Oggi l'agenda della conferenza ONU sul clima di Poznan non prevede incontri e negoziati ufficiali, per rispetto della festività islamica di Eid Al-Adha.
Intanto proseguono i contatti febbrili della presidenza UE francese per raggiungere un accordo europeo per il fine settimana. Dopo l'incontro con gli stati dell'Europa dell'Est, in cui si sono registrati progressi e convergenze ma non un accordo formale, Sarkozy ha telefonato al cancelliere tedesco Angela Merkel. Il colloquio si è concluso con la volontà comune di Francia e Germania di raggiungere una intesa al termine del Consiglio Europeo di giovedì e venerdì prossimo.
Per arrivare all'accordo la Francia ha messo sul tavolo la proposta di estendere la possibilità di superare i limiti di emissioni industriali oltre il 2013, rivolgendosi in particolare ai paesi dell'est la cui economia è ancora principalmente dipendente dal carbone. La strategia sembra pagare, visto che il primo ministro polacco Donald Tusk ha commentato che "alla fine, magari all'ultimo minuto, potremo decidere di accettare questa soluzione".
Resta l'Italia, apparentemente risoluta nel rifiutare compromessi. Anche stamattina il ministro degli esteri Frattini ha ribadito come l'Italia sia disposta ad un accordo, ma "non a tutti i costi". Due giorni fa a Poznan l'Italia ha "vinto" il Fossile del giorno (sotto), il riconoscimento riservato alla nazione che ostacola maggiormente i progressi nella lotta al cambiamento climatico.
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