Il presidente della Commissione Europea Barroso ha ribadito anche ieri che gli obiettivi fissati nel "pacchetto clima europeo" non sono negoziabili. La precisazione sembra rivolta in modo particolare al governo italiano, che per bocca di vari ministri continua a minacciare la propria opposizione al provvedimento, che è al centro del Consiglio Europeo in programma giovedì e venerdì prossimo.
"Dobbiamo approvare gli obiettivi e guidare il nuovo accordo internazionale il prossimo anno a Copenhagen" ha dichiarato Barroso.
All'Italia è stata concessa una clausola di revisione nel 2014 per verificare l'obiettivo di raggiungere un 20% di rinnovabili nel mix energetico entro il 2020. Il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili è la media europea, l'obiettivo fissato per l'Italia è il 17% (oggi è il 5,2%). La revisione richiesta dall'Italia per il 2014 riguarda in particolare i biocombustibili, sui quali l'Europa aveva puntato con un obiettivo "parallelo" di una percentuale del 10% del totale dei carburanti. La versione approvata ieri non prevede più questa quota, comprendendo nel 10% "alternativo" agli idrocarburi anche i mezzi elettrici, ibridi e il trasporto ferroviario, mentre viene escluso il trasporto aereo.
Nel frattempo in un incontro bilaterale, Germania e Polonia hanno confermato di non avere intenzione di porre veti all'approvazione del pacchetto energia.
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