sabato 28 luglio 2012

Vuoti da riempire

Oggi su sei quotidiani è uscita una pagina a pagamento con un appello dal titolo "Fermare il declino". I promotori sono Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Oscar Giannino, Andrea Moro, Carlo Stagnaro, Luigi Zingales. Che hanno raccolto oltre duecento adesioni al documento. 
Le sei testate in cui è apparsa l'inserzione sono il Fatto, il Foglio, il Sole 24 0re, il Messaggero, il Mattino e il Gazzettino. L'esclusione di Corriere, Repubblica e Stampa non è certamente casuale.
Da oggi è attivo anche un sito web dove è pubblicato l'appello, che i promotori chiamano Manifesto. Il Deus ex Machina dell'iniziativa sembra essere il sempre sobriamente agghindato Oscar Giannino, che oggi sul suo blog descrive nel dettaglio il senso dell'operazione. Non mancano gli inevitabili dieci punti programmatici, per la verità poco incisivi e certamente non sorprendenti. Il primo, per dire, è "ridurre il debito pubblico". Ma va? Gli altri nove sono di comparabile vaghezza, tipo ridurre la spesa pubblica del 6% e la pressione fiscale di 5 punti in cinque anni. Non si parla di innovazione, di Green Economy, di Europa.
Tra i 200+ firmatari molto professori, compreso il mio amico bocconiano Edoardo Croci, già assessore a Milano con Moratti. Ma anche la "prima linea" di Italia Futura (così la definisce Giannino). Ovvero gente come Andrea Romano, Federico Vecchioni, Marco Simoni, Irene Tinagli, Nicola Rossi. Montezemolo no, ovvio. Poi Giannino tiene a farci sapere che Emma Marcegaglia  "ha seguito e condiviso sin dall’inizio documenti e intenti".
Cui prodest? Alla fine del suo post Giannino pubblica anche alcuni quesiti in stile FAQ. L'impressione è che il tentativo sia di creare una destra liberista di spessore, in grado di costruirsi una reputazione. Se fossi stato uno dei firmatari citati sopra, che hanno tutti importanti percorsi alle spalle, avrei usato maggiore cautela.

2 commenti:

  1. Mi permetto di suggerirLe critiche che abbiano radici più solide e profonde, piuttosto che basate sull'abbigliamento di una persona..

    Il suo ma va? dovrebbe suscitarci un sorriso?
    Il punto non è tanto l'aver posto l'abbattimento del debito come obiettivo, ma il modo in cui tale obiettivo si suggerisce venga raggiunto.

    Io ritengo che tutto questo sia quantomento un tentativo. A Lei non piacciono? Melgio non provarci nemmeno?

    Un'ultima cosa: io mi chiederei se, dato che i tanti firmatari che "hanno tutti importanti percorsi alle spalle", non abbbiano dei validi motivi per farlo, se in tutto questo non ci sia del senso, piuttosto che mettere tali personalità automaticamente in dubbio..

    Cordialità

    Manuel Montanari

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    1. Non mi sembra di avere criticato le parures di Giannino, che del resto del suo vestire eccentrico si fa vanto.
      E non voglio suscitare sorrisi, soprattutto in tema di debito pubblico. C'è qualcuno in Italia che non vorrebbe ridurre il debito pubblico? E' come scrivere su un programma che si ritiene necessario respirare o avere un cuore che batte.
      Quanto alle firme, è questione politica. Di schieramenti. che suscitano i miei dubbi, personali ma legittimi.

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