domenica 26 aprile 2009

Povera Titti, che brutti mobili!

Il ministro Renato Brunetta non è solo un fustigatore di fannulloni ma coltiva anche ambizioni da industrial designer. E purtroppo trova anche chi lo asseconda. Al salone del mobile di Milano l'azienda friulana Midj ha presentato cinque pezzi disegnati da Brunetta: una sedia, un tavolo, una chaise-longue e una coppia poltrona/divano. "Ho voluto dedicare questo lavoro a Titti" ha detto Brunetta e infatti la collezione si chiama Linea T.T.
Chiunque abbia frequentato almeno una volta il salone di Milano sa bene che di brutti mobili esposti ce ne sono migliaia, ma questi di Brunetta sono davvero resistibili. Lo dico come architetto e cultore del design e del progetto, indipendentemente da chi li abbia firmati. Mi spiace per Titti, la fidanzata di Brunetta (con lui nella foto il giorno della presentazione) ormai protagonista conclamata anche della cronaca rosa nazionale.
I peggiori, sia come estetica che per la funzionalità, sono il tavolo e la sedia. Il tavolo ha una base composta da due coppie di assi incrociate, come i cavalletti dove si mettono i tronchi da segare a pezzi. Al contrario dei cavalletti da taglialegna, che sono uniti al centro nel punto di incrocio, questi hanno due traversi in alto, sotto il piano. La soluzione è brutta e la struttura improbabile e tecnicamente molto modesta. La sedia in parure, rivestita come il tavolo in pelle vera o finta a seconda del budget, è in multistrato di rovere tinto scuro con delle strutture laterali che inglobano le gambe e sporgono rispetto al piano seduta, rendendole scomode e sgraziate. Sia tavolo che sedia sono "arricchite" una vistosa banda centrale a contrasto cromatico, inutile orpello estetico.
La chaise-longue è scopiazzata e senza personalità, gli imbottiti hanno la struttura laterale in legno che unisce piedi e braccioli in un anello che rimanda al design razionalista della metà del secolo scorso. Tutti i mobili sono completati da una targhetta in argento con la firma di Brunetta e sono visibili sul sito della Midj.
La Midj, un'azienda che fattura 16 milioni di Euro l'anno, ha certamente trovato il modo di farsi pubblicità con il ministro innamorato. Brunetta dimostra ancora una volta che l'ambizione e la voglia di apparire superano di gran lunga le sue capacità.

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