lunedì 28 marzo 2011

I dati erano sbagliati, anzi no

La TEPCO ha corretto i dati diffusi ieri, che segnalavano un livello di iodio 134 dieci milioni di volte superiore al normale. In realtà, ha detto l'azienda che gestisce la centrale di Fukushima, i valori erano "solo" di centomila volte superiori al normale. Il dato è comunque molto alto e va considerato che lo iodio 134 dimezza la sua radioattività in 53 minuti, quindi la sua presenza segnala una fissione nucleare in atto.
TEPCO ha comunque confermato il dato totale di una radioattività superiore a 1000 millisievert l'ora (che poi sarebbe 1 sievert), che è il più alto mai registrato dal 14 marzo. Con queste concentrazioni il personale non può lavorare, bastano quindici minuti di esposizione a causare nausea e vomito. Il limite di esposizione è normalmente di 100 millisievert, elevato a 250 per i lavoratori della centrale.
Il portavoce del governo Yukio Edano ha dichiarato che l'alto livello delle radiazioni è limitato all'interno dell'edificio del reattore 2 ed è probabilmente causato da una "parziale" e/o "temporanea" fusione del combustibile nucleare. Secondo Edano la struttura del nocciolo sarebbe integra e la radioattività sarebbe fuoriuscita per vie "sconosciute", tipo condutture o valvole difettose. Bah.
"Abbiamo raggiunto un punto molto superiore a quanto può affrontare una singola nazione, deve intervenire il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Per me è molto più importante questo che la no-fly zone in Libia" ha detto il professor Najmedin Meshkati della University of Southern California.

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