Saluto l'equinozio di autunno citando un articolo di Vincenzo Cacciopoli su Affari Italiani che cerca di spiegare perché il nucleare non è il futuro dell'energia. Senza pregiudizi, anche trascurando il problema irrisolto delle scorie, i tempi necessari per costruire una centrale atomica sono insostenibili e sono passati dai 66 mesi del 1995 ai 116 del 2000. Delle 22 centrali atomiche attualmente in costruzione nel mondo (17 in Asia) cinque hanno i cantieri aperti da più di 20 anni. Sostenibilitalia ha già riportato i problemi del cantiere del nuovo reattore nucleare finlandese di Olkiluoto 3, che dopo 28 mesi di lavori è già in ritardo di almeno 24 mesi sulla tabella di marcia, con un aumento dei costi oltre il 50%.
Il Presidente del Consiglio, inaugurando il rigassificatore di Rovigo, ha annunciato che l'Italia avrà il suo Piano Energetico Nazionale (PEN) entro la primavera 2009. Il piano, oltre al nucleare dovrà prevedere lo "sviluppo dell'energia rinnovabile e alternativa". Vedremo.
Come sempre, nessun commento dal ministro Prestigiacomo.
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