Non è facile quantificare i danni della combinazione terremoto-tsunami nel Giappone settentrionale, ma le prime stime mettono il disastro al secondo posto nella classifica di sempre, dietro solo all'uragano Katrina che devastò New Orleans nel 2005. La catastrofe giapponese viene valutata in 25 miliardi di Euro, contro i 51 miliardi rimborsati dalle compagnie per i danni di Katrina.
Restano esclusi da questi conteggi i danni causati dagli incidenti alle centrali nucleari. Sembra infatti che il pool di compagnie giapponesi che assicura le centrali abbia una polizza che esclude i danni per incidenti causati da terremoti o tsunami. Quindi Tokyo Electric Power Co (TEPCO) che gestisce la centrale di Fukushima non avrebbe copertura assicurativa.
Gli analisti del settore temono che le richieste di danni in Giappone, sommate a quelle per il terremoto del mese scorso in Nuova Zelanda (valutate 7 miliardi di €) e quelle per le alluvioni in Australia, possano causare aumenti consistenti nel mercato assicurativo mondiale.
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