Ormai non ci sono dubbi. Malgrado l'ubiqua animosità di Scajola e del capoclasse Tremonti, in barba alla bella Carfagna e all'arcigna Gelmina la vera star del IV governo Berlusconi è sempre più Renato Brunetta (nella foto con l'ormai famosa fidanzata Titti).
Oggi Brunetta ha spadroneggiato sui media con dciharazioni a tutto campo. Sul Corriere della Sera, ispirato da Aldo Cazzullo, illustra i DiDoRe, la sua versione dei PACS in cui cancella la pensione di reversibilità per le coppie di fatto ma invece introduce il diritto agli alimenti in caso di separazione, un vero capolavoro (l'articolo è accompagnato da una foto inedita con Titti, ormai musa conclamata del ministro veneziano).
Ma l'apoteosi è arrivata con la presenza di Brunetta a un filo diretto di 45 minuti a Radio Radicale (ascolta la registrazione integrale), in cui il ministro propone di rendere pubbliche dal 2009 le liste dei pazienti morti sotto i ferri dei medici.
"Se io devo farmi operare debbo poter sapere se quel chirurgo che mi deve operare è un macellaio o è un genio oppure una persona efficiente di qualità - ha detto il ministro -. Mi leggo tutto sullo yogurt, sul succo di frutta o sull'ultimo telefonino e non so se quello che mette le mani su di me per operarmi è uno bravo o uno non bravo, quanti ne ha ammazzati o quanti ne ha salvati? Questa è una follia. Io voglio pubblicare gli score professionali nella sanità, così come per i professori, i maestri, i funzionari".
Forse è stato ispirato dal sottotitolo di Sostenibilitalia.
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