martedì 5 ottobre 2010

Cambiare i fili della luce costa caro (ma sempre molto meno del nucleare)

Secondo le indiscrezioni raccolte da European Voice un documento della Commissione Europea valuterebbe in un trilione, ovvero in mille miliardi di Euro, l'investimento necessario per rendere efficiente la rete elettrica ad alta tensione d'Europa.
Nel 2020 un terzo dell'energia europea sarà prodotta da fonti rinnovabili (non in Italia, purtroppo). La rete di distribuzione dovrà quindi guadagnare in efficienza per rispondere alle fluttuazioni di produzione dell'eolico e del solare. Questo almeno si pensa oggi, anche se le tecnologie stanno evolvendosi rapidamente. I nuovi impianti solari a concentrazione, ad esempio, sono in grado di garantire una produzione energetica almno fino a cinque ore dopo il tramonto.
Una Smart Grid è comunque necessaria per razionalizzare i flussi rispetto alla domanda. Ad esempio dirottando nelle ore notturne l'energia verso le utenze domestiche e privilegiando di giorno le attività produttive. Oggi non è così e l'energia elettrica disponibile e non utilizzata viene in grande parte dispersa per l'inefficienza della rete di distribuzione.
Il report dovrebbe essere diffuso ufficialmente tra un mese. La DG Energia nel frattempo sta cercando di garantirsi le risorse economiche necessarie all'ammodernamento della rete elettrica nel budget 2014-2010 della Commissione.

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