lunedì 31 marzo 2008

"Sono troppo vecchio"

Se lo dice lui deve essere vero.

Genius loci

I 32 giurati del Pritzker Prize, il massimo riconoscimento mondiale per l'architettura, hanno assegnato il premio 2008 all'architetto francese Jean Nouvel.
Nouvel (1945) è uno dei più importanti interpreti dell'architettura contemporanea e merita ampiamente il premio, che non sempre è stato destinato a veri maestri (ad esempio nel 1994 lo vinse un altro francese, il fatuo Christian de Portzamparc). Per l'Italia la storia ricorda i premi ad Aldo Rossi e Renzo Piano.
Nouvel si è dichiarato "onorato e un po' sorpreso". Oltre alle sue indiscusse capacità formali, Jean Nouvel merita il premio per la sua attenzione ai contesti, per la ricerca di progetti capaci di integrarsi con quanto li circonda.
"Ogni volta cerco di trovare il pezzo mancante del puzzle, l'edificio giusto nel posto giusto" ha detto il maestro.

FDG 080331 #344

I miei ragazzi

domenica 30 marzo 2008

Chi lo dice al capoclasse?

Devo dire la verità: a volte La Repubblica sembra un giornale fazioso anche a me. Figuriamoci quindi che opinione ne possa avere il dottor Stranamore della destra, il capoclasse Giulio Tremonti, che combatte la sua battaglia personale contro i mulini a vento (ma è tutto meno che Don Chisciotte).
Eppure il capoclasse farebbe bene a leggere l'intervista a Carlo Rubbia di Giovanni Valentini. Il premio Nobel discute di energia e chiarisce l'inesistenza di un'opzione nucleare.
P.S. Oggi La Repubblica dedica una pagina anche a Beluga Skysails, la nave mercantile a vela di cui parlavo nel post Aquiloni sull'oceano pubblicato su Sostenibilitalia venerdì 21 marzo.

Il capoclasse o il dottor Stranamore?

Giulio Tremonti, il capoclasse, è stato in tournée nelle Marche, la mia regione. Giovedì a Porto Sant'Elpidio (dove si vota anche per il sindaco) e Macerata, venerdì ad Ancona. Ha detto le solite cose, comprese le battute che non fanno ridere nessuno ("A Veltroni piace il couscous, a noi i vincisgrassi", ripresa da un trito slogan leghista, ha gelato la platea di Macerata).
Se Berlù vincerà le elezioni questo spocchioso reazionario xenofobo sarà ancora una volta ministro dell'economia. Spero che chi pensa di votare a destra se ne renda bene conto. Anche perché stavolta, dietro ordini precisi del capo, non potrà fare altri condoni.
Il capoclasse non ha risparmiato alle platee marchigiane i suoi deliri nucleari. Le solite storie sul nucleare necessario e su Veltroni che vuole i "mulini a vento". Con una novità: le centrali nucleari l'Italia le farà nei Balcani, per non sporcare il salotto buono. Non volevo crederci: l'uomo che invoca i dazi e demonizza la globalizzazione chiede asilo energetico ai paesi di cui rifiuta gli immigrati e le importazioni? La stampa conferma, è proprio così. Lo testimonia il resoconto del comizio di Porto Sant'Elpidio e la cronaca che fa il Corriere Adriatico dell'incontro di Ancona del giorno seguente. Aiuto.

sabato 29 marzo 2008

Voi siete qui

La versione beta era già in rete per le politiche 2006, adesso ne hanno approntata una più accurata per la triste campagna del 2008. Voi siete qui fornisce la localizzazione politica ad ognuno che si sottoponga a venticinque domande, valutando le risposte rispetto ai programmi dei partiti. Divertente e forse persino rivelatore, è un progetto di Openpolis. Nel banner in alto a destra c'è la mia posizione, la sposterei un po' ma può andare anche così.
Provaci anche tu.

Billary non ne vuole sapere

Nella quasi impossibile rincorsa su Barack Obama, che mantiene un margine rassicurante di delegati, Billary fa conto soprattutto sulla Pennsylvania, dove si voterà il 22 aprile. Tra le dieci primarie rimaste la Pennsylvania è la più ricca, con 156 delegati in palio. Tutti i sondaggi danno la Clinton largamente in testa, con un vantaggio medio di 16 punti.
Ieri però Obama ha segnato due punti importanti. Il presidente della commissione giustizia del senato USA, il veterano Patrick Leahy (sei legislature alla spalle), ha dichiarato che Billary ha "tutti i diritti, ma nessuna buona ragione" per essere ancora in corsa e le ha consigliato di ritirarsi, per il bene del partito democratico. Tornando alla Pennsylvania invece uno dei due senatori dello stato, il bianco Bob Casey (nella foto con Barack), ha annunciato il suo sostegno alla candidatura di Obama. Casey, figlio dell'ex governatore dello stato, ha vinto il suo seggio in senato nel 2006 con il 59% dei voti. Come il candidato repubblicano John McCain, Casey e si è pubblicamente schierato contro l'aborto. Il suo appoggio ad Obama potrà non piacere ai liberal democratici, ma permette ad Obama di recuperare consensi nell'elettorato più conservatore. Sarà interessante verificare i prossimi sondaggi in Pennsylvania.

venerdì 28 marzo 2008

Bianchi: "lascio il PDCI per Walter"

Qualcuno mi convinca che abbiamo fatto un affare, please.
Intanto ecco il commento del segretario PDCI di Reggio Calabria.

Le più sporche e pulite del mondo

La rivista Forbes ha pubblicato l'elenco delle 25 città più pulite e più sporche del mondo, anche in termini di inquinamento. Nessuna città italiana è in queste liste, navighiamo tranquillamente a metà classifica. La più pulita è Calgary, Canada, seguita nell'ordine da Honolulu, Helsinki, Ottawa, Minneapolis, Oslo, Stoccolma e Zurigo. La più sporca Baku, capitale dell'Azerbaijan, dove il petrolio è nelle pozzanghere. Seguono Dhaka (Bangladesh), Antananarivo (Madagascar), Port au Prince (Haiti) e Mexico City. Mosca (foto) è 14esima.

giovedì 27 marzo 2008

Ecco i nomi, anzi no

Su La Stampa di oggi Berlù svela i nomi delle cordata imprenditoriale disposta a mettersi in gioco per Alitalia, citando Ligresti, Benetton, ENI e "naturalmente Mediobanca". L'articolo è firmato da Augusto Minzolini, cronista politico tra i preferiti dall'anziano leader di destra e aduso a raccoglierne le confidenze. Fonte più che attendibile, sono anche amici personali.
Nelle prime ore di stamane arrivano le smentite secche di Mediobanca ed ENI, gli altri preferiscono non commentare. Poco dopo Berlù nega tutto, dando ancora una volta la colpa alla stampa. I nomi pubblicati sono "indiscrezioni o supposizioni giornalistiche". Che tristezza.
L'unico che non smentisce, anche perchè non citato tra i nomi fatti dal suo vecchio leader, è il senatore/imprenditore Francesco Casoli (Elica), che su il Messaggero e il Corriere Adriatico dichiara "a titolo personale" il sostegno a una cordata nazionale per Alitalia. Basterà?

Goracolo

L'incertezza che continua a dominare la corsa alla nomination democratica riporta in primo piano il ruolo di Al Gore, l'ex futuro presidente degli Stati Uniti, come si definisce lui stesso quando gli gira bene.
L'ipotesi che Gore si candidi alla presidenza è definitivamente tramontata da tempo, ma il suo ruolo di leader rispettato e indiscusso potrebbe pesare molto nella decisione finale dei superdelegati su che candidato appoggiare. Molti superdelegati attenderanno la fine delle primarie (mancano ancora dieci stati) prima di schierarsi. Comunque vadano le ultime consultazioni, né ObamaBillary avranno raggiunto un numero di delegati eletti sufficiente per la nomination, ma Obama manterrà un buon vantaggio. Anche il voto popolare presumibilmente sarà a favore di Obama, soprattutto se non saranno conteggiati i risultati di Florida e Michigan, primarie annullate dal partito e che non sembra si possano ripetere.
La Clinton a quel punto potrebbe, secondo molti analisti, sferrare un'ultima offensiva per dimostrare la "ineleggibilità" di Obama, magari sperando in qualche altro incidente di percorso di Barack, tipo la recente questione del pastore Wright.
Se lo scenario fosse questo Al Gore potrebbe avere voglia di dire la sua, non a caso molti lo chiamano Goracle. Il vincitore di un Oscar e un Nobel si rivolgerà ai superdelegati appoggiando apertamente un candidato. E non sarà Billary.

mercoledì 26 marzo 2008

Sesso sostenibile

Eros ed etica ambientale finalmente in armonia: è arrivato sul mercato il primo vibratore ad energia solare. Costa trenta dollari e si ricarica sia con la luce solare che con quella artificiale, così non è necessario usarlo all'aperto. La velocità può essere programmata, è molto silenzioso e l'autonomia massima è di due ore e mezzo, che credo possano bastare.

FDG 080326 #343

Durres, Albania

martedì 25 marzo 2008

Pennelli solari

Parlando di pannelli solari fotovoltaici, uno dei principali ostacoli alla riduzione del costo di produzione - e di conseguenza alla diffusione - è il silicio. Materiale affatto economico e conteso dall'industria dei microprocessori, il silicio non ha trovato ancora sostituti, anche se la ricerca in questi ultimi anni sta facendo progressi importanti.
L'ultima buona notizia arriva dall'Università di Swansea in Galles, dove un programma di studi per migliorare la resistenza dell'acciaio da rivestimento ha portato alla scoperta che successivi strati di vernice applicati sui pannelli metallici (anche flessibili) portano a un effetto di conversione energetica fotovoltaica simile a quella dei pannelli al silicio. La vernice viene applicata in fase di lavorazione dei pannelli e la produzione può raggiungere i 30/40 mq al minuto. Una grande azienda come Corus Steel produce ogni anno un milione di metri quadri di pannelli di acciaio che, se fossero rivestiti con le vernici fotovoltaiche, produrrebbero almeno 4500 Gw l'anno.
Altri ricercatori stanno seguendo nuove strade. Lo scorso anno il New Jersey Institute of Technology aveva pubblicato una ricerca su un sistema di nanotubi al carbonio (i nanotubi sono 50.000 volte più sottili di un capello, ma ottimi conduttori elettrici). I nanotubi riescono a convogliare l'elettricità catturata dai polimeri delle vernici e, secondo il Prof. Somenath Mitra, sarà possibile verniciare pannelli solari sul tetto delle auto elettriche. Il processo di realizzazione di queste celle solari è così semplice che ognuno potrebbe farsele in casa con una comune stampante ink-jet.

lunedì 24 marzo 2008

Ricca di famiglia

Questa è la prima campagna elettorale in cui tutti, ma proprio tutti, hanno un sito. Buttarci un occhio ogni tanto è divertente e forse utile. Persino quello di Daniela Santanchè, candidata premier de La Destra.
La signora (si fa per dire) Santanchè ha commentato la proposta di Veltrone di ridurre l'indennità ai parlamentari, rilanciando: non più di 1200 euro al mese. La dichiarazione non è sembrata una breaking news alla stampa, che l'ha praticamente ignorata. Con qualche eccezione: l'ineffabile Libero le ha dato spazio, tra signori ci si intende.
La sfiducia nella politica ha messo nel mirino indennità e privilegi degli eletti e nominati, dal parlamento in giù. Le indennità di carica vanno certamente controllate e l'idea di allinearle a una media europea è condivisibile. Che un parlamentare sia pagato come un usciere può piacere a soloni come Feltri o fascipopuliste come Santanchè, ma non merita commenti.
Un sindaco, eletto direttamente dai cittadini, guadagna meno di un dirigente comunale. Secondo voi è giusto?

Cinquemila dollari al secondo

Sul New York Times di ieri l'opinionista Nicholas Kristof ha scritto un articolo interessante che mostra quanto l'impegno militare americano in Iraq abbia influito nella attuale crisi economica globale.
Quanto spende Bush in Iraq? Cinquemila dollari al secondo, almeno seguendo i conti del premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz, che in un libro appena pubblicato stima il costo dell'intervento americano in 25 miliardi di dollari al mese, pari a una bolletta mensile di 330 dollari per una famiglia di quattro persone.
Kristof ha vinto due premi Pulitzer e non scrive a vanvera. Le sue riflessioni aiutano a capire le conseguenze di scelte politiche e belliche sull'economia planetaria, con ricadute pesanti anche per noi. Lo stesso aumento del prezzo del petrolio dipende in buona parte dalla guerra di invasione americana in Iraq.
Secondo i calcoli del professor Stiglitz il costo finale dell'intervento USA in Iraq sarà di tremila miliardi di dollari, ovvero di diecimila dollari per ogni americano.

domenica 23 marzo 2008

Meno consumi di energia, meno tasse

Il commissario europeo all'ambiente Stavros Dimas (foto) ha appoggiato l'idea di Gordon Brown, subito sostenuta anche da Nicolas Sarkozy, di ridurre le imposte sui prodotti a basso impatto ambientale. "Non è normale che un'auto che inquina molto costi meno di una che non inquina" ha detto il premier francese. La proposta, presentata al Consiglio Europeo di dieci giorni fa, riguarda l'introduzione di agevolazioni fiscali e la riduzione dell'IVA su elettrodomestici e lampadine a basso consumo, prodotti per la pulizia ecologici e cosi via.
L'entusiasmo di Dimas non è condiviso dal presidente della commissione Barroso e dal commissario alle tasse Laszlo Kovacs. Del resto la Commissione può solo proporre delle modifiche al regime IVA, che per entrare in vigore dovrebbero essere approvate da tutti i 27 stati membri.
Naturalmente ogni singolo stato può intervenire con propri incentivi e riduzioni fiscali, come quelli inserite nell'ultima legge finanziaria italiana. O come la proposta fatta da noi del Coordinamento Agende 21, poi supportata da ANCI e Minambiente, di escludere dal patto di stabilità gli investimenti fatti dagli enti locali per la riduzione delle emissioni.

FDG 080323 #342

Bimbo in canna, Albania

sabato 22 marzo 2008

World Water Day

Oggi è la Giornata Mondiale dell'Acqua. Dal 1993 le Nazioni Unite dedicano il 22 marzo all'acqua dopo una decisione dell'Assemblea Generale che, seguendo le raccomandazioni del capitolo 18 dell'Agenda 21, intendeva celebrare la prima risorsa naturale del pianeta.
Il settimo degli otto Obiettivi del Millennio è quello di dimezzare entro il 2015 la popolazione che non dispone di servizi igienici (oltre due miliardi e mezzo di persone) e di acqua potabile (più di un miliardo). Malgrado che il 2008 sia stato proclamato Year of Sanitation l'ONU ha diffuso dati molto sconfortanti: Nel 2015 ci saranno ancora 2,1 miliardi di persone senza rete fognaria e di depurazione. Seguendo il trend attuale, nell'Africa sub-sahariana l'obiettivo sarà raggiunto solo nel 2076. Maggiori informazioni sul sito ufficiale della Giornata Mondiale dell'Acqua e in questa pagina di cifre terribili compilata dall'UNICEF.

Attese

Martedì prossimo uscirà Saturday nights and sunday mornings, il nuovo album di Counting Crows.
Per il gruppo di Adam Duritz è il primo disco di inediti da Hard Candy del 2002.
Il singolo You can't count on me è già pubblicato e lo puoi vedere su YouTube qui.

venerdì 21 marzo 2008

Perché gli uccelli cantano?

Oggi comincia la primavera. Quindi tralascio di commentare le sparate dell'anziano leader della destra che dice "O si fa Alitalia o si muore" mentre nello stesso giorno il presidente del Veneto Galan, candidato per la destra al senato, chiarisce che "Malpensa è un problema lombardo, noi abbiamo Venezia Marco Polo". A posto.
Scriverò invece di una ricerca del professor Takashi Yoshimura dell'università di Nagoya, che svela perché gli uccelli in primavera cantano. Un lancio della Reuters chiarisce che è tutta una questione di cervello: quando le giornate superano una certa lunghezza alcune cellule celebrali, per effetto della luce, provocano delle reazioni ormonali che stimolano l'accoppiamento. E gli uccelli il partner lo cercano cantando a squarciagola. Quindi, se sentite cinguettare, tra le foglie c'è qualcuno che vuole una fidanzata.

Aquiloni sull'oceano

Le vele forse torneranno ad attraversare gli oceani, anche se non saranno più rande o pappafichi di trinchetto. Il riferimento contemporaneo è il kite-surfing.
La motonave Beluga Skysails ha completato il suo viaggio da Brema in Germania al Venezuela, con ritorno via Stati Uniti fino in Norvegia. La nave cargo era equipaggiata con una vela/aquilone a sostegno dei motori. Il risultato si misura in una riduzione media del 20% di combustibile e quindi di emissioni. La società armatrice Beluga Shipping calcola che l'uso della vela porta ad un risparmio di circa 1500 Euro al giorno. Il 20% di questa somma sarà distribuito all'equipaggio come incentivo.
Il progetto WINTECC nasce in Germania ed è cofinanziato dal governo tedesco e dalla Commissione Europea, che attraverso il programma Life ha contribuito con 1,2 milioni di Euro.

giovedì 20 marzo 2008

Competition is competition

La fondazione americana X PRIZE ha messo in palio dieci milioni di dollari per chi costruirà un'automobile che faccia almeno 100 miglia con un gallone, ovvero 42 Km con un litro. Il concorso, cofinanziato dalla compagnia di assicurazioni Progressive, è aperto anche a mezzi che usano sistemi alternativi alla benzina, che verranno valutati equiparando il loro rendimento energetico.
Il premio è diviso in due categorie, normale e alternativa. Le auto normali dovranno essere dotate di almeno quattro ruote, un impianto stereo e aria condizionata. Dovranno ospitare minimo quattro passeggeri, accelerare da 0 a 100 in meno di 12 secondi, raggiungere una velocità massima di 160 Km e un'autonomia di almeno 200. I concorrenti della sezione alternativa potranno avere spazio per due soli passeggeri, una velocità di 120 Kmh e un' autonomia di 100, senza numero minimo di ruote. Le iscrizioni sono aperte fino a metà 2008 e già 60 gruppi di nove paesi hanno presentato domanda. Per chi sarà in grado di costruire un automezzo con le caratteristiche previste sono in programma delle prove comparative su strada nel 2009.

Liscia o gassata?

Una nota di Eco dalle Città segnala che a Torino negli ultimi sei anni il consumo di acqua minerale si è ridotto del 12%. Se il trend fosse confermato in tutta Italia sarebbe davvero una buona notizia, visto che siamo il paese che consuma più acqua imbottigliata al mondo, quasi 200 litri a testa. L'acqua in bottiglia costa almeno 250 volte più di quella del rubinetto, che spesso dal punto di vista organolettico è migliore. Nel resto del mondo l'acqua in bottiglia si usa al ristorante, in spiaggia o quando si fa jogging. Da noi si porta a casa in confenzioni pesanti e voluminose, che al prezzo di vendita aggiungono i costi ambientali di trasporto e di smaltimento dei contenitori, troppo spesso non riciclati. Snobismi italiani, misteriosi e inspiegabili.
Il sindaco di San Francisco Gavin Newsom ha vietato l'utilizzo di fondi pubblici per l'acqisto di acqua imbottigliata. Il sindaco di Chicago Richard Daley ha sostenuto la proposta di introdurre una tassa di 10 centesimi per ogni bottiglia d'acqua. Dalle nostre parti l'ultima legge finanziaria introduce una tassa di 0.5 centesimi per ogni bottiglia di plastica, indipendentemente dal contenuto. Non è esattamente la stessa cosa, ma potrebbe essere un buon inizio.

mercoledì 19 marzo 2008

Populismo, ipocrisia e senilità

In campagna elettorale, si sa, ogni scherzo vale. Ma fino a un cento punto. Sappiamo tutti che il candidato premier della destra è un uomo anziano, tra i più ricchi d'Europa. Impossibile che non abbia seguito il percorso tortuoso della vendita di Alitalia, che va avanti da quasi due anni. Intollerabile che, scaduti i termini per l'offerta vincolante di acquisto, nei Tg di stasera si auguri che ci sia "un gruppo di imprenditori italiani coraggiosi". Adesso?
A tempo debito poteva comprarsela lui Alitalia, se avesse voluto. Oggi abbia il pudore di chiudere il becco rispettando le regole e le sentenze.

Voti alcoolici

Obama ha fatto ieri il suo atteso discorso sulle questioni di razza, cercando di attutire le polemiche seguite alle dichiarazioni bellicose del pastore Wright. L'intervento di Obama era molto atteso ed è stato giudicato generalmente in modo positivo, anche se non mancano le voci critiche.
Billary oggi è volata a Detroit per convincere i democratici del Michigan a ripetere le primarie annullate a suo tempo dalla direzione del partito (senza successo, pare).
Intanto proseguono i sondaggi, di ogni tipo. Uno degli ultimi, commissionato dalla CNN, valuta le intenzioni di voti dei bevitori, selezionando chi preferisce birra o vino. Sul campione testato di 1019 adulti il 28% dichiara di scegliere la prima, mentre il 31% preferisce un calice di vino. I restanti (molti dei quali evidentemente bugiardi) giurano di non bere mai. Dai dati emerge che il vino è democratico, la birra repubblicana.
Ecco i risultati dei confronti (Totale/Birra /Vino):
Obama 47 / 48 / 53
McCain 46 / 50 / 42

Clinton 49 / 46 / 54
McCain 47 / 53 / 42

Investimenti acquatici

La crisi dei mercati finanziari non porta solo ai rialzi record di petrolio, oro e altri beni rifugio. Gli investitori più attenti scommettono su una nuova fonte di guadagno: l'acqua. Un articolo della Reuters conferma che FourWinds Capital Management, una compagnia che investe sulle materie prime, ha iniziato una raccolta di tre miliardi di euro di fondi da investire in acqua. FourWinds investirà il denaro in progetti di depuratori e dissalatori e in compagnie che producono tubazioni, pompe e contatori. Anche SAM, una finanziaria svizzera di investimenti sostenibili, ha destinato somme ingenti al settore dell'acqua.
Le compagnie guardano con attenzione alle nuove tecnologie per ridurre i consumi, particolarmente nella produzione alimentare. Sul sito waterfootprint.org si scopre che oggi per un chilo di carne di manzo si consumano 16.000 litri di acqua, per un chilo di grano 900 mentre servono ben 140 litri per una misera tazzina di caffè.

FDG 080319 #341

Diva, Albania

lunedì 17 marzo 2008

Mutui e pastori, un bel pasticcio

Nuovi elementi potrebbero influire sulla corsa democratica alla nomination in America, prima fra tutti la crisi economica. Secondo alcuni analisti il crollo del settore mutui e i pessimi dati finanziari indurrebbero gli elettori a scegliere una posizione più difensiva, che garantisca i servizi e il benessere acquisiti. E questo favorirebbe la Clinton.
Resta poi la grande incognita di Michigan e Florida, due stati cruciali dove le primarie sono state invalidate prima che si svolgessero, causa l'essere state anticipate senza il consenso del partito. Billary ha vinto in ambedue, ma in Michigan sulla scheda c'era solo il suo nome mentre in Florida nessun candidato ha fatto campagna elettorale. Pensare di convalidare l'esito è ridicolo, per cui i notabili democratici stanno pensando a una nuova tornata. Il Michigan dovrà tornare alle urne il 3 giugno per un voto locale e le primarie potrebbero svolgersi in quella data, ma lo stato non intende pagare le spese e occorre supplire con fondi privati.
In Florida l'ipotesi di una consultazione a mezzo posta è stata prima caldeggiata poi scartata dal consiglio democratico dello stato, ma indire primarie ai seggi costerebbe almeno 10 milioni di dollari. Nuove primarie nei due stati non permetterebbero a una Billary vincente di scavalcare Obama, ma renderebbero molto equilibrato il totale del voto popolare, che può pesare nella scelta di campo dei superdelegati.
Intanto Obama incassa altri 14 delegati tra gli eletti di John Edwards in Iowa e California e secondo RCP porta il suo vantaggio a 170 tra i soli eletti e 135 compresi i superdelegati. Ma se i numeri favoriscono Barack l'opinione pubblica sembra guardare con più disincanto a quel fenomeno che veniva definito la "generazione Obama", ovvero una ventata di novità nella immobile politica USA, dove due famiglie si dividono il potere da tre decadi. Sul NY Times di oggi l'analista repubblicano William Kristol si chiede se Obama non sia solo un bravo comunicatore, costruito e artificioso come gli altri. A complicare le cose ci si è messo anche Jeremiah Wright, il pastore (il parroco, insomma) di Obama, che ha pronunciato una feroce omelia contro le ingiustizie del paese provocando la reazione dei patrioti e costringendo Obama a prendere le distanze dalla sua guida spirituale. Basterà?

domenica 16 marzo 2008

30 anni dopo via Fani

Quel giovedì me lo ricordo bene. Dormivo a casa, in via dei Pilastri a Firenze. Suona il campanello, è R. e le apro la porta. "Cosa vuoi a quest'ora?" - saranno state le dieci e mezzo. "Le BR hanno rapito Moro". "Sì OK, ciao" - faccio io. "Vestiti scemo, è vero. C'è una manifestazione in Via Cavour".
Il resto è storia.

FDG 080316 #340

Bancarella in spiaggia, Durazzo, Albania

sabato 15 marzo 2008

Pornopolitica

Il titolo è mediocre, l'autore credo sia un giornalista, il tema è la politica nazionale, i contenuti meritano, le foto sono scelte bene. Date un occhiata al blog qui.

Energia, l'Europa non fa sconti

Il Consiglio Europeo concluso ieri a Bruxelles ha discusso a lungo dei problemi di applicazione del pacchetto energia chiamato "Due volte 20 x 2020" licenziato due mesi fa dalla Commissione. Il documento di gennaio seguiva una decisione presa dal Consiglio Europeo lo scorso anno, ovvero la riduzione del 20% delle emissioni e il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020. Obiettivi ambiziosi che comporteranno radicali cambiamenti sociali ed economici in tutta Europa. Abbastanza da impensierire Angela Merkel, che ha vivacemente sostenuto gli interessi dei costruttori di auto tedeschi, a suo dire penalizzati nei confronti di chi produce macchine meno potenti e lussuose. Anche la Polonia, molto legata al carbone, ha chiesto di modificare le direttive sull'uso dei combustibili fossili, mentre Gordon Brown ha proposto una riduzione dell'IVA sugli elettrodomestici classe A+.
Dopo molte discussioni e resistendo alle pressioni dei singoli stati il Consiglio ha confermato l'impegno dell'Europa nella lotta ai cambiamenti climatici (ecco il comunicato finale), anche con il contributo di Javier Solana, che ha presentato un documento sulle ricadute politiche dei cambiamenti climatici (crisi del Darfur, migrazioni di massa in Bangladesh, instabilità in Medio Oriente, ecc.). Le resistenze delle lobby industriali hanno convinto i leader dei 27 ad aggiungere al punto 19 del documento una frase in cui si fa cenno alla "preoccupazione per la concorrenza che possono subire le industrie ad alta intensità energetica", ma nessuna deroga è stata concessa ai grandi inquinatori.
Anche gli obiettivi di energie rinnovabili restano inalterati (17% per l'Italia, che ne produceva solo il 5,2 nel 2005). Il nuovo governo italiano dovrà mettere in cantiere un piano nazionale per la riduzione dei consumi, l'efficienza energetica e la diffusione delle rinnovabili. E farlo anche in fretta. Veltrone su questo sembra abbastanza determinato, Berlù invece parla solo o quasi di nucleare. Ma il nucleare, oltre a essere costoso, insicuro e con tempi che vanno ben oltre il 2020 anche partendo domani, non è una energia rinnovabile. Dove investirebbe la destra per raggiungere la quota del 17%, visto che il capoclasse Tremonti ha sempre ironizzato sui "mulini a vento"?

FDG 080315 #339

Vittima del tempo e Fashion victim

venerdì 14 marzo 2008

Fazioso?

Invecchiando pensare di essere fazioso mi infastidisce sempre di più, allora quando leggo degli articoli che condivido mi sento quasi a disagio. Oggi però sono usciti due pezzi che è difficile ignorare: Curzio Maltese su Repubblica commenta le gaffes a ripetizione di Berlù, Edmondo Berselli su l'Espresso descrive i tormenti apocalittici del capoclasse.
Non si tratta di essere di parte, mi sembrano considerazioni oggettive. O sono fazioso?

Nessuno tocchi gli scampi

Il Parlamento Croato ha votato contro l'applicazione definitiva della "Zona di protezione ecologica e ittica" (ZERP), un'area marina di circa 24.000 Kmq che comprendeva zone ricche di crostacei e pesce pregiato abitualmente frequentate dai pescherecci italiani. La mozione che è stata approvata ieri mattina rimanda l'applicazione a "un accordo da raggiungere nello spirito europeo" e aggiunge che "la Croazia e la UE lavoreranno assieme per la protezione del Mare Adriatico".
L'atto del parlamento è la conseguenza delle violente proteste dei paesi europei e in particolare di Italia e Slovenia (attuale presidente di turno della Commissione). Bruxelles aveva fatto capire alla Croazia che i negoziati in corso per l'ingresso di Zagabria nell'Unione avrebbero risentito pesantemente di una decisione unilaterale.

giovedì 13 marzo 2008

Arbiter elegantiarum

Ma chi è lo scriteriato consulente d'immagine che impone a Berlù di indossare camicie blu notte aperte sotto gli ingessatissimi doppiopetti di Caraceni? Dovrebbe essere un look informale, per sembrare alla mano? Le giacche doppiopetto di Berlù sono imbottite, inamidate, dotate di revers larghi un palmo con lance svettanti. Sono gestibili solo con un colletto chiuso e una cravatta. Sul Corriere di oggi c'è una foto impietosa che lo inchioda mentre scende da uno dei camper che ha benedetto ieri a Roma a Piazza del Popolo (guardate anche le scarpe, no comment).
Vestito così sembra un narcotrafficante colombiano a Miami.

Scemo

L'America è un paese puritano e le sue regole morali spesso fanno sorridere gli europei. Figuriamoci noi Italiani, che abbiamo un uomo anziano, candidato a premier per la quinta volta, il quale si fa fotografare con due sbarbine sedute in grembo e le mani ben piazzate sulle loro rotondità. E provate a dire ai suoi che non è un comportamento da statista.
Ma lo scandalo sessuale che ha travolto il governatore di New York Spitzer più che questioni morali evoca stupidità. Incredibile come un uomo in quella posizione possa contrattare via telefono, SMS e e-mail l'ingaggio di una squillo da portare a Washington (spostare prostitute da stato a stato è un reato federale, misteri del codice penale USA). Tutto quello che passa per la rete o per i tabulati telefonici all'occorrenza salta fuori, e Spitzer da ex giudice lo sa bene. Senza contare il "fattore Corona": la possibilità di essere ricattati, esposti su blog e giornali scandalistici e messi in ridicolo con ogni mezzo, lecito o illecito.
Logico quindi che la stampa americana tratti Spitzer non come un fedifrago peccatore ma come un perfetto idiota. Roger Simon su The Politico scrive: "Se la stupidità arriverà a 200 dollari al barile, voglio un pozzo sul cervello di Spitzer". Ruth Marcus sul Washington Post ricorda velenosa un recente discorso di Spitzer intitolato "La necessità di passione e umiltà nella politica".
Spitzer era anche uno dei supedelegati del Partito Democratico e un convinto sostenitore di Billary, che vede aprirsi un'altra piccola crepa nel suo castello presidenziale.
I libertini invece si chiedono cosa diavolo sappia fare una prostituta per pretendere 5.500 dollari l'ora. "Spero che almeno li valesse" conclude Leonard Pitts sul Miami Herald.

mercoledì 12 marzo 2008

Funerale sostenibile

Cosa è più ecologicamente corretta, cremazione o sepoltura? Il direttore del cimitero di Adelaide, Australia, ha fatto una "botta di conti", valutando che la cremazione produce 160 kg di CO2, mentre la sepoltura solo 39. Ma la manutenzione del luogo di sepoltura (sfalci, irrigazione, pulizia, ecc.) fa pendere la bilancia ecologica verso il fuoco.
Il cimitero di Adelaide offrirà presto una sepoltura ad emissioni zero, piantando un albero per ogni esequia e utilizzando bare in cartone biodegradabile. Queste ultime costano circa 200 Euro, aggiungendo alla sostenibilità un bel risparmio per gli eredi.

FDG 080312 #338

SMS

martedì 11 marzo 2008

Treni presi al volo

Il Vicepresidente della Commissione Europea Franco Frattini venerdì prossimo compirà 51 anni, auguri. Lo stesso giorno Frattini (nella foto con Gianfranco Fini, stile Blues Brothers) si autosospenderà dal suo ruolo in Europa e comincerà a fare campagna elettorale in Italia, dove per lui sono pronti un seggio in parlamento e - se la destra dovesse vincere - un ministero. La mossa è inelegante e, come ha commentato oggi Casini, molto provinciale.
Frattini, che per qualche tempo sembrava destinato a candidarsi a sindaco di Roma, è uno dei più presentabili tra i preferiti da Berlù. La sua decisione segue a ruota la scelta del commissario alla salute cipriota Markos Kyprianou, che ha lasciato l'incarico europeo per fare il ministro degli esteri a casa sua. La stessa cosa sta per fare il maltese Joe Borg, commissario alla pesca. Cipro e Malta però a Bruxelles non hanno il ruolo e il peso dell'Italia.
In politica, si sa, i treni vanno presi al volo, perché chi resta fermo un giro difficilmente riesce a risalire. La scelta di Frattini è discutibile, ma altrettanto hanno fatto i parlamentari europei del PD Pistelli e Sbarbati, che sono candidati in posti blindati nelle Marche e in Sardegna. Per non parlare dei presidenti Formigoni (Lombardia) e Galan (Veneto), in lista con il PdL, e del vicepresidente Agostini (Marche), in lista con il PD. Tutta gente che a fine mandato avrebbe avuto difficoltà a trovare una immediata ricollocazione.
Del resto lo stesso Veltrone non era esattamente disoccupato.

Superdelegati

I numeri parlano chiaro. Anche se vincesse tutte le primarie restanti, Hillary Clinton avrebbe alla fine meno delegati di Obama. I risultati favorevoli di martedì scorso in Ohio e Texas non pagano: in Texas il conto dei delegati è già alla pari e alla fine il verdetto dei caucus premierà Obama, che secondo le previsioni vincerà anche oggi in Mississippi.
Barack Obama arriverà alla convention di Denver con un vantaggio dai 100 ai 200 delegati. Resta un dubbio legato alle primarie in Michigan e Florida, che il partito democratico ha annullato per essere state anticipate senza autorizzazione. Billary ha vinto in ambedue, ma in Michigan sulla scheda c'era solo il suo nome e in Florida i candidati non hanno fatto campagna elettorale, visto che la consultazione era già stata annullata. Ovviamente adesso sul fronte Clinton si cerca di legittimare questi risultati, mentre sul versante Obama è stato proposto di dividere i delegati dei due stati alla pari, per non privarli del loro ruolo alla convention. Altri spingono per un nuovo voto, ma i costi proibitivi di un'altra sessione non sembrano sostenibili. L'ipotesi di riserva è una consultazione per posta o e-mail, anche questa incerta e poco probante.
Se Clinton vincesse tutte le restanti primarie con dieci punti di distacco potrebbe al massimo guadagnare 60 delegati, restando lontana da Obama. L'ipotesi è solo teorica, perché le prossime consultazioni dovrebbero in realtà portare a un sostanziale pareggio, senza modifiche rilevanti.
A questo punto la palla passa ai cosiddetti superdelegati, i notabili di partito. Sono in tutto 796, 247 si sono già schierati con Clinton, 211 con Obama. Gli altri saranno l'ago della bilancia, ma difficilmente vorranno contraddire il voto popolare. Ecco perchè Obama ha ancora il pallino in mano.

lunedì 10 marzo 2008

Sentirsi improvvisamente importanti

"La Sardegna, la Liguria e le Marche sono le tre regioni che possono fare la differenza nella corsa verso la riconquista del Governo da parte del Partito Democratico."
Enrico Letta, oggi a Cagliari

Pigri, ricchi e ambientalisti

Gli Svedesi della Husqvarna hanno presentato una falciatrice automatica ibrida, che grazie a un pannello fotovoltaico taglia il prato per un'oretta a emissioni zero. Non è il primo robottino falciatrice sul mercato, ma gli altri modelli non sono ibridi.
Il gingillo costerà in Gran Bretagna circa duemila sterline, ovvero 2600 Euro. Chi è povero ma muscoloso può ripiegare sulle vecchie ma affidabili falciatrici a spinta, che migliorano anche la silhouette.

Malgrado il clero

Non ha perso un voto, anzi li ha guadagnati, sfatando la regola che il secondo mandato fa svanire gli entusiasmi. Senza fare concessioni a nessuno José Luis Rodriguez Zapatero, 47 anni, continuerà a governare la Spagna.
Le sue posizioni laiche, sostenute con ferma convinzione, hanno irritato profondamente la chiesa cattolica spagnola, che ha invitato a non votarlo. Ma gli elettori hanno deciso altrimenti.
Oggi la Spagna è una nazione libera dai vincoli del conservatorismo religioso, all'avanguardia in Europa e travolta dall'ottimismo. A Madrid i problemi sono gli stessi che abbiamo noi: recessione economica alle porte, immigrazione, disparità di genere, diritti civili, federalismo, sicurezza, TAV.
Sono le risposte di chi governa a fare la differenza.

domenica 9 marzo 2008

Riti celtici

"Il prossimo 5 aprile tutti i nostri candidati verranno a Pontida, nel luogo in cui giurarono i comuni della Lega, nell'anniversario di quello storico giuramento, per giurare fedeltà alla Padania e ai popoli del Nord e per quell'occasione chiederò al nostro segretario federale, Umberto Bossi, che i candidati giurino, prima delle elezioni, di difendere la vita, sempre, dal momento del suo concepimento fino alla sua conclusione naturale".
Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato

Hotel Morte Nera

In realtà si chiama Full Moon Rising questo hotel progettato da Heerim Architects sulle rive del Mar Caspio a Baku, capitale dell'Azerbaijan. Per gli aficionados di Star Wars però il riferimento obbligatorio è un'altro.

sabato 8 marzo 2008

8 Marzo

E se Dio fosse una donna?
si chiede Juan senza scomporsi,
guarda, guarda, se Dio fosse donna
è possibile che agnostici ed atei
diremmo di no con la testa
e diremmo di si con le viscere.

Forse ci avvicineremmo alla sua divina nudità
per baciare i suoi piedi non di bronzo,
il suo pube non di pietra,
le sue tette non di marmo,
le sue labbra non di gesso.

Se Dio fosse donna l’abbracceremmo
per strapparla dalla sua lontananza
e non ci sarebbe da giurare
fino a che la morte ci separi
giacchè sarebbe immortale per antonomasia
e invece di trasmetterci AIDS o panico
ci contagerebbe la sua immortalità.

Se Dio fosse donna non si installerebbe

lontana nel regno dei cieli,
ma ci aspetterebbe nel vestibolo dell’inferno,
con le sue braccia non chiuse,
la sua rosa non di plastica
e il suo amore non di angeli.

Ah, mio Dio, mio Dio
se per sempre e da sempre
fossi una donna
che bello scandalo sarebbe,
che felice, splendida, impossibile,
prodigiosa bestiemmia.

“¿Y si Dios fuera una mujer?”
di Mario Benedetti - Poeta uruguaiano
consigliato da La Rete di Diritti Umani dello Stato del Rio Grande do Norte (REDH-RN), nel Nord-Est del Brasile.

Il fuoco si combatte con il fuoco

Fight fire with fire, recita un detto americano. Partendo da questo principio Veltrone gira l'Italia e racconta di sondaggi positivi e di distacchi ridotti. Citare spesso i sondaggi scombina i piani dell'avversario, che li aveva sempre considerati suo patrimonio esclusivo. Nel 2006 Prodi, noblesse oblige, non dava numeri e distacchi nemmeno quando l'Unione era dieci punti avanti. Berlusconi invece strillava di recuperi e rimonte anche se non se ne sentiva neppure l'odore. Alla fine la destra recuperò davvero, ma fu solo negli ultimi giorni e grazie al suicidio di alcuni "statisti" dell'Unione che tirarono fuori l'aumento delle tasse e altri argomenti che terrorizzarono l'elettorato moderato.
Stavolta W ha imparato la lezione ed è lui a parlare di rimonta. Sarà anche una mezza bugia, ma costringe ancora una volta la destra ad inseguire. Berlusconi ovviamente spara altre cifre, ma la confusione regna sovrana e la verità sparisce.
Secondo alcuni istituti il recupero del PD si è fermato. Il motivo probabile è la anticipata presentazione delle liste, che produce sempre scontento in ambito locale. La destra, che le sue liste deve ancora tirarle fuori, ne ha giovato. Ma adesso stanno uscendo anche i nomi del PdL, esclusi o garantiti, e l'effetto si ribalterà.
I sondaggi non fanno vincere le elezioni, ovvio. Ma usarli bene è fondamentale per non perderle.

venerdì 7 marzo 2008

Treni persi

Dalle 14 di venerdì 7 marzo la linea ferroviaria Roma-Ancona è interrotta. Dopo mesi di siccità da un paio di giorni piove, con grande sollievo del mondo agricolo. Tanto è bastato perché una frana bloccasse l'unico binario che collega il Tirreno all'Adriatico dalle parti di Genga, sul versante marchigiano.
Fermati almeno venti treni tra cui due Eurostar, duemila viaggiatori dirottati su autobus.
In Italia non c'è solo un divario Nord-Sud, ma anche un problema trasversale. Le due coste centrali sono fisicamente vicine ma nella realtà lontanissime, servite male dalle strade e peggio dalle ferrovie. Un solo binario vuol dire rischi raddoppiati, semafori rossi, ritardi e imprevisti. Significa spingere la gente a usare le auto o magari l'aereo, un mezzo di trasporto che non dovrebbe essere concorrenziale per distanze così ridotte.

Primarie confuse

Breve aggiornamento sulle primarie democratiche in Texas. Come si sa Clinton ha vinto il voto popolare con il 51%, contro il 48% di Obama. Seguendo la ripartizione proporzionale dei delegati Billary ne prende 65, Obama 61.
Ma il Texas assegna un terzo dei suoi delegati attraverso i caucus, le assemblee dove prima si discute, poi si vota. In questi consessi Obama ha sempre avuto la meglio, perchè i militanti sono dalla sua parte. Infatti i dati parziali dei caucus danno il 56% a Obama e il 43 a Clinton. Parziali, esatto. Il bizantino regolamento elettorale texano infatti lascia tempi larghi alle 8000 sezioni elettorali per la trasmissione dei risultati. I caucus assegnano 67 delegati, che secondo le proiezioni trasformerebbero la strombazzata vittoria texana di Billary in una affermazione di Obama 98-95.
I risultati finali arriveranno tra una vita, ovvero il 29 di marzo, quando saranno indette le assemblee di partito. Fino a quella data c'è la consegna del silenzio. Che strani questi cowboys.

FDG 080307 #337

Berlin Zoo

giovedì 6 marzo 2008

Nemesi

Nέμεσις δέ μοι εξ ανθρώπων έσσεται (Omero, Odissea 2,136)

"Sconfitto, prima ancora di essere probabilmente sconfitto sul campo, rinuncio a candidarmi. Sconfitto da una costante e manipolata disiformazione, determinata da una scientifica operazione di linciaggio morale contro di me, costruita mediaticamente, politicamente e giudiziariamente.
Sono diventato una sorta di uomo nero".
Clemente Mastella, ANSA delle 19:11

Conduce sempre Obama

I sostenitori delle primarie in Italia saranno perlomeno confusi dagli esiti incerti di quelle americane. Secondo i calcoli di Jonathan Alter su Newsweek le vittorie di martedì scorso in Texas e Ohio porteranno alla Clinton solo un recupero di massimo dieci delegati, ovvero sempre 134 meno di Obama. Alter sostiene anche che i cosiddetti superdelegati, ovvero i notabili di partito che dispongono di un quinto dei voti alla convention democratica di Denver, non andranno mai contro il voto popolare, dove Obama è saldamente in testa.
L'unica speranza della Clinton è di rimettere in discussione Michigan e Florida, ma di questo vi parlerò nella prossima puntata.

Plastica no, ma carta nemmeno.

Whole Foods, la più grande catena mondiale di prodotti bio, ha annunciato di voler cessare l'uso dei sacchetti di plastica nei suoi 270 negozi in USA, Canada e UK. Al posto della plastica saranno disponibili sacchetti in carta riciclata al 100%. Ma alcuni analisti americani giudicano sbagliata la scelta, visto che la produzione dei sacchetti di carta riciclata richiede almeno il 70% di energia in più rispetto a quelli di plastica. Inoltre i sacchetti di plastica sono molto più leggeri e occupano pochissimo spazio, riducendo costi di spedizione e stoccaggio.
Il problema dei sacchetti di plastica è la diffusione (il sito reusablebags ha nella homepage un contatore che ne misura la produzione, nel 2008 siamo già a 90 miliardi). Ma anche la maleducazione di chi li lascia in giro, basta guardare le rive dei fiumi dopo una piena. Quindi cosa bisogna scegliere? Il dibattito è aperto e il seminale ecosito Treehugger conclude che la cosa migliore è portarsi le borse da casa.
L'Irlanda ha introdotto nel 2007 una tassa sulle buste, riducendone il consumo del 90%. In Gran Bretagna Gordon Brown ha dichiarato pochi giorni fa di voler fare lo stesso. I sacchetti di plastica sono vietati in Australia, Bangladesh (ostruivano i fiumi) e persino la Cina, che ne consuma quantità mostruose, li proibirà a partire dal 1 giugno 2008.
In Italia un emendamento alla Finanziaria 2007, approvato in aula, prevede dal 2010 la produzione solo con materiali biodegradabili. Ma il provvedimento ha solo valore di indirizzo e comunque non risolve i dubbi sui costi energetici dei sacchetti bio.
Converrebbe seguire l'esempio degli Irlandesi e introdurre una tassazione robusta, che spingerebbe tutti a portarsi la sporta o il cesto da casa.

mercoledì 5 marzo 2008

FDG 080305 #336

Problema ricorrente

Per adesso vince solo McCain

Ohio e Texas sorridono a Billary. La Clinton vince largamente nel primo e di misura nel secondo, ma nel complesso conteggio dei delegati non fa grandi passi avanti.
L'analisi del voto in Texas chiarisce che, come in California, Billary vince grazie al voto dei latini e delle donne bianche. Il 35% dei delegati texani erano assegnati non dal voto delle urne ma dai caucus, e lì ha prevalso Obama. Secondo il calcolo aggiornato di RealClearPolitics le due vittorie in Texas e Ohio hanno portato a Billary 166 delegati contro i 156 di Obama, che ne conserva oltre cento di vantaggio nel conto totale. Insomma, un gran casino.

Complimenti Teresita!

Teresita Cochraine (leggi l'intervista su Limelight) è a capo del gruppo di progettazione sostenibile SMIT (Sustainably Minded Interactive Technology) che ha ideato un nuovo sistema di produzione di energia solare ed eolica combinata chiamato Grow. Il progetto si ispira all'edera rampicante ed è composto da piccoli pannelli fotovoltaici in polietilene, cablati tra loro e posizionati sulle facciate degli edifici. I micro pannelli producono energia solare ma il vento che li scuote come foglie viene utilizzato anche per produrre energia eolica (non ho capito bene come, per la verità).
Grow è stato inserito nella mostra Design and the Elastic Mind esposta al MoMa di New York fino al 12 maggio (guarda l'esposizione on-line, una chicca di web design).

martedì 4 marzo 2008

Il capoclasse, ancora una volta

"Antonio D'Amato? Se sarà dei nostri saremmo felici, con lui abbiamo lavorato molto bene. Chi invece ci sarà e sarà ministro dell'Economia è Giulio Tremonti".
Sivio Berlusconi, oggi a SkyTG24

L'ultimo martedì?

Si stanno per aprire i seggi in Ohio e Texas, sono già aperti in Vermont e Rhode Island. Un'amica mi ha chiesto perchè in America le primarie si fanno spesso di martedì. In realtà nei paesi protestanti, e quindi pragmatici, normalmente si vota durante la settimana: lo si fa anche in Olanda e Gran Bretagna.
La notizia è che gli ultimi sondaggi danno Billary in recupero in Texas. Sono dati da prendere con pinze molto lunghe, perchè ad esempio Zogby vede ancora Obama in testa in Texas e persino in Ohio. Senza entrare troppo nei tecnicismi anche il sistema di attribuzione dei delegati texani, un misto tra proporzionale e caucus, favorisce Obama. In ogni caso la Clinton avrebbe bisogno di una vittoria con largo margine, che di certo non arriverà.
Il verdetto è atteso domattina all'alba.

lunedì 3 marzo 2008

Vai Sandro

In bocca al lupo anche ad Alessandro Bratti (foto), direttore di ARPA Emilia, mio predecessore alla presidenza del Coordinamento Agende 21 Italiane e candidato al parlamento per il PD in Emilia Romagna al numero 13 (secondo me un numero magico, anche perché è il mio compleanno).

Meglio diversi

Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
"Più le rileggo e più penso che avrei potuto scrivere esattamente le stesse quattro righe di testo in supporto di Gigi D'Alessio".

Dal blog del mio amico Ivan Scalfarotto, candidato per il PD al numero 15 nella lista del collegio Lombardia 1. In bocca al lupo.
N.B. Io e Gigi non siamo parenti.

Contenzioso solare

Un giudice di Sunnyvale in California ha ordinato l'abbattimento di due abeti rossi piantati da una coppia nel loro terreno, motivando la sentenza con il fatto che gli alberi fanno ombra ai pannelli solari del vicino, che nel 2001 ha realizzato un impianto fotovoltaico da 10 Kw. La notizia ha provocato commenti discordanti, visto che è il primo precedente in cui si vince una causa di "diritto al sole".
Negli anni '70 in California fu introdotta una legge che vieta di ombreggiare più del 10% dei pannelli solari di un vicino tra le 10 e le 14. Ma allora le case fornite di pannelli erano pochissime, mentre oggi sono più di trentamila.
Il contenzioso è costato a Richard Treanor e sua moglie oltre 25.000 $ di spese legali.

Buongiorno Presidente

Oggi ad Ancona c'è Giorgio Napolitano.