sabato 8 marzo 2008

Il fuoco si combatte con il fuoco

Fight fire with fire, recita un detto americano. Partendo da questo principio Veltrone gira l'Italia e racconta di sondaggi positivi e di distacchi ridotti. Citare spesso i sondaggi scombina i piani dell'avversario, che li aveva sempre considerati suo patrimonio esclusivo. Nel 2006 Prodi, noblesse oblige, non dava numeri e distacchi nemmeno quando l'Unione era dieci punti avanti. Berlusconi invece strillava di recuperi e rimonte anche se non se ne sentiva neppure l'odore. Alla fine la destra recuperò davvero, ma fu solo negli ultimi giorni e grazie al suicidio di alcuni "statisti" dell'Unione che tirarono fuori l'aumento delle tasse e altri argomenti che terrorizzarono l'elettorato moderato.
Stavolta W ha imparato la lezione ed è lui a parlare di rimonta. Sarà anche una mezza bugia, ma costringe ancora una volta la destra ad inseguire. Berlusconi ovviamente spara altre cifre, ma la confusione regna sovrana e la verità sparisce.
Secondo alcuni istituti il recupero del PD si è fermato. Il motivo probabile è la anticipata presentazione delle liste, che produce sempre scontento in ambito locale. La destra, che le sue liste deve ancora tirarle fuori, ne ha giovato. Ma adesso stanno uscendo anche i nomi del PdL, esclusi o garantiti, e l'effetto si ribalterà.
I sondaggi non fanno vincere le elezioni, ovvio. Ma usarli bene è fondamentale per non perderle.

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