martedì 5 maggio 2009

Diplomazia sostenibile

La 17a sessione della Commissione sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite si è aperta ieri a New York. La Commissione si svolge dal 2004 in cicli biennali, nei quali vengono affrontati argomenti specifici in relazione alle tematiche più generali. Il ciclo 2008-2009 è dedicato ad agricoltura, sviluppo rurale, territorio, siccità, desertificazione e Africa. Il primo dei due anni di ogni ciclo è dedicato alla ricognizione dei temi trattati, il secondo all'elaborazione delle politiche. I temi in ballo sono fondamentali e di grande attualità, basti pensare a questioni aperte e scottanti come gli OGM e i biocarburanti nel settore dell'agricoltura.
Ai lavori partecipano i 53 stati membri della commissione e sono presenti come osservatori le delegazioni di tutte le altre nazioni (tra cui l'Italia), che però non hanno diritto di voto. Sono invitati anche i rappresentanti dei nove Major Groups riconosciuti dalle Nazioni Unite (lavoratori e sindacati, agricoltori, imprenditori, autorità locali, ricerca, donne, giovani, popolazioni indigene e ONG).
La commissione si concluderà con quello che viene chiamato High Level Segment, che avrà inizio il 13 maggio. In quei giorni arriveranno i ministri, tra i quali è prevista anche Stefania Prestigiacomo.
La commissione è presieduta da Gerda Verburg, energica ministra olandese che vorrebbe andare oltre le formalità della diplomazia per raggiungere risultati concreti. Così ha rivoluzionato il protocollo, pretendendo che nell'high level segment i ministri non seguano la consumata routine della lettura di interventi scritti ma piuttosto si impegnino in dibattiti e tavole rotonde. La cosa sarebbe in se molto interessante, ma mette in grave difficoltà chi, come pare sia il caso di Prestigiacomo, non è fluente in una delle lingue ufficiali ONU (Inglese, Francese, Spagnolo, Russo, Arabo e Cinese).

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