L'agenzia Eurofound ha diffuso ieri la seconda indagine europea sulla qualità della vita, che analizza il benessere, l'ottimismo e il "morale" degli Europei. Eurofound ha intervistato 35.000 abitanti dei 27 stati membri, dei tre candidati Croazia, Turchia e Macedonia e della Norvegia. Importante notare che le interviste sono state fate tra settembre 2007 e febbraio 2008, cioè molto prima della attuale crisi finanziaria.
Alla domanda specifica "da 1 a10 quanto si sente felice in questi giorni?" le risposte sono state piuttosto discostanti, da un massimo di felicità dei Danesi e dei Finlandesi con 8,3 alla tristezza dei Bulgari, ultimi con un misero 5,8. Superano l'otto anche Norvegia, Svezia, Olanda, Irlanda e Lussemburgo. Gli Italiani raggiungono un sette tondo (7,1 gli uomini, 6,9 le donne). I più tristi dopo i Bulgari sono i Macedoni, con 6,3.
Il divario si allarga ancora di più quando si chiede agli Europei se sono ottimisti per il futuro. I nordici non hanno dubbi: 84% dei Danesi e degli Svedesi sono ottimisti, e anche Finlandia, Irlanda e Norvegia sono sopra i tre quarti delle risposte. Gli Spagnoli seguono da vicino con il 67,5%. Chi la vede più nera sono gli Ungheresi, di cui solo il 32,7 si dichiara ottimista. L'Italia non va molto meglio, con solo il 36,2% di ottimisti. Neanche i Francesi sono positivi, arrivando solo al 43,2%. Maschi e femmine italiani si discostano di poco tra loro, mentre in Francia e Spagna ci sono più di dieci punti di scarto tra i sessi, con gli uomini molto più ottimisti delle donne.
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