Come previsto il Canada esce dal protocollo di Kyoto. Lo ha annunciato ieri il governo conservatore con una dichiarazione del ministro dell'ambiente Peter Kent.
Le performance del Canada in termini di emissioni in atmosfera sono disastrose. Il protocollo di Kyoto prevede un taglio delle emissioni del 6% entro il 2012 prendendo come riferimento i livelli del 1990. Ad oggi il Canada rispetto al 1990 ha aumentato le proprie emissioni del 17%.
Buona parte dell'incremento di CO2 è dovuto allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi delle sabbie bituminose (foto). Si stima che il Canada abbia riserve di petrolio pari a 170 miliardi di barili, solo Arabia Saudita e Venezuela ne hanno di più. L'estrazione del petrolio dal bitume sabbioso comporta enormi consumi di acqua ed energia. Oggi il Canada produce un milione e mezzo di barili di petrolio al giorno e prevede di arrivare a 3.7 milioni/giorno entro il 2025. Quindi le emissioni cresceranno ancora.
La mossa del governo di Ottawa vorrebbe evitare il pagamento delle sanzioni dovute per non avere mantenuto gli obiettivi di riduzione prefissati, che sarebbero pari a 14 miliardi di dollari canadesi, oltre 10 miliardi di Euro. Il protocollo di Kyoto scade il 31 dicembre 2012 e per recedere dal trattato occorre dare comunicazione con un anno di anticipo. Il tempismo canadese è perfetto, il resto del mondo è sdegnato.
Le performance del Canada in termini di emissioni in atmosfera sono disastrose. Il protocollo di Kyoto prevede un taglio delle emissioni del 6% entro il 2012 prendendo come riferimento i livelli del 1990. Ad oggi il Canada rispetto al 1990 ha aumentato le proprie emissioni del 17%.
Buona parte dell'incremento di CO2 è dovuto allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi delle sabbie bituminose (foto). Si stima che il Canada abbia riserve di petrolio pari a 170 miliardi di barili, solo Arabia Saudita e Venezuela ne hanno di più. L'estrazione del petrolio dal bitume sabbioso comporta enormi consumi di acqua ed energia. Oggi il Canada produce un milione e mezzo di barili di petrolio al giorno e prevede di arrivare a 3.7 milioni/giorno entro il 2025. Quindi le emissioni cresceranno ancora.
La mossa del governo di Ottawa vorrebbe evitare il pagamento delle sanzioni dovute per non avere mantenuto gli obiettivi di riduzione prefissati, che sarebbero pari a 14 miliardi di dollari canadesi, oltre 10 miliardi di Euro. Il protocollo di Kyoto scade il 31 dicembre 2012 e per recedere dal trattato occorre dare comunicazione con un anno di anticipo. Il tempismo canadese è perfetto, il resto del mondo è sdegnato.
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