Stamattina France Press ha annunciato di avere preso visione della prima vera bozza di accordo finale della Conferenza di Copenhagen
Secondo l'agenzia il testo prevede come obiettivo di limitare il riscaldamento globale di 1.5 o 2 gradi come massimo. Le due ipotesi sono in alternativa, la prima sostenuta dai paesi più vulnerabili, la seconda dalle grandi potenze industriali.
Il nuovo trattato entrerebbe in vigore nel 2013, rispettando la scadenza prevista del 2012 per il Protocollo di Kyoto. Il testo è stato predisposto dal Ad-hoc Working Group on Long-Term Cooperative Action (AWG-LCA), uno dei due tavoli negoziali di Copenhagen ed è stato diffuso da Michael Zammit Cutajar, coordinatore del gruppo, che ha riassunto in sole sei pagine il voluminoso documento preparatorio di 180 fogli.
Altro punto ancora da definire sono i livelli massimi di emissione, che entro il 2020 dovrebbero vedere coinvolti nella riduzione anche i paesi in via di sviluppo, oggi liberi da impegni. Previste obiettivi ancora da definire anche per il 2050, anno in cui rispetto al 1990 le emissioni dovrebbero calare drasticamente. Il documento include tre diverse ipotesi di riduzione: 50%, 80%, 95%.
Insomma, c'è ancora molto da fare. Ma la diffusione di una bozza ufficiale indebolisce le altre proposte elaborate dai vari gruppi di paesi, anche se si parla di una nuova proposta che la presidenza danese presenterà domani.
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