giovedì 8 dicembre 2011

La parola a Corrado Clini

Il "nuovo" ministro dell'ambiente Corrado Clini questa mattina è intervenuto nella plenaria della COP17 di Cancun. Ha parlato 5 minuti e 13 secondi (il tempo previsto è di tre minuti, ma tutti sforano). Ha confermato che l'Italia è pronta a fare la sua parte in un prolungamento del Protocollo di Kyoto, ma a condizione che sia uno strumento di transizione verso un accordo globale. Ha ricordato la gravità della crisi in Europa e la necessità di perseguire l'efficienza energetica e l'uso razionale delle risorse. Ha sottolineato l'impegno italiano nella cooperazione internazionale mirata a fornire opportunità a tutti i paesi. Ha ricordato i progetti in campo energetico avviati dall'Italia in Cina, Brasile, Messico, Marocco, Tunisia, Egitto.
Clini ha poi detto che occorre investire in un futuro "low carbon" e che la prospettiva deve essere un quadro di accordi legalmente vincolanti che impegnino tutti i paesi "secondo le proprie possibilità". Ha concluso auspicando l'avvio di una roadmap che da Durban possa condurre a risultati concreti a breve temine.
Un intervento sostanzialmente in linea con la posizione dell'Unione Europea, con in più un'enfasi sulla cooperazione internazionale, tema da sempre caro a Clini. Per chi è stato costretto ad ascoltare nelle ultime tre COP gli interventi della ministra invisibile questo è già un bel passo avanti. (foto mia)

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