Domenica prossima a Pechino si aprono le Paraolimpiadi e le previsioni parlano di cieli azzurri e tersi. Il tanto minacciato smog cinese, che avrebbe dovuto mettere a rischio o addirittura impedire alcune discipline olimpiche, non c'è stato.
I dati ufficiali diffusi parlano di indici di inquinamento bassissimi, con una qualità dell'aria decisamente buona per tutto il mese di agosto e comunque molto inferiore ai livelli di guardia. Merito delle drastiche misure adottate, che hanno sortito effetti così incoraggianti che adesso l'ufficio per la protezione ambientale intende renderle permanenti, in particolare per i veicoli più inquinanti e per il contenimento delle polveri nei cantieri. L'indice medio di inquinamento dell'aria (API) nell'agosto 2008 è stato di 56, contro gli 81 dello scorso anno. La presenza di agenti inquinanti si è ridotta del 40%, con una punta del 61% per il biossido di azoto. In pratica i migliori dati degli ultimi dieci anni.
La questione appassiona i pechinesi, 400.000 dei quali hanno partecipato al forum on-line del quotidiano Beijing Youth Daily, con un sostanziale equilibrio tra favorevoli e contrari amantenere le misure restrittive.
Su Eco dalle Città ricordano come a Torino due anni fa le cose andarono esattamente all'opposto. In occasione delle olimpiadi invernali tutte le misure di limitazione del traffico furono soppresse è la città, che è da sempre tra le più inquinate d'italia, mantenne per tutto il mese di febbraio 2006 un valore medio oltre i 100 microgrammi (dati ufficiali ARPA Piemonte). L'apoteosi si verificò il 16 febbraio 2006 quando il PM10 di Torino raggiunse un livello di 247 mcg/m3, record assoluto del terzo millennio.
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