Ai negazionisti del cambiamento climatico non è sembrato vero poter commentare le nuove proiezioni per lo scioglimento dei giacciai dell'Himalaya, che allontanano nel tempo la minaccia e smentiscono la tempistica del rapporto stilato dai climatologi ONU.
Il dibattito e i commenti pubblicati in tutto il mondo hanno costretto l'Interngovermental Panel on Climate Change (IPCC) a diffondere una dichiarazione ufficiale. Nel documento, firmato dal coordinatore e premio Nobel Rajendra Pachauri assieme ai vice coordinatori, l'istituzione scrive che "grandi masse di ghiaccio e superfici innevate che si sono già ridotte negli ultimi decenni, secondo le proiezioni vedranno la loro riduzione accelerarsi nel corso del XXI secolo". Quindi una sostanziale conferma di quanto affermato nel rapporto "incriminato".
"Tuttavia - prosegue la nota - ci siamo resi conto che un paragrafo delle 938 pagine del rapporto redatto del gruppo di lavoro è basato su valutazioni in merito al tasso di riduzione e alla data in cui i ghiacciai in Himalaya scompariranno che sono state scarsamente verificate. Nella redazione di questo paragrafo i rigidi criteri di chiarezza e conclamata evidenza dell'IPCC non sono stati applicati correttamente".
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