La storia di Nick Ashford sembra la sceneggiatura di un film. Arriva a New York dal Michigan, cercando fortuna come ballerino. Le cose non vanno bene e vive da homeless quando nel 1964 in una chiesa battista di Harlem incontra Valerie Simpson, allora 17enne e appena diplomata, con la quale comincia a scrivere canzoni. Nel 1966 Ray Charles canta la loro Let's go get stoned e la Motown li mette sotto contratto come autori. Negli anni successivi scrivono pezzi per tutti i grandi dell'etichetta, da Marvin Gaye a Gladys Knight, da Smokey Robinson a Diana Ross. La coppia vorrebbe cominciare a cantare in proprio ma l'imperatore della Motown Berry Gordy li scoraggia.
Nel 1973 Nick Ashford e Valerie Simpson lasciano la Motown e nel 1974 si sposano. E cominciano ad incidere dischi, che vanno abbastanza bene. L'album del 1978 Is it still good to ya arriva al numero uno delle classifiche R&B, come il singolo Solid nel 1984. Continuano anche a scrivere per gli altri e aprono un ristorante uptown, il Sugar Bar, sulla 72ima West.
Nick Asford è morto ieri in un ospedale di Manhattan. Era in terapia per un tumore alla gola, ma le cause del decesso non sono note. Con Valerie Simpson (con lui nella foto) ha vissuto un sodalizio artistico lungo 47 anni e un matrimonio di 37, tempi lunghissimi per lo showbiz..
Il pezzo da ricordare? A parte Solid, che per me è il loro anthem, probabilmente Ain't no mountain high enough nella versione di Diana Ross.
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