Sugli obiettivi fissati dall'Europa per combattere i cambiamenti climatici non c'è "nessuna flessibilità".
Secca e immediata la replica del presidente della Commissione Barroso alle dichiarazioni fatte ieri alla stampa dal ministro degli esteri Frattini, delle politiche comunitarie Ronchi e dell'ambiente Prestigiacomo.
Rispondendo indirettamente a Frattini, che aveva sostenuto la necessità di rivedere gli impegni presi sul clima alla luce della crisi finanziaria, Barroso ribadisce che sarebbe "un vero errore mondiale se la crisi finanziaria facesse dimenticare la sfida del cambiamento climatico".
Nessuna rivisitazione degli obiettivi fissati dai 27 paesi UE lo scorso anno e ribaditi a gennaio dal Consiglio Europeo: 20% di taglio delle emissioni di gas serra, 20% di quota di energie rinnovabili (valore medio, per l'Italia la quota è il 17%) e 20% di miglioramento dell'efficienza energetica entro il 2020.
Barroso si augura che l'intesa finale sui provvedimenti sia siglata "entro dicembre" permettendo all'Europa di presentarsi ai negoziati ONU di Copenhagen 2009 con una posizione unitaria e compatta. I provvedimenti approvati dalla commissione ambiente di Strasburgo la scorsa settimana prevedono anche che l'obiettivo del 20% possa essere aumentato al 30% in caso di accordo globale.
Nessun commento:
Posta un commento