E se Dio fosse una donna?
si chiede Juan senza scomporsi,
guarda, guarda, se Dio fosse donna
è possibile che agnostici ed atei
diremmo di no con la testa
e diremmo di si con le viscere.
Forse ci avvicineremmo alla sua divina nudità
per baciare i suoi piedi non di bronzo,
il suo pube non di pietra,
le sue tette non di marmo,
le sue labbra non di gesso.
Se Dio fosse donna l’abbracceremmo
per strapparla dalla sua lontananza
e non ci sarebbe da giurare
fino a che la morte ci separi
giacchè sarebbe immortale per antonomasia
e invece di trasmetterci AIDS o panico
ci contagerebbe la sua immortalità.
Se Dio fosse donna non si installerebbe
lontana nel regno dei cieli,
ma ci aspetterebbe nel vestibolo dell’inferno,
con le sue braccia non chiuse,
la sua rosa non di plastica
e il suo amore non di angeli.
Ah, mio Dio, mio Dio
se per sempre e da sempre
fossi una donna
che bello scandalo sarebbe,
che felice, splendida, impossibile,
prodigiosa bestiemmia.
“¿Y si Dios fuera una mujer?”
di Mario Benedetti - Poeta uruguaiano
consigliato da La Rete di Diritti Umani dello Stato del Rio Grande do Norte (REDH-RN), nel Nord-Est del Brasile.
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