sabato 13 dicembre 2008

Il momento di Al Gore

Ieri a Poznan è salito sul palco della plenaria Al Gore, che come lo scorso anno a Bali ha prodotto il contributo più efficace di queste due settimane, almeno sotto il profilo della comunicazione. Lasala era ovviamente gremita e Gore si è guadagnato vari applausi e due standing ovation. Ecco un video non ufficiale del suo discorso, in cui ha definito "sclerotico" il sistema politico del mondo sviluppato. "Dobbiamo superale la paralisi che ci ha impedito di agire e concentrare i nostri sforzi su questa crisi, anziche occuparci di OJ Simpson, Paris Hilton o Anna Nicole Smith" ha aggiunto Gore.
Tuttavia il discorso di Al Gore è stato fondamentalmente ottimista. Ha ricordato il green new deal proposto da Barack Obama, sottolineando come sia un modello destinato ad essere esportato in altri paesi. "Quando (Obama) sarà presidente gli Stati Uniti avranno un ruolo attivo nei negoziati e contribuiranno a guidare il mondo verso una nuova era di cooperazione globale contro i cambiamenti climatici" ha ribadito Gore, scatenando uno degli applausi più vigorosi.
Gore ha anche ricordato il piano della Cina per migliorare l'efficienza energetica, l'intervento del Brasile contro la deforestazione in Amazzonia e i limiti alle emissioni adottati dal Messico. "Nessuno potrà più dire che la Cina si mette di traverso" ha detto.
Berlusconi e il capoclasse Tremonti sono avvisati.

1 commento:

  1. Il progetto del futuro presidente degli USA ha una caratteristica fondamentale : è credibile . Abbiamo assistito ad una campagna elettorale americana diversa dalle solite, ricca di contenuti e di proposte serie, fattibili ed inserite in un piano di sviluppo che non può fare a meno di entusiasmare. Mi auguro che la spinta di Obama e di tutti coloro che come Al Gore credono fermamente che è ormai non più procastinabile investire a fondo su un sistema energetico alternativo e pulito, generi pian piano una nuova sensibilità di pensiero in tutti noi cittadini , politici ed imprenditori ma soprattutto che innesti un meccanismo di virtuosità economica concreto che possa essere appetibile dai mercati internazionali il che rappresenterebbe una buona garanzia di replicabilità.

    P.S. Molto interessante questa Sua sintesi del summit, complimenti.

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