillebon, che nel 1959 diventò sua moglie e complice artistica. Jeanne-Claude è morta il 18 novembre 2009. La coppia si era trasferita a New York nel 1964.
Inutile elencare i tanti interventi artistici di Christo e Jeanne-Claude, dai famosi "impacchettamenti" di landmark urbani a opere di land art come The Floating Piers del 2016 (sopra), una passerella che univa due isolotti sul Lago d'Iseo.
Il comunicato che annuncia la morte dell'artista chiarisce che l'opera in progress di Christo e Jeanne Claude continuerà. Il prossimo evento è l'impacchettamento dell'Arco di Trionfo a Parigi, previsto in origine per questa primavera poi rimandato a causa della pandemia prima a settembre 2019 poi al prossimo anno, dal 18 settembre al 3 ottobre. Il progetto di L'Arc de Triomphe, Wrapped risale al 1962. Saranno utilizzati 25mila metri quadrati di tessuto in polipropilene blu-argento riciclabile e 7mila metri di corda rossa.
Contemporaneamente a Parigi era prevista una mostra di Christo al Centre Pompidou, anche questa rimandata. Le nuove date per l'esibizione sono 1 luglio - 19 ottobre.




venerdì 29 maggio 2020

Il Coronavirus azzera l'inflazione

Per la Banca Centrale Europea l'inflazione ideale per l'Eurozona sarebbe appena sotto il due per cento. All'inizio del 2020 il dato era quasi all'1,5, poi è arrivata la pandemia. L'ultima stima dell'inflazione nell'Eurozona, relativa a maggio, è 0.1% (era 0.3% ad aprile). Spicca un -12% del comparto energetico e un +6.5% del settore alimentare.
Su base annuale la Spagna è a -0.9%, l'Italia a -0.1%. Germania +0.5%, Francia +0.2%.

Europa, la ripresa post pandemia dovrà essere verde

I fondi europei per la ripresa finanzieranno solo azioni coerenti con il Green Deal europeo. Lo ha ribadito ieri Frans Timmermans, vice presidente esecutivo della Commissione Europea con delega al European Green Deal. La Commissione ha anche confermato che il 25 per cento dei 1100 miliardi del bilancio UE restano vincolati ad azioni contro il cambiamento climatico.
Tra le misure annunciate nel pacchetto del Recovery Fund c'è anche l'obiettivo di raccogliere 150 miliardi, tra fondi pubblici e privati, da destinare a mobilità sostenibile, riduzione delle emissioni industriali ed efficientamento energetico degli edifici (prima erano 100 miliardi). Anche il Just Transition Fund, destinato a sostenere i paesi nella conversione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, viene robustamente incrementato e passa da 7.5 a 40 miliardi, 30 dei quali inclusi nel Recovery Fund. Nel primo stanziamento di 7.5 miliardi le fette più grandi erano destinate alle nazioni più dipendenti dal carbone come la Polonia (2 miliardi) e la Germania. Nella nuova proposta alla Polonia spetteranno 8 miliardi.
Resta il nodo del gas naturale, che malgrado produca la metà delle emissioni del carbone non rientra tra le fonti energetiche finanziabili con il Green New Deal. La scorsa settimana otto nazioni (Bulgaria, Cechia, Grecia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria) avevano sottoscritto un documento che chiede l'inclusione del gas naturale tra le risorse da utilizzare nella transizione energetica.
Timmermans ha anche sottolineato come tutte le azioni finanziate dal Recovery Fund dovranno esere coerenti con gli obiettivi di riduzione delle emissioni che l'Europa ha fissato per il 2030 e il 2050. Per accedere al Recovery Fund i singoli paesi dovranno presentare a Bruxelles dei piani di investimenti in linea con le politiche climatiche dell'Unione, pena l'esclusione dai finanziamenti. Il Recovery Fund non prevede contributi per i combustibili fossili, compreso il gas naturale.

giovedì 28 maggio 2020

Quanti sono davvero i morti da Coronavirus?

Il conto reale dei decessi dovuti al Coronavirus è difficile da quantificare. Ogni nazione applica criteri diversi di conteggio, generalmete sottostimati. L'unico parametro affidabile sembra quello del confronto tra i decessi del 2020 e la media di quelli registrati negli anni precedenti nello stesso periodo.
Il Financial Times ha confrontato queste cifre in 19 paesi, la maggior parte europei. Secondo questi parametri la nazione con più vittime è la Gran Bretagna, con 59.537 decessi oltre la media (le cifre ufficiali contano 37.542 morti). Rapportato alla popolazione questo numero significa 891 morti per milione, quasi uno ogni mille abitanti.
Il dato italiano non è molto lontano da quello britannico, sfiorando gli 800 morti/milione. Ma il FT sottolinea la disomogeneità del dato nazionale, con la maggior parte dei decessi concentrata in Lombardia.
In termini percentuali, sempre raffrontando il periodo della pandemia con gli anni precedenti, il paese con l'incremento maggiore è il Peru, che raddoppia i decessi. Segue a distanza la Gran Bretagna, prima in Europa. Poi Belgio, Olanda, Spagna e Italia. Dopo l'Italia, parecchio distaccata, c'è la discussa Svezia, che non ha applicato misure di rigido lockdown.

lunedì 25 maggio 2020

Oggi la Grecia riapre bar e ristoranti

Dopo 10 settimane oggi anche in Grecia ci si può sedere ai tavoli di ristoranti e bar, fino a ieri limitati al take away. Ma solo all'esterno, l'interno dei locali è interdetto a parte i servizi igienici. Non sono ammesse tavolate superiori alle sei persone e la distanza minima tra commensali è di 70 cm.
Sempre oggi sono ripresi regolarmente i collegamenti con le isole, che il governo aveva in un primo tempo bloccato fino all'8 giugno. Nel frattempo sono state realizzate unità di terapia intensiva nelle isole di Corfu, Zacinto, Lesbos, Samos e Rodi.
La Grecia è stata colpita solo marginalmente dal Coronavirus, con meno di 2900 contagi totali e 171 morti.


mercoledì 20 maggio 2020

World Bee Day

Ci sono 20.000 specie di api nel mondo, duemila in Europa, e oggi è la loro giornata, World Bee Day. Le api sono fondamentali per la catena alimentare, contribuendo all'impollinazione di gran parte della frutta e della verdurta che mangiamo. Il loro numero è in calo a causa di vari fattori, tra i quali il cambiamento climatico, l'uso dei pesticidi e la predazione da parte di specie aliene. Un altro elemento è il cosiddetto colony collapse disorder, quando la maggior parte delle api abbandona l'alveare per motivi ancora non chiariti, che qualcuno lega ai pesticidi, a infezioni batteriche, a modifiche dell'habitat o delle pratiche di apicoltura.
Oltre all'impollinazione le api producono il miele. Le colonie di Apis Mellifera sono allevate in tutto il mondo, si calcola che gli alveari gestiti dall'uomo siano tra gli 80 e i 100 milioni. L'Unione Europea produce 230.000 tonnellate di miele da 17.5 milioni di alveari gestiti da 650.000 apicoltori. I maggiori produttori sono Spagna, Ungheria, Germania e Romania con oltre ventimila tonnellate, seguono Grecia e Polonia.
In Italia la produzione è in netto calo, stimata attorno ai 10 milioni di tonnellate (erano 20 milioni nel 2016). Il primo produttore regionale è la Lombardia, seguita da Piemonte e Emilia Romagna. In Italia si contano circa 72.000 apicoltori, dei quali il 10 per cento professionisti.
L'Europa è il secondo produttore mondiale dopo la Cina, ma non è autosufficiente. Il miele importato proviene principalmente proprio dalla Cina (40%) e dall'Ucraina (20%) poi da Argentina e Messico.


martedì 19 maggio 2020

Coronavirus, come si sono ridotte le emissioni di CO2

Il lockdown globale ha ridotto le emissioni di gas climalteranti del 17 per cento. Non in maniera uniforme, ma a seconda dei tempi di picco dell'epidemia e del successivo recupero. In Cina ad esempio la riduzione massima (24%) si è verificata a metà febbraio e il dato adesso è tornato quasi ai valori precedenti. Gli Stati Uniti hanno avuto due settimane a metà aprile con un crollo del 32 per cento. L'Europa (inclusa la Gran Bretagna) ha avuto il suo minimo tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, con un -27%.
La riduzione proviene in grande parte dai trasporti sia terrestri che aerei (tabella sotto). Seguono gli edifici pubblici e commerciali, poi l'industria.

Da un articolo del San Francisco Chronicle


domenica 17 maggio 2020

Song of the Day

James Taylor (72) era collegato dalla sua casa in Montana con The Tonight Show Starring Jimmy Fallon e ha suonato Now You Can Close Your Eyes cantata con la moglie Kim e il figlio Henry. Now You Can Close Your Eyes è un brano dell'album Mud Slide Slim and the Blue Horizon del 1971. La versione è notevole, anche se - detto tra noi, James - come moglie era meglio Carly.


venerdì 15 maggio 2020

Nuove batterie a basso costo per Tesla

Il problema delle auto elettriche oggi è il prezzo. Costruire un'auto elettrica è molto più semplice ed economico di assemblarne una a combustione interna. Ma resta il problema delle batterie, per le quali la domanda globale supera ampliamente l'offerta. I prezzi degli accumulatori quindi restano alti, con il risultato che il listino delle auto elettriche non è ancora competitivo rispetto ai modelli tradizionali.
Tesla è quasi pronta per introdurre un nuovo modello di batteria a basso costo per equipaggiare la Model 3, la sua auto più economica (o meno costosa). Lo annuncia Reuters, anticipando che la compagnia di Elon Musk ha sviluppato una nuova linea di batterie a basso cobalto e senza cobalto, che saranno installate probabilmente entro l'anno sulle Model 3 destinate al mercato cinese, per poi essere utilizzate in altri modelli e mercati. Il cobalto è il componente più costoso delle batterie attuali. Le nuove batterie non saranno solo più economiche, ma garantiranno una vita di un milione di chilometri e la possibilità di essere riciclate a fine vita per alimentare accumulatori domestici. Tesla ha programmato un programma di riciclo dei componenti nobili delle batterie (nickel, litio, cobalto) con la sua associata Redwood Materials.
Le nuove batterie, prodotte in collaborazione con China’s Contemporary Amperex Technology Ltd (CATL) sono più economiche perché non usano il cobalto, ma anche perché utilizzano un processo di assemblaggio delle celle più semplice e veloce. Questo permette di ridurre il costo di produzione a 80 dollari per KW. Gli esperti dicono che per scendere ai costi di produzione di un auto con motore a combustione interna le batterie devono costare meno di 100 dollari a KW. Sembra che Tesla ci stia arrivando, e in fretta. Un analogo programma portato avanti da General Motors e LG Chem ha come obiettivo temporale il 2025.

giovedì 14 maggio 2020

Sta arrivando la polvere del Sahara

Forti venti da sud stanno trasportando dal nord Africa in Europa la polvere del Sahara (nella mappa sopra la situazione di oggi). La densità maggiore sarà in Italia e nei Balcani. Il fenomeno andrà avanti almeno fino a domenica (mappa sotto).
I venti meridionali portano anche un forte rialzo delle temperature: ieri a Palermo sono stati registrati 39.4°C, record assoluto per l'Italia nel mese di maggio.


Song of the Day

Più di 50 artisti per la cover di Ma Il Cielo È Sempre Più Blu di Rino Gaetano. La produzione e di Takagi & Ketra e Dardust, il missaggio di Pino Pinaxa.
Il cast: Alessandra Amoroso, Annalisa, Arisa, Baby K, Claudio Baglioni, Benji & Fede, Loredana Bertè, Boomdabash, Carl Brave, Michele Bravi, Bugo, Luca Carboni, Simone Cristicchi, Gigi D'Alessio, Cristina D'Avena, Fred De Palma, Diodato, Dolcenera, Elodie, Emma, Fedez, Giusy Ferreri, Fabri Fibra, Fiorello, Francesco Gabbani, Irene Grandi, Il Volo, Izi, Paolo Jannacci, J-Ax, Emis Killa, Levante, Lo Stato Sociale, Fiorella Mannoia, Marracash, Marco Masini, Ermal Meta, Gianni Morandi, Fabrizio Moro, Nek, Noemi, Rita Pavone, Piero Pelù, Max Pezzali, Pinguini Tattici Nucleari, Pupo, Raf, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Samuel, Francesco Sarcina, Saturnino, Umberto Tozzi, Ornella Vanoni e Alessandro Gaetano, nipote di Rino.


mercoledì 13 maggio 2020

Come riaprono gli stati d'Europa dopo il lockdown

Il sito di Politico mette a confronto le misure di allentamento del lockdown o - se vogliamo - di riapertura dei paesi dell'Unione Europea. Il confronto è interessante, anche se i dti sull'Italia sono già superati, perché noi, si sa, siamo volubili (cliccare per ingrandire).


sabato 9 maggio 2020

Europe Day

Oggi è la Giornata dell'Europa, che si celebra nell'anniversario della dichiarazione pronunciata nel 1950 da Robert Schuman, allora ministro degli esteri di Francia. Qui sotto le pagine originali della dichiarazione, con le correzioni a penna fatte dallo stesso Schuman.






venerdì 8 maggio 2020

Le spiagge al tempo del Coronavirus

In Spagna, come in Italia, il tema della riapertura delle spiagge e delle precauzioni sanitarie da adottare è uno dei più dibattuti. Oltre allo spinoso problema del controllo dell'afflusso nelle spiagge libere, si ragiona su quanto spazio lasciare ai clienti nelle spiagge attrezzate, cercando di mediare tra garanzie di distanziamento e capacità ricettiva.
La citta di Sanxenxo, in Galizia, ha proposto una divisione "light" applicata alla sua bella spiaggia di Silgar. Ogni slot è un quadrato di 3 x 3 metri delimitato da corde e paletti e può ospitare due persone. Tra un quadrato e l'altro c'è un corridoio largo 1.5 metri. Gli slot possono essere uniti facilmente, visto che le divisioni sono leggere e mobili. Così unire due quadrati porta a una superficie di 22.5 mq (due quadrati da 9 mq più i 4.5 mq del corridoio) e può ospitare cinque bagnanti. Tre quadrati più i corridoi sommano 36 mq, abbastanza per otto persone.
Gli spazi sono superiori alle raccomandazioni sanitarie spagnole, che prevedono un minimo di 4 mq a persona. La soluzione è flessibile, a basso costo e non impattante.

giovedì 7 maggio 2020

Coronavirus, come cambierà la mobilità a Parigi

Lunedì 11 maggio la Francia entrerà nella fase 2 e Parigi ha predisposto misure drastiche per cambiare la mobilità urbana. Il Sindaco Anne Hidalgo ha illustrato il piano, che prevede la realizzazione in fasi successive di 650 Km di piste ciclabili (oggi sono 370 Km) e la pedonalizzazione di 30 strade. Nell'immediato saranno predisposte 50 Km di piste ciclabili. La centralissima Rue de Rivoli, per adesso verrà chiusa al traffico da Place de la Bastille al Municipio, ma è prevista tutta pedonale e ciclabile da Bastille a Place de la Concorde, cioè all'Arco di Trionfo. Sulla Rive Gauche anche Boulevard Saint-Michel sarà riservato a bici e bus, come il trafficatissimo Tunnel de l'Etoile e Porte Maillot.
Su molte strade saranno eliminate una o due file di parcheggi per allargare i marciapiedi (i tratti azzurri nella mappa sotto, mentre i tratti verdi sono le strade che saranno riservate ai pedoni). Saranno realizzate piste ciclabili lungo il percorso delle linee metro 1, 4 e 13, le più frequentate.
Il governo francese ha stanziato 20 milioni di Euro per i ciclisti, ai quali sarà offerto un bonus da 50 Euro per la riparazione e la messa a punto delle biciclette.
Lunedì 11 è previsto anche il ritorno in città dei parigini che avevano raggiunto le seconde case prima del lockdown del 17 marzo, che si stima siano il 20-25 per cento dei residenti.


mercoledì 6 maggio 2020

Coronavirus, Londra ripensa spazi pubblici e mobilità

Nuove piste ciclabili e marciapiedi allargati per garantire il distanziamento tra persone. Sono tra le misure presentate oggi dal sindaco di Londra Sadiq Khan nell'ambito del programma Streetspace dedicato alle misure post Coronavirus.
L'amministrazione di Londra e l'azienda TfL (Transport for London) calcolano che il trasporto pubblico urbano potrà accogliere solo un quinto dei passeggeri dell'era pre-virus. Se metro e bus fossero sostituiti dalle auto private Londra sarebbe un ingorgo perenne e la qualità dell'aria peggiorerebbe in modo drammatico. La mobilità è stata quindi ripensata radicalmente, con l'obiettivo di aumentare di dieci volte quella ciclabile e di cinque volte quella pedonale.
Sarà realizzata una "rete ciclabile strategica" temporanea con nuovi percorsi lungo i tracciati della metro e delle principali linee bus (oggi Londra ha 160 Km di piste ciclabili). Il sindaco Khan ha spiegato come gli attuali marciapiedi, che a Londra in genere non superano i due metri, non permettono il distanziamento tra persone (scusate, ma detesto chiamarlo "sociale"), in particolare in presenza di file di attesa di fronte ai negozi. Quindi le strade carrabili verrano ristrette a vantaggio dei pedoni, come già sperimentato in Camden High Street.
TfL seguirà l'effetto di queste modifiche, che se funzionali da temporanee diventeranno permanenti.

lunedì 4 maggio 2020

Cosa fare con 500 milioni di kg di patate?

Nel 2019 gli agricoltori dello stato di Washington avevano prodotto 5 miliardi di Kg di patate per fare fronte alla grande domanda globale di french fries, le classiche patate fritte all'americana. Le patate erano destinate in larga parte al mercato asiatico, ma anche a quello nord americano.
La pandemia ha fatto crollare la domanda. I ristoranti sono chiusi. In America la chiusura delle scuole (in USA gli studenti consumano il pranzo in mensa) e la sospensione dei grandi eventi sportivi come la NBA e la Major League di baseball ha ridotto ulteriormente il mercato interno.
Lo stato americano che produce più patate per il mercato del fresco è l'Idaho, con un terzo del raccolto federale. Non a caso lo slogan che compare anche sulle targhe automobilistiche è "Famous Potatoes". Nello stato di Washington gli agricoltori producono un quarto delle patate americane, destinate per il 90% al mercato dei surgelati. Milioni di kg di patate invendute giacciono nei grandi hangar di stoccaggio. Il problema è cosa farci. I capannoni sono dotati di ventilazione da pavimento e garantiscono una temperatura costante di 47°F o 8.3°C, alla quale le patate si conservano per quasi un anno. Ma tra un anno sarà pronto il raccolto 2021.
Per svuotare gli hangar e liberarsi delle patate servirebbero 20mila camion, con le relative spese di carburante. Nel frattempo i farmers hanno perso i guadagni di un anno. Un articolo del Los Angeles Times approfondisce la complessa questione.

venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus, le foto di chi lavora in seconda linea

France Press (AFP) ha pubblicato una splendida galleria di immagini di persone al lavoro ai tempi del Coronavirus. Sono lavoratori di seconda linea, non quelli impegnati direttamente a contrastare il virus. Gente normale che fa mestieri normali. Vale la pena di guardarle tutte (sono 114) a questo link.


Un canzone speciale per un 1 maggio speciale

Working Class Hero di John Lennon. L'album era Instant Karma, l'anno il 1970, 50 anni fa.