martedì 6 dicembre 2011

L'Europa ci crede ancora (forse)

Conferenza Stampa anche per l'Unione Europea, con la commissaria Connie Hedegaard e la presidenza di turno della Polonia a confermare la proposta di Bruxelles: una road map verso un accordo globale che comprenda tutti i grandi paesi, da definire entro il 2015 e attuare entro il 2020. Nel frattempo si dovrebbero estendere oltre il 2012 gli accordi di Kyoto. Commentando le aperture cinesi Hedegaard, che era reduce da un incontro a porte chiuse con la Cina ha detto che "a volte le dichiarazioni pubbliche sono più positive di quelle espresse negli incontri privati"
La road map proposta dall'Europa non entusiasma neanche i paesi più deboli. Seyni Nafo, portavoce maliano dell'Africa Group, ha dichiarato che lò'Europa è più interessata al mercato del carbonio che alla riduzione delle emissioni. J.M. Mauskar, che guida l'influente delegazione indiana, ha definito la proposta di Hedegaard un quid pro quo. Nel novero delle dcritiche più aspre anche le Maldive, che hanno accusato l'India e la Cina di avere formato una alleanza  per non fare nulla e di essere ambedue "felici di fare dieci giorni di ostruzionismo".

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