domenica 30 settembre 2012

L'effetto che fa Matteo Renzi

Luca Sofri analizza con distaccata lucidità gli effetti che produce Matteo Renzi sugli universi paralleli della politica e dell'informazione.

martedì 25 settembre 2012

Il nuovo video di Neil Young


Neil Young & Crazy Horse hanno diffuso oggi il video di Walk Like A Giant, la canzone che anticipa il doppio album Psycheledic Pill in uscita il 30 ottobre. Il coro del ritornello ricorda un po' troppo Like a Hurricane, una canzone pubblicata nel 1977 su American Stars 'N' Bars, ma il pezzo è notevole. Questo è il secondo album del 2012 per Neil Young (67) dopo Americana, uscito a giugno.

Tranquilli, ci pensa lei

Oggi Roma è stata tappezzata da migliaia di questi manifesti (ovviamente abusivi). Sde-Renata (©Dagospia) Polverini vuole spacciarsi come giustiziera.
Secondo me ha ragione. E così facendo giustifica un po' del denaro pubblico che ha speso. De resto Sde-Renata ha assunto un fotografo di corte per ritrarla nei momenti cruciali della sua presidenza. Edmondo Zanini, questo il nome del fotoreporter, prenderebbe dalla Regione Lazio 75mila Euro l'anno. Lo scatto sul manifesto ritrae un Sde-Renata sorridente e volitiva. Un'immagine che convince.
I manifesti poi non sono certo un problema. Secondo quanto appurato (cfr: Il Messaggero di oggi) la Lista Polverini alla Regione Lazio ha speso in un anno 886mila Euro per stampare manifesti, una cifra mostruosa.
Per fortuna le affissioni sono abusive, quindi gratis.

Gente che non sta bene

Sidney, New York, Tokyo, Hong Kong. Ecco le foto dei seguaci Apple nel primo giorno di commercializzazione di iPhone5.

lunedì 24 settembre 2012

Energia, Inquinamento e Internet

Il New York Times dedica un lungo report al tema dell'energia consumata dai data center che gestiscono i dati nella rete. Si stima che nel mondo i server che gestiscono e archiviano i nostri dati abbiano bisogno di 30 miliardi di Kw, una quantità enorme di energia. Circa il 30% di questi sono consumati negli Stati Uniti. Tutta questa energia in realtà non servirebbe. Una ricerca del New York Times ha riscontrato che solo una percentuale tra il sei e il dodici per cento sarebbe necessaria ad alimentare i server. Il resto viene consumata per prevenire eventuali clash derivati da un improvviso aumento dell'utilizzo. Oltre all'energia prelevata dalla rete elettrica i server center tengono in esercizio dei generatori ausiliari diesel, che entrano in funzione quando c'è un blackout. E molti hanno anche una riserva di batterie "a secco", simili a quelle delle automobili, pronte a subentrare come alimentatori per brevi interruzioni della rete, tipo un centesimo di secondo, in grado però di fare collassare i server.
L'inefficienza energetica dei server center è certamente in contrasto con l'immagine di ecologica modernità che le grandi aziende del web cercano di veicolare. Tuttavia nessuna sta seriamente lavorando o facendo ricerca per ridurre i propri consumi.

Aggiornamento del 25 settembre: oggi ne parla anche il Corriere della Sera.

Ricordiamola così


Nelle ore che precedono le dimissioni di Sde-Renata Polverini (©Dagospia) ci piace ricordare l'elegante e raffinata sindacalista allevata sulle poltrone di cartone di Ballarò. (A proposito, che fine ha fatto l'UGL dopo l'elezione di Polverini?).
Celebriamo l'addio di Renata con questo video che immortala un suo memorabile comizio a Genzano il 10 maggio 2011, a sostegno della campagna a sindaco di Gregorio Barbaliscia del PdL. C'è anche un gruppo di contestatori che urla "Vergogna vergogna" a cui la principesca statista Sde-Renata risponde dal palco con una serie di locuzioni di alta retorica politica. Eccone alcune:
"Questa purtroppo è la democrazia e ve ne dovete fare una cazzo di ragione."
"Fatela finita e restate lì che dopo scendo e discutiamo. E che cazzo!"
"Nun me faccio mette paura da una zecca come te."
"Quindi se la fate finita e ascoltate bene, sennò fate come cazzo ve pare."

La migliore del mese

"Devo chiederle di andare a bivaccare davanti all'Apple store come tutti gli altri".



domenica 23 settembre 2012

Derogabile? No grazie

La corrente di Rosi Bindi si chiama Democratici Davvero, casomai qualcuno pensasse che ci siano democratici per finta. E si è riunita questo fine settimana a Milano Marittima, per decidere cosa fare nelle prossime primarie del PD. Il titolo dell'incontro era Custodire le differenze, unire l'Italia. La custodia delle differenze è già un tema bizzarro, ma passiamo all'argomento centrale: le primarie. Al termine del summit, che si è concluso stamattina con una intervista di Giovanni Anversa a Rosi Bindi, sul sito di Democratici Davvero è stato pubblicato un documento dal titolo Democratici Davvero verso le primarie che fa rabbrividire. Dopo un lungo pistolotto in cui si spiega perché si è stati dalla parte di Bersani e cosa si è fatto e non fatto arriva la frase cruciale che recita  "Il nostro sostegno a Bersani è collegato a precise condizioni e l'intensità della nostra partecipazione alle primarie dipenderà dalla loro realizzazione". Ipse dixit Rosabinda.
Il concetto di "intensità" applicato alla partecipazione politica e modulato da "precise condizioni" non è altro che un ricatto stile vecchia politica, che condiziona "l'intensità" del consenso al numero di deroghe, incarichi di governo, posti cruciali, ecc. Una brutta cosa, un mercimonio che francamente nessuno vorrebbe pubblicare o rivendicare. Per di più in tempi di antipolitica, di scandali, di rifiuto dei partiti, di domanda di  cambiamento.
Ma Rosabinda invece lo fa. La pubblica e la rivendica. Da presidente del Partito Democratico detta le condizioni a Bersani: ti sostengo "a precise condizioni" scrive. E con lei i suoi e le sue sodali, anche loro non derogabili. Roba da vomitare. Questa donna non merita una deroga, merita di andare a casa.

Chuck Norris Bridge. Anzi no.

Ieri è stato inaugurato il nuovo ponte pedonale e ciclabile di 550 metri che scavalca la Morava e unisce la Slovacchia all'Austria. L'opera è stata realizzata dal governo di Bratislava ed è costata 4.6 milioni di euro, l'80% fondi europei.
Mesi fa il governo regionale di Bratislava aveva lanciato una consultazione online per scegliere il nome del ponte. La denominazione suggerita dallo stato era Ponte della Libertà a ricordo dei tanti caduti nel tentativo di attraversare il fiume e riparare in occidente ai tempi della cortina di ferro. Ma il nome gradito al governo ha raccolto solo 459 voti, arrivando in fondo alla classifica. Il nome più votato, con ben 12.599 preferenze, è stato Chuck Norris, che ha raccolto oltre dieci volte i voti del secondo piazzato. Il referendum era stato indetto nei primi mesi del 2012, quando in rete impazzavano le battute su Chuck Norris.
La scelta popolare non è piaciuta all'assemblea regionale che venerdì, il giorno prima dell'inaugurazione, ha deciso all'unanimità che il ponte si sarebbe chiamato Ponte Ciclabile della Libertà. Se lo viene a sapere Chuck Norris...

venerdì 21 settembre 2012

L'abbronzatura di Mitt Romney

Mitt Romney, che ha sempre avuto una carnagione piuttosto pallida, si è presentato ad un dibattito sul canale TV latinoamericano Telemundo con una improbabile abbronzatura. Del resto gli hispanici sono tutti piuttosto scuretti...
Il sito Mediatakeout analizza nel dettaglio la improvvisa metamorfosi melaminica del candidato repubblicano, mostrando anche una immagine in cui si vede la linea dove finisce il fondotinta colorato e riappare il collo bianco di Romney.

Perché abbiamo bisogno di lui


Lo scandalo della Regione Lazio spinge Francesco Nucara ad una riflessione di alta politica dal titolo Perché il paese ha bisogno dei repubblicani. La pubblica oggi in prima pagina La Voce Repubblicana (ovvio), una fanzine ormai semiclandestina ma reperibile nei meandri di qualche rassegna stampa.
L'On. Nucara (72) è stato prima sottosegretario poi viceministro dell'ambiente nel secondo governo Berlusconi. Sulla sua pagina wikipedia compare con una foto dei tempi dell'università, più o meno. Resterà nella storia per l'intervista rilasciata alle Iene in cui sostiene che lo scioglimento dei ghiacciai è colpa dei turisti che sono dei "termosifoni ambulanti". Non sono così sicuro che il paese abbia bisogno dei repubblicani, ma di gente come Nucara di certo non si può fare a neno.

giovedì 20 settembre 2012

L'ultimo volo

Lo Space Shuttle Endeavour fa il suo ultimo volo sulla groppa del 747 della NASA. Il programma spaziale Space Shuttle è terminato. Endeavour sarà esposto al California Science Center di Los Angeles.

Il record minimo di sempre

La metà di settembre è tradizionalmente il momento di estensione minima del ghiaccio polare. Ecco la foto satellitare della NASA con l'immagine del ghiaccio presente sulla calotta artica domenica scorsa. La riga gialla segna la media della superficie minima degli ultimi 30 anni. L'estate 2012 segna il record assoluto, circa la metà della media. Al Polo Nord il ghiaccio non è mai stato così poco. La superficie ghiacciata è di 800.000 chilometri quadrati meno del record minimo precedente, che risaliva al 2007. E per la prima volta l'estensione totale è scesa sotto i 4 milioni di chilometri quadrati. Sul sito NASA si può scaricare una immagine ad alta risoluzione.

Che invidia

L. Quanto pesa?
O. 90 chili.
L. A lei 90 chili stanno bene. Io peso più o meno lo stesso ma con 90 chili non sto così bene.
O. Ha un bell'aspetto.
L. Perché non mi ha visto nudo.
O.Grazie, posso fare a meno (risate di ambedue)

Questa è più o meno la traduzione del dialogo di apertura dell'intervista di David Letterman a Barack Obama. Poi pensi a Berlù, a Prodi, a Monti. Oppure a Vespa, a Santoro, a Lerner.
E l'invidia sale.

mercoledì 19 settembre 2012

Design for Innovation

Helsinki è World Design Capital 2012 e settembre è il mese con il maggior numero di eventi. Il tema è il design (cioè il progetto) in tutti i settori, dai tessuti all'arredamento, dal cibo all'architettura. La commissione Europea ha lanciato l'iniziativa Design for Innovation e organizzato ad Helsinki un summit di due giorni che si è concluso ieri. Nel corso dell'incontro è stato presentato il rapporto Design for Growth and Prosperity realizzato da un gruppo di esperti nominati da Bruxelles.

Addio


Sondaggi

Secondo l'ultima proiezione di Huffington Post Obama avrebbe 317 voti elettorali e Romney 191. Si vince con 270.

Ma infatti


Il giovane Obama

Reuters pubblica un album di dieci foto del giovane Obama, da quando gioca al mare da bambino al matrimonio con Michelle nel 1992. Immagini molto private e molto belle.

martedì 18 settembre 2012

Ma lei dov'era?

Con le unghie vermiglie in bellavista e una canotta più da Fregene che da tavolo di presidenza, ieri sera Renata Polverini è stata costretta a rispolverare il piglio arruffapopolo da consumata sindacalista di minoranza, con scene madri a corredo, per cercare di convincerci che lei nulla sapeva, nulla aveva visto, di nulla era al corrente. I duecentomila euro l'anno di paghetta ai consiglieri? Lei non poteva sapere che...e così via. Quanti ci hanno creduto?



La nebbia delle primarie

"Il sei ottobre l’Assemblea nazionale del Pd approverà la deroga alle norme dello statuto che prevedono come unico candidato il segretario del partito e fisserà le regole per la candidatura degli iscritti del Pd. Toccherà poi ai soggetti che fanno parte della coalizione dettare le regole per la partecipazione dei candidati alle primarie di coalizione". Questo ha detto oggi Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del PD.
La dichiarazione di Migliavacca confonde ancora di più il già nebbioso panorama delle primarie. "I soggetti che fanno parte della coalizione" sono i partiti, immagino. Ma i partiti avranno un termine per presentare la propria candidatura a far parte della coalizione? Chi decide la formazione della coalizione: la direzione nazionale, la segreteria, il segretario in solitudine? E visto che "toccherà ai soggetti che fanno parte della coalizione dettare le regole", coloro che rappresenteranno il PD al tavolo di coalizione potranno proporre regole diverse da quelle approvate dalla assemblea? E le regole approvate dalla futura coalizione saranno prevalenti su quelle decise dall'assemblea nazionale del PD? Allora che facciamo a fare regole interne al partito?
In sostanza oggi Migliavacca dice che il 6 ottobre non saranno decise le regole delle primarie del centrosinistra, ma solo quelle per la presentazione delle candidature del PD. Le vere regole dovranno attendere il consenso del tavolo di una coalizione che nessuno sa da chi sarà composta, né entro quando prenderà una decisione. Ad esempio la scelta cruciale se far votare tutti o solo chi si iscrive ad un "albo degli elettori" dovrà prenderla il tavolo di coalizione, immagino. Ce la faranno per Natale?

domenica 16 settembre 2012

Succede in Portogallo

Giornata pesante ieri in Portogallo, con imponenti manifestazioni a Lisbona, Porto e nelle città minori. Si protestava contro la nuova politica fiscale del governo. A Lisbona hanno sfilato almeno centomila persone, chiedendo le dimissioni del governo di centrodestra.
Il motivo principale della protesta è la proposta del governo di aumentare aumentare i contributi previdenziali dall'11 al 18 per cento. La disoccupazione ha da tempo superato il 15%.

sabato 15 settembre 2012

Roberto Roversi, 1923 - 2012

Perché la vita è una goccia
Che scava la pietra del viso

Ieri è morto il poeta Roberto Roversi, nella sua casa di Bologna. Il suo percorso letterario, iniziato nei primi anni '50, lo ha reso una delle voci più importanti della poesia del Novecento. E anche un poeta pop, con i suoi testi di canzoni. Restano memorabili Il giorno aveva cinque teste, Anidride Solforosa e Automobili, i tre album scritti assieme a Lucio Dalla. E la bellissima Chiedi chi erano i Beatles, scritta con lo prseudonimo di Norisso assieme a Gaetano Curreri degli Stadio.
Fino al 2006 aveva gestito assieme alla moglie la libreria antiquaria Palmaverde, ovviamente in Via dei Poeti.

Foto del Giorno 120915 #678

Oggi, davanti al mercato centrale

Quando Marchionne era in cravatta

Adesso fa il guru in polo o in maglione e con la barba lunga, rinnega se stesso e tratta l'Italia come un arnese da utilizzare quando serve e abbandonare se c'è di meglio. Ma Sostenibilitalia lo vuole ricordare allineato e coperto, in giacca e cravatta (annodata anche male).


venerdì 14 settembre 2012

E bravo Diego

Diego Della Valle ci è andato giù pesante sulle ultime contraddizioni di Marchionne. "Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate" ha detto.
Complimenti a lui, vista anche la sua lunga amicizia e partnership con Montezemolo, che di Fiat ha sempre campato e infatti non l'ha presa bene per niente.

giovedì 13 settembre 2012

Mai più senza

Braccialetto Out for Blood in ottone massiccio smaltato rosso sangue. Lo vende a 18 sterline That's Pretty, con spedizione gratuita in tutto il mondo. Disponibili anche girocollo e anello.

Deleted

Il trailer del film-provocazione su Maometto che ha scatenato i disordini in Egitto e Libia di cui parlavo nel post qui sotto non è più visibile su YouTube.

E' il marketing, bellezza

Il potere delle suggestioni del marketing è infinito, comunque l'iPhone 5 presentato ieri sera a San Francisco ha uno schermo molto più piccolo del Samsung Galaxy SIII, una risoluzione minore, una batteria che dura meno tempo e pesa anche di più. Inoltre gli hanno anche cambiato i cavi di alimentazione, rendendo inutilizzabili tutti quelli precedenti (il Samsung usa la connessione universale USB). Il resto delle prestazioni è praticamente identico. E il Galaxy è uscito sul mercato molti mesi fa.
Ma Apple ha le sue armi letali nel marketing, riuscendo a convincere chi compra i suoi telefoni di far parte di una élite, anche se Apple in occidente è leader del mercato. In questo l'azienda di Cupertino è straordinaria. Come se la Fiat potesse far credere chi ha acquistato una Panda di guidare una Ferrari.
Ieri sera Tim Cook, il modesto successore di Steve Jobs, ha detto che "questo è il miglior telefono che Apple abbia mai prodotto". No, dai. Pensavamo tutti che fosse peggiore del precedente.

mercoledì 12 settembre 2012

Un incosciente e fanatico. Se esiste.


Le persone che hanno ucciso quattro americani in Libia, compreso l'ambasciatore degli USA a Tripoli, sono certamente dei fanatici religiosi estremisti. Altrettanto fanatico ed estremista, con l'aggravante di essere un provocatore, è Sam Bacile, il regista del film che ha provocato le proteste a Tripoli e Il Cairo che sono sfociate nell'omicidio multiplo di Bengasi.
Il film si intitola L'innocenza dei Musulmani ed è stato girato nel 2011. Secondo Bacile, che lo ha scritto e diretto, sarebbe costato cinque milioni di dollari, donati da oltre cento finanziatori ebrei. Come prodotto cinematografico fa tecnicamente schifo, sia come recitazione che per le scenografie. Di certo ciò che si vede non è costato quattro milioni di Euro. Il film non è mai arrivato nelle sale ma da luglio c'è su YouTube un trailer di 14 minuti (qui sopra), da settembre postato anche in una versione doppiata in arabo.
Sam Bacile (56) vive in California, di mestiere fa l'agente immobiliare e si definisce "un ebreo israeliano". Ha diretto un lungometraggio in cui la figura di Maometto viene ridicolizzata e i suoi seguaci sono descritti come degli idioti. Dopo l'inizio delle proteste si è reso irreperibile. Rintracciato al telefono dalla Associated Press ha detto "L'Islam è un cancro, punto".
Secondo quanto riporta il Times of Israel, che lo avrebbe a sua volta raggiunto telefonicamente ad un numero della California, Bacile avrebbe dichiarato di voler girare una serie di 200 ore sull'Islam. Negli USA si stanno moltiplicando le voci che sostengono che Bacile in realtà non esista e che il film sia riconducibile ad elementi della diaspora dei cristiano copti egiziani residenti in America.

Come si ripara un condizionatore


domenica 9 settembre 2012

Due miliardi di tonnellate in meno

Venerdì scorso è stato emesso il duemiliardesimo certificato di riduzione delle emissioni nell'ambito del Clean Development Mechanism del Protocollo di Kyoto. Il CDM promuove progetti per la riduzione delle emissioni nei paesi in via di sviluppo. I certificati possono essere scambiati, venduti e utilizzati dai paesi industrializzati come crediti per ridurre in parte il totale delle loro emissioni e raggiungere più facilmente gli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Ci sono più di 4500 progetti avviati in 75 nazioni. Il progetto che ha ricevuto il certificato numero due miliardi è il numero 0949, realizzato in India, e riguarda la riconversione di un impianto da comnustibili fossili a biogas.
Il Clean Development Mechanism è uno strumento fondamentale del Protocollo di Kyoto e dimostra come si possa realizzare una convergenza virtuosa tra gli interessi dei paesi industrializzati e le necessità delle nazioni in via di sviluppo. Su una base economica, certo, con tutti i difetti e le storture che ne possono derivare (la grande parte dei progetti CDM è stata attivata in Cina, solo una minoranza nei paesi meno sviluppati). Ma, seppure perfettibile, lo strumento ha reso la riduzione di emissioni monetizzabile, incentivando fortemente l'avvio di nuove iniziative.

Foto del Giorno 120908 #676

Servizi essenziali

sabato 8 settembre 2012

La Zelig del PD

Se io fossi Pierluigi Bersani non avrei paura di Matteo Renzi o di altri emergenti del PD. Avrei paura di Debora Serracchiani, l'unica veramente capace di qualunque cosa.
"Prezzemolina" Serracchiani nella sua fulminante carriera politica ha fatto di tutto. E il contrario di tutto. Dopo il famoso discorso di "critica costruttiva", che convinse l'establishment del partito a garantirle un seggio a Bruxelles (senza rinunciare alla segreteria regionale del partito in Friuli) Serracchiani è salita sul palco in varie occasioni con praticamente tutti i notabili del PD, Ma Prezzemolina non si è negata neppure agli innovatori del partito, anzi. Il 21 giugno del 2011 era a Bologna all'Arena del Sole con Sandro Gozi. Quattro mesi dopo era di nuovo a Bologna, ma stavolta assieme a Pippo Civati.
Il capolavoro di Serracchiani sono stati i rapporti con Matteo Renzi. Il 23 giugno scorso, due mesi e mezzo fa, Debora era sul palco del Big Bang a Firenze. Nell' occasione le agenzie riportano Prezzemolina dire frasi storiche tipo "C'è bisogno di una nuova classe politica" oppure "Serve il coraggio e l'esperienza di tutti e dobbiamo tirarle fuori dai territori" o anche ''Scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie tra i giovani''. Sembra davvero sincera e Matteo, giustamente, la abbraccia.
Le notizie recenti vedono Serracchiani ufficialmente in corsa per la presidenza della Regione Friuli. Senza primarie perché è "candidata unica", come dice lei. Si dimette da eurodeputato o da segretario regionale? Macché. Nel frattempo però ha già liquidato RC, colpevole di "valutare la possibilità di presentare un nome alternativo"
Ma torniamo a Renzi, perché di lui si è occupata Prezzemolina negli ultimi giorni. Il 4 settembre, intervistata da Klaus Davi,dice che "D’Alema è meglio che non dia consigli a Renzi" e che "Renzi ha il merito di aver posto dall’inizio, prima delle primarie, il problema del ricambio generazionale, dell’affidamento e delle responsabilità a nuove generazioni." Quindi Serracchiani è ancora dalla parte di Matteo? Neanche per sogno. Passano tre giorni e Debora, al limite della dissociazione, dichiara che Renzi "dovrebbe restare a fare il sindaco di Firenze" e che "Se fossi in lui mi sarei presa un po' più di tempo perchè i fiorentini vogliono un sindaco che magari resti a lungo. Se non bastasse aggiunge che spera che le primarie "non si facciano" e che "se si fanno potrei non andare nemmeno a votare. I problemi del Paese sono altri, è uno spreco di energie, un leader del Pd lo abbiamo: sarebbe come scegliere le tendine mentre il Palazzo sta crollando".
Per confondersi e confonderci ulteriormente oggi Zelig Prezzemolina Serracchiani ha partecipato con Sandro Gozi, Nico Stumpo e Maurizio Martina ad un dibattito alla festa nazionale del Pd dal titolo "Primarie come strumento di partecipazione".
Se io fossi Bersani (non Renzi, ho detto Bersani) di un soggetto così mi preoccuperei davvero molto.


venerdì 7 settembre 2012

Le parole delle convention

Il New York Times pubblica una tag cloud piuttosto speciale in cui sono compresi i termini più usati nelle convention presidenziali americane. L'utilizzo democratico delle parole è segnato con l'azzurro, quello repubblicano con il rosa, quindi ogni singolo lemma può essere analizzato nel bilanciamento della condivisione. Inoltre l'immagine mostra da sinistra verso destra le parole usate solo o prevalentemente dai democratici, al centro quelle più condivise e infine quelle del lessico repubblicano. Le cifre non rappresentano il numero assoluto delle citazioni, ma la ricorrenza dei termini ogni 25.000 parole dette sul palco.
Interessante notare ad esempio che Romney è stato citato alla convention democratica quasi lo stesso numero di volte che il suo nome è stato fatto nell'evento del suo partito. Il nome di Obama invece nella convention democratica è stato fatto in 175 occasioni, quasi tre volte quanto è stato citato dai repubblicani. A parte i nomi dei candidati la parola più ricorrente per ambedue gli schieramenti è "occupazione".

Quattro anni passano in fretta


La nuova geopolitica del clima

Ai negoziati ONU sul clima di Bangkok si sono registrati discreti progressi, ne riparleremo. Per adesso però la grande novità è il nuovo soggetto politico globale che si sta creando. Si chiama Like Minded Group (LMG) ed è destinato a sparigliare la consolidata "lottizzazione" delle Nazioni Unite. La nuova alleanza aveva già dato segno di sè alla sessione negoziale di Bonn lo scorso maggio, ma a Bangkok sembra molto più strutturata.
La composizione è piuttosto bizzarra, perché vede assieme alcuni paesi produttori di petrolio della penisola araba (Qatar ed Emirati non aderiscono) e le nazioni socialiste dell'America Latina come Bolivia, Venezuela e Cuba. Ma soprattutto annovera Cina, India e le altre potenze asiatiche emergenti come le Filippine e la Malaysia.
Cosa può tenere assieme nazioni così diverse come l'Arabia Saudita e Cuba? "Interessi comuni" rispondono i diplomatici di lungo corso. Il punto di partenza della coesione è il famoso concetto di "responsabilità comuni ma differenziate" che da sempre le economie rampanti e i paesi produttori di greggio oppongono all'idea di un nuovo protocollo globale sul clima che accomuni i paesi occidentali con loro. Di certo il consolidamento del Like Minded Group indebolirebbe fortemente lo storico raggruppamento G77+Cina che da più di 30 anni raccoglie i paesi in via di sviluppo e che conta oggi 132 membri.

giovedì 6 settembre 2012

Chasing Ice


Questo qui sopra è il trailer ufficiale di Chasing Ice, appena pubblicato. Chasing Ice è un documentario sulla riduzione dei ghiacciai, realizzato con 25 telecamere che per tre anni hanno filmato ogni ora il progressivo arretramento del ghiaccio. Il film, che sarà nelle sale americane a novembre, ha avuto molti riconoscimenti tra cui quello del Sundance Festival di Robert Redford. Lo ha realizzato James Balog, un fotografo del National Geographic, ed è una testimonianza straordinaria degli effetti del cambiamento climatico.

mercoledì 5 settembre 2012

Ma questa è solo certa gente

Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Anna Finocchiaro, Enrico Letta e Rosi Bindi. Ignazio Marino, Pietro Ichino, Stefano Fassina, Debora Serracchiani, Pippo Civati e Francesca Puglisi. Michele Emiliano, Renato Soru, Laura Puppato, Ilda Curti e Stefano Boeri. Sono questi i 17 testimonial scelti dal mio amico Ivan Scalfarotto, che ha assemblato le loro interviste nel suo libro Ma questa è la mia gente pubblicato ieri da Mondadori (evitate le battute su Marina, che del resto pubblica pure Saviano).
Mi piace analizzare nel dettaglio le scelte di Ivan. Undici uomini e sei donne, più del rapporto nei vertici del PD ma non abbastanza per parlare di uguaglianza. I maschi sono tutti noti. Tra le femmine, a parte le signore del "popolo delle deroghe" Finocchiaro e Bindi, c'è la inevitabile Prezzemolina Serracchiani, la grintosa Ilda Curti e le non indispensabili Puppato e Puglisi. Un posto per la presidente dell'Umbria Catiuscia Marini lo avrei lasciato, per dire.
Tra i maschietti ci sono D'Alema, Veltroni e Letta, ma non Dario Franceschini, scelta bizzarra. Sono compresi i "tangenziali" Marino e Ichino e i "disallineati" Soru e Boeri. Tra i sindaci, a parte la ex Puppato, si segnala solo il sui matris Emiliano. Mi vengono in mente Del Rio, Cialente, Zanonato, Orsoni, Scanagatti, Merola, solo per citarne alcuni e considerando Fassino "bruciato" da Ilda.
Ma soprattutto mancano i "ggiovani", che pure a Scalfarotto dovrebbero essere molto cari. Su 17 voci democratiche possiamo ascrivere alla categoria solo Prezzemolina (41) e Civati (Fassina ha già 46 anni, uno meno di Scalfarotto). L'assenza di Matteo Renzi andrebbe motivata, visto anche che il libro esce proprio quando si parla quasi solo di lui. E poi Nicola Zingaretti, Sandro Gozi, Matteo Orfini, gli altri dei Mille e di Rifare l'Italia.
Insomma, se Ivan invece di farci rilleggere i soliti pistolotti di Rosabinda o Letta avesse raccolto qualche proposta fresca da Zingaretti, Gozi o da amministratori come Matteo Ricci in questa gente ci si potrebbe immedesimare molto di più.

C'è mamma in televisione


Le primarie del PD spiegate ai ragazzi

Raccomando caldamente i commenti politici dei giornali di oggi sul tema delle primarie del PD. A chi ha la voglia e il tempo di scorrerli, ovvio. Comincio da Repubblica, dove Goffredo De Marchis riprende il famoso "papello" con la spartizione tra i maggiorenti democratici. Un pezzo di Giovanna Casadio racconta invece gli umori del partito e in particolare di Bindi, che sul suo blog chiede a Bersani di difendere i notabili e scrive - ovviamente disinteressata - che "chiedere che nessun ministro dei governi Prodi, D'Alema e Amato faccia parte del prossimo governo di centrosinistra equivale ad accreditare l'immagine di un Pd complice dei fallimenti dell'era berlusconiana".
Sul Corriere invece Pigi Battista critica il coro dei big del partito uniti contro Renzi, giudicando questa unanimità un "insperato regalo" per Matteo. Su La Stampa la lettura è opposta a quella di Repubblica: Federico Geremicca scrive che Bersani "ora dubita dei suoi alleati". Veltroni, Letta. Prodi e persino Rosabinda sarebbero molto scettici sulle mosse del segretario, troppo critico verso il governo. Sempre sul giornale di Torino un altro articolo racconta che "il ciclone Renzi mette paura".
Il titolone di prima pagina de L'Unità è "La battaglia delle primarie" con vari articoli a seguire, con grande spazio al coro di critiche a Renzi: a cominciare da D'Alema che lo liquida come "inadeguato" (L'Economist definì unfit Berlusconi). E a seguire Marini, Fioroni, Bindi, ecc. ecc. Su Europa invece alle primarie è dedicato l'editoriale del direttore, con Menichini a spiegare perché le primarie servono a Renzi ma anche a Bersani, che utilizzerà il suo successo per liberarsi di molti "zombie".
Ci avete capito qualcosa? Se poi teniamo presente che si parla di primarie ancora senza una data di svolgimento, senza un regolamento e senza una legge elettorale a cui fare riferimento la confusione è totale. Resta una sensazione: la coalizione degli anziani notabili contro Renzi e a sostegno di Bersani non gioverà al segretario. Molti preferiranno dare una chance a Renzi piuttosto che votare il candidato scelto da "il popolo delle deroghe", come li chiamo io. Vegliardi della politica come Marini o conservatori confessionali come Fioroni e Bindi.  Di Fioroni in particolare colpisce la dichiarazione in cui invoca le dimissioni da sindaco di Renzi altrimenti "queste fantomatiche primarie verranno lette solo come una gara di posizionamento per guadagnarsi un posto al sole". Ma le candidature a segretario del 1997 di Bindi e Letta contro Veltroni cosa erano, se non mosse di posizionamento?
L'impressione è che davanti a Matteo Renzi si stia aprendo un'autostrada, costruita proprio dai suoi detrattori. E infatti l'edizione di Bologna di Repubblica cita un sondaggio in cui in Emilia il sindaco di Firenze sarebbe già al 30% dei consensi.

martedì 4 settembre 2012

Mangio solo un sandwich

Ecco il panino che ha appena battuto il record del più grande cheeseburger del mondo. Lo hanno preparato al Black Bear Casino Resort di Carlton, Minnesota. Misura tre metri di diametro e solo la maxipolpetta pesa una tonnellata. Dalle foto non sembra molto appetitoso.    

lunedì 3 settembre 2012

Le crepe dell'Europa


Il palazzo Paul-Henri Spaak, dove si svolgono a Bruxelles le sedute plenarie del Parlamento Europeo, è stato chiuso. Nel corso di un controllo di routine sono state trovate delle crepe in almeno tre dei 21 elementi che reggono il tetto della grande sala della plenaria parlamentare. L'edificio (foto) è l'elemento principale de l'Espace Léopold, il quartier generale dell'Unione Europea.
La decisione è stata resa nota stamattina da Klaus Welle, segretario generale del Parlamento Europeo, e riguarda la sezione A del complesso, che è diviso in tre blocchi. Oggi era il giorno di riapertura del Parlamento, dopo sei settimane di ferie estive. 65 impiegati sono stati trasferiti dai loro uffici attualmente inagibili.
La sede di Bruxelles non è normalmente utilizzata per le plenarie, che di regola si svolgono a Strasburgo. Vi si riuniscono invece le commissioni. Una delle sale più grandi normalmente utilizzata per commissioni, intitolata ad Anna Lindh, è tra gli spazi chiusi.
Anche il tetto della sede di Strasburgo crollò, nel 2008. Naturalmente già fioccano le metafore.

Lo Squalo. E non è un film


Nella costa del Massachussets è tornato l'incubo dello squalo. Un canoista ha visto la pinna di un grande squalo bianco pochi metri dietro di lui a Cape Cod e uno squalo bianco da 800 Kg lungo oltre quattro metri è stato trovato morto su una spiaggia al confine tra Rhode Island e Massachusetts. Gli squali si avvicinano alla costa per cacciare le foche, abbondanti in quella zona. Secondo gli esperti non ci sono rischi per le persone, a patto che stiano alla larga dalle foche.
In Massachussets l'ultimo attacco di uno squalo ad un uomo risale al 1936. In tutti gli Stati Uniti si registra una media di 16 attacchi di squali l'anno, con un morto ogni due anni.

Mai più senza

Mollette con ali di pipistrello.

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Qualcuno avrà notato che alla convention repubblicana di Tampa, Florida, che ha formalizzato la candidatura presidenziale di Mitt Romney, non c'erano simboli di partito. Neppure nel podio degli oratori. La stessa cosa accadrà certamente alla convention democratica, che si aprirà domani a Charlotte in North Carolina. Negli Stati Uniti è sempre stato così.
Basta questo per capire l'abisso che separa la politica americana dalla nostra.