Manca poco più di una settimana al referendum sul nucleare, quindi conviene concentrarsi sull'argomento. Anche per smentire i messaggi tranquillizzanti come quelli ascoltati ieri sera in TV.
Per rimanere nello stretto ambito della cronaca, oggi la TEPCO, che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, ha fatto sapere che l'imminente stagione delle pioggie potrebbe far tracimare l'acqua radioattiva che invade i sotterranei degli edifici dei reattori distrutti. Secondo la compagnia le simulazioni dicono che anche senza precipitazioni rilevanti già il 20 giugno l'acqua potrebbe superare il livello di terra ed allagare l'area. Se poi le pioggie fossero notevoli l'esondazione sarebbe anticipata addirittura al 15 giugno, provocando una catastrofe ecologica senza precedenti.
Torniamo indietro per fare un po' di cronologia. Dopo il terremoto e lo tsunami i reattori della centrale hanno sofferto esplosioni che li hanno gravemente danneggiati, distruggendo anche le coperture degli edifici. Gli impianti di raffreddamento erano fuori uso e le temperature dei reattori salivano pericolosamente (solo due mesi dopo TEPCO ha ammesso che nei tre reattori si è verificata la temuta fusione del nocciolo). Per raffreddare i reattori, cercando di evitare ulteriori esplosioni e incendi, si è pompata acqua negli edifici. All'inizio si è ricorsi all'acqua di mare, la cui salinità però corrode gli impianti e, con l'evaporazione, può creare delle croste di sale attorno ai reattori. Successivamente si è passati all'acqua dolce.
L'acqua viene spruzzata negli edifici dall'alto, a casaccio, con i camion pompa normalmente utilizzati per il cemento (quel tubo rosso che si vede nella foto). Se parte dell'acqua raggiunge i reattori, molta altra va altrove e finisce per accumularsi nei sotterranei. Inoltre è stato appurato che gli stessi involucri di contenimento dei reattori sono stati danneggiati, probabilmente non dal terremoto e dallo tsunami ma dalle esplosioni, e perdono acqua.
Questa acqua è fortemente radioattiva. Di che quantità parliamo? TEPCO stima di avere gettato 105mila tonnellate di liquido nei quattro reattori. La radioattività totale dell'acqua è stata calcolata in 720.000 terabecquerel (1 terabecquel = 1012 Bq ovvero 1000 miliardi di becquerel). Quindi parliamo di 720 milioni di milardi di becquerel. L'acqua continua a crescere, perché ancora non è stato approntato nessun sistema di raffreddamento, ogni giorno ne vengono pompate altre 500 tonnellate. E aumenterà con le pioggie, perché i reattori non hanno più un tetto.
16.200 tonnellate di acqua sarebbero fuoriuscite dal reattore 1 e giacciono nei sotterranei. 24.600 tonnellate dal numero 2, 28.100 dal reattore 3 e 22.900 dal reattore 4. Ai reattori 2 e 3 l'acqua è stata misurata a meno di 40 cm dal livello di terra. Ecco perché, tra nuovi pompaggi e precipitazioni, prevedere una esondazione a breve è obbligatorio.
Altre 13300 t di acqua sono state già rimosse e spostate in una vasca di contenimento. E qui arriva l'altra brutta notizia: la vasca perde. Il livello dell'acqua in sole 20 ore è sceso di 5 cm, che sono 60mila litri. Segno che la vasca, che pure era stata controllata prima di riempirla, ha delle falle. L'acqua radioattiva che fuoriesce finisce in falda o in mare, allegria.
Altri casini includono il fatto che invece nel reattore 1 l'acqua sta calando. Mercoledì è scesa di 8 cm e la spiegazione più accreditata è che, attraverso condotti e altri percorsi, sia finita nel reattore 2. Altrimenti anche questa è in falda o in mare. Enjoy.
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