mercoledì 20 ottobre 2010

Sicuro che il nucleare non serva?

Su facebook Moris Gasparri (cfr. Lo Spazio della Politica) commenta così al mio ennesimo post antiatomico, pubblicato ieri contro le leggerezze e la manifesta incompetenza di Umberto Veronesi, candidato a guidare l'agenzia per la sicurezza nucleare:
Posto che alla fine in Italia non decideranno i numeri ed i dati, ma la politica, e quindi se le reazioni locali saranno forti e continuative non se ne farà nulla perchè l'Italia è il paese dei localismi, Emilio, come giudichi dal tuo punto di vista che Cina, India, Sudafrica, Brasile etc. stanno varando con convinzione dei progetti per nuove centrali nucleari, in parallelo allo sviluppo dei progetti nelle rinnovabili? Non credo che siano tutti folli."
Rispondere in modo esauriente negli spazi brevi di un post non è semplice, ma alcune considerazioni di partenza possono già chiarire il quadro. Partire ad esempio dall'ideologia dell'energia atomica: gli impianti sono di grandi dimensioni e molto costosi. La produzione energetica è concentrata in poche centrali, il che ne permette il controllo da parte delle autorità ma ne rende più dispersiva e complicata la distribuzione. Le centrali nucleari non si possono spegnere, quindi producono energia anche quando non servirebbe.
La tecnologia è estremamente complessa e patrimonio esclusivo di un ristrettissimo gruppo di multinazionali. 
Le teorie contemporanee sull'uso razionale dell'energia si basano su principi esattamente opposti: progettare piccoli impianti, possibilmente cogenerativi (energia e calore) con l'obiettivo della indipendenza energetica delle città e dei territori. Fare in modo insomma che ognuno produca l'energia che consuma. Quando questo non è possibile, distribuire l'energia con una rete efficiente (smart grid) che minimizzi le dispersioni e sia in grado di differenziare le prestazioni a seconda della domanda. Semplificando rozzamente, questo significa garantire energia durante il giorno ai settori produttivi e dirottarla durante la notte alle residenze. Perché l'energia che corre sui cavi non torna indietro e se non viene usata va perduta.
La crisi economica e il miglioramento dell'efficienza energetica hanno ridotto drasticamente i consumi di energia, che in Italia dovrebbero tornare ai livelli di tre anni fa solo nel 2020. Quindi non dobbiamo fare fronte a un'aumento della domanda. L'Italia oggi ha un potenziale di produzione di 101 Gigawatt, più 5 GW di termoelettrico in costruzione e altri 4 GW che Terna prevede di recuperare dal miglioramento della rete. Il consumo medio nazionale è di 38 GW (50 di giorno, 22 di notte) e la potenza media disponibile è di 67 GW, su un potenziale che come detto supera i cento. Siamo in grado di far fronte anche alle emergenze più gravi, visto che il picco storico fu raggiunto nell'estate 2007 con 57 GW. 
Il nostro paese non ha un deficit energetico, è perfettamente in grado di far fronte alle proprie esigenze e vede anche crescere la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, particolarmente dall'eolico. Questo è il quadro in cui la lobby atomica, il governo di centrodestra e il vegliardo Veronesi insistono a dire che abbiamo assoluto bisogno di centrali nucleari. Territori e città però non la pensano allo stesso modo. E non solo i cluster postocmunisti come la Puglia di Vendola, ma anche le amministrazioni di destra. Proprio oggi, dopo l'annuncio del ministro Romani che una centrale atomica in Lombardia sarebbe "probabile", il presidente Formigoni ribadisce che non ne vuole sapere.
Per adesso mi fermo qui. In un prossimo post cercherò di ragionare sul perché altri paesi, particolarmente quelli in via di sviluppo, abbiano programmi energetici nucleari in atto.

1 commento:

  1. Ciao Emilio, che ne dici del progetto di una centrale idroelettrica a sistema chiuso che di giorno utilizza la caduta dell'acqua per produrre energia e di notte utilizza l'energia elettrica (prodotta soprattutto da centrali nucleari in Svizzera) per pompare nuovamente l'acqua a monte? L'energia prodotta é meno di quella usata di notte, ma quest'ultima costa molto meno e il guadagno (economico) c'é ugualmente! Io penso che sia perversione. Ciao Virna

    Info su: http://www.southtyrol-energy.com/it/projekt-pws-leifers/index.php?navanchor=2110000&PHPSESSID=4865dade67baf3fd8b41a55db9612445

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