Flavio Cattaneo, il preferito di SF e l'AD di Terna, ha presentato il piano strategico 2010-2014 della società che controlla e gestisce la rete elettrica italiana.
Il programma prevede 4,3 miliardi di € di investimenti per lo sviluppo della rete, con l'ambizione di creare una smart grid del Mediterraneo. Una rete di distribuzione efficiente che riduca al minimo le dispersioni e ottimizzi l'uso dell'energia prodotta.
Sono previsti due nuovi collegamenti internazionali con Francia e Montenegro e due nuove linee con Sicilia e Sardegna per trasportare nel continente l'energia rinnovabile prodotta nelle isole. Per il cavo sottomarino per il Montenegro, che dovrebbe importare energia dall'Europa dell'est, il preventivo di spesa è di 760 milioni di Euro.
I lavori sulla rete nazionale costeranno 3.1 miliardi di Euro e permetteranno di mettere in circolo tra 2500 e 4500 MW attualmente bloccati dalle difficoltà di trasmissione ("sbottiglieranno" dice il comunicato di Terna). Quindi con poco più di tre miliardi di Euro investiti nella rete elettrica si recuperano almeno 2.5 Gigawatt, probabilmente addirittura 4 GW.
Secondo l'ENEA il costo di una centrale nucleare di terza generazione EPR che sviluppa 1.6 Gigawatt è stimabile tra i 4 e i 4.5 milardi di Euro. E restano ignoti i costi dello smaltimento e stoccaggio delle scorie radioattive. Per avere 3GW nucleari servono due centrali e nove miliardi di Euro, Terna conta di recuperare 4GW spendedone tre.
Quindi investire sulla distribuzione dell'energia costa molto meno del nucleare e produce risultati concreti in pochi anni. Con il piano di Terna avremo entro il 2014 l'energia che le centrali atomiche di Scajola ci darebbero tra quindici anni spendendo almeno il triplo, con il bagaglio di tutti i rischi e i problemi insoluti del nucleare.
Diciamolo in giro, facciamolo sapere.
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