Oggi Greenpeace ha annunciato sul suo blog Nuclear Reaction di essere in possesso di documenti riservati che mettono in dubbio le procedure di sicurezza seguite per la costruzione del nuovo reattore nucleare finlandese Olkiluoto 3 (foto). Il nuovo impianto finlandese è uno dei pochi messi in cantiere in Europa dai tempi dell'incidente di Chernobyl ed è indicato da tutti i filoatomici come l'esempio virtuoso del "nuovo corso" nucleare. Anche il ministro italiano Scajola lo ha spesso citato nelle sue apologie nucleari.
Chi conosce i Finlandesi sa come sia difficile trovare un popolo cosi serio, coscienzioso e puntuale. Eppure la costruzione di Olkiluoto 3 non va affatto bene. Appaltato nel 2005 ad un consorzio guidato dal colosso energetico francese Areva e da Siemens, l'impianto da 1600 MW avrebbe dovuto essere utimato a metà del 2009 ma il cantiere viaggia con almeno due anni di ritardo. Nel frattempo i costi di costruzione, previsti inizialmente in 2.5 miliardi di Euro, sono già oltre i 4 miliardi e gli incidenti registrati sommano a oltre 1500, l'ultimo un incendio sviluppatosi alla fine di luglio. I ritardi e l'aumento dei costi sono dovuti al fatto che molti dei componenti del reattore sono stati sostituiti o modificati in corso d'opera.
Olkiluoto 3, assieme alla centrale francese Flamanville 3, rappresenta il prototipo delle nuove centrali EPR (European Pressurised Reactor), una tecnologia che Sarkozy sta cercando di piazzare in vari paesi come Canada, Turchia, Cina, Brasile, Sud Africa e Stati Uniti.
Secondo quanto rivelato da Greenpeace la centrale finlandese avrebbe gravi carenze in materia di sicurezza, particolarmente in caso di attacco aereo o missilistico, terremoti o esplosioni. L'Autorità Finlandese per la Sicurezza Nucleare ha respinto le accuse di Greenpeace ma ha annunciato che riesaminerà il dossier sicurezza dell'impianto.
Neanche i Finlandesi riescono a mantenere le promesse nucleari, nè sui tempi nè sulle cifre spese. Sperare che possano farlo Berlù, Scajola, il capoclasse Tremonti e il resto della destra filoatomica è davvero una professione di fede.
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