Non voglio unirmi al coro degli indignati per la terrificante battuta di Berlù su "Obama abbronzato".
Molto peggio, come stile, quello che disse a suo tempo al primo ministro danese, specialmente per sua moglie Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario.
Berlù è innervosito dal successo di Obama, di cui, da uomo attentissimo al consenso, avverte l'effetto tsunami che presto raggiungerà l'Europa.
Inutile stupirsi per le battute da addio al celibato del presidente del consiglio, che i leghisti adorano, che fanno parte del suo stile e che non intaccano - pare - il consenso che gli Italiani continuano ad attribuire a lui e al suo governo di destra.
Restano invece davvero memorabili le frasi degli scherani. Il migliore (si fa per dire) è la creatura che non perdonerò mai a Pannella, Daniele Capezzone. "Leggo le dichiarazioni degli onorevoli Franceschini e Donadi sulle parole del presidente Berlusconi in Russia, e penso - afferma in una nota - a quanto sia desolante questa sinistra, che non sa più a cosa attaccarsi pur di criticare ogni giorno Berlusconi. Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale sa che le parole di oggi del nostro premier sono state pronunciate in un contesto di positività, di simpatia personale e politica, di elogio e di ammirazione per il neoeletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama". Di Capezzone raccomando questo ma anche il sipario pecoreccio al congresso radicale con Pannella e Lucci. E soprattutto l'imitazione di Neri Marcorè.
Segue a ruota il vero ministro ombra (chi l'ha visto?) Gianfranco Rotondi, che la butta sull'analisi junghiana: ''la sinistra sbaglia ad attaccare Silvio sull'abbronzatura di Obama: c'è una teoria psicologica per cui fondamento del razzismo è l'invidia dei bianchi per un colore più gradevole''. Tralascio le battute dei più squallidi, tipo Gasparri, Cicchitto e i leghisti.
Malgrado costoro l'America ha deciso che per i prossimi quattro anni alla Casa Bianca ci sarà un signore chiamato Barack Hussein Obama, con moglie e figlie. Non sono abbronzati, come vorrebbero Calderoli e Berlù. Sono proprio neri.
del resto il nostro si è fatto trapiantare i capelli per sembrare più giovane e più bello e come dire Obama è abbronzato naturalemnte...quanta invidia gli fa...non è proprio riuscito a trattenersi.Che vergogna, lui e quella mandria che gli sta intorno.
RispondiEliminacomplimenti per il titolo del blog, fantastico.
Uno striscione notevole che ho visto a una manifestazione di universitari ad Ancona diceva "Berlusconi se c'hai i capelli è merito della ricerca".
RispondiElimina