Il Vicepresidente della Commissione Europea Franco Frattini venerdì prossimo compirà 51 anni, auguri. Lo stesso giorno Frattini (nella foto con Gianfranco Fini, stile Blues Brothers) si autosospenderà dal suo ruolo in Europa e comincerà a fare campagna elettorale in Italia, dove per lui sono pronti un seggio in parlamento e - se la destra dovesse vincere - un ministero. La mossa è inelegante e, come ha commentato oggi Casini, molto provinciale.
Frattini, che per qualche tempo sembrava destinato a candidarsi a sindaco di Roma, è uno dei più presentabili tra i preferiti da Berlù. La sua decisione segue a ruota la scelta del commissario alla salute cipriota Markos Kyprianou, che ha lasciato l'incarico europeo per fare il ministro degli esteri a casa sua. La stessa cosa sta per fare il maltese Joe Borg, commissario alla pesca. Cipro e Malta però a Bruxelles non hanno il ruolo e il peso dell'Italia.
In politica, si sa, i treni vanno presi al volo, perché chi resta fermo un giro difficilmente riesce a risalire. La scelta di Frattini è discutibile, ma altrettanto hanno fatto i parlamentari europei del PD Pistelli e Sbarbati, che sono candidati in posti blindati nelle Marche e in Sardegna. Per non parlare dei presidenti Formigoni (Lombardia) e Galan (Veneto), in lista con il PdL, e del vicepresidente Agostini (Marche), in lista con il PD. Tutta gente che a fine mandato avrebbe avuto difficoltà a trovare una immediata ricollocazione.
Del resto lo stesso Veltrone non era esattamente disoccupato.
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