giovedì 9 agosto 2012

Rifiuti urbani, l'Italia tra i peggiori d'Europa

La DG Ambiente della Commissione Europea ha diffuso martedì un report sulla gestione dei rifiuti solidi urbani nei 27 paesi della UE. Come prevedibile i risultati dell'Italia sono affatto lusinghieri. Il nostro paese è una delle dodici nazioni che non rispetta la direttiva europea sui rifiuti, assieme a Bulgaria, Cechia, Cipro, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia.
I primi della classe sono Austria e Olanda, che portano in discarica rispettivamente lo 0.7 e lo 0.4 dei rifiuti. Il resto viene riciclato o recuperato. La peggiore in assoluto è la Grecia, che non è conforme a 16 dei 18 criteri utilizzati per l'indagine. In Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Olanda e Svezia la porzione di rifiuti che finisce in discarica è inferiore al 5%. In Bulgaria al contrario non esiste raccolta differenziata, che secondo la direttiva dovrebbe raggiungere in ogni stato membro un minimo del 50% entro il 2020.
L'Italia riceve nove cartellini rossi e nella classifica generale è ventesima su 27. Peggio di noi fanno solo Lettonia, Cipro, Romania, Lituania, Malta, Bulgaria e appunto la Grecia.
Secondo la Commissione la corretta applicazione della Direttiva Rifiuti porterebbe risparmi pari a 72 miliardi di Euro. Il settore del trattamento e del riciclo aumenterebbe il suo giro di affari annuale di 42 miliardi, con la possibilità di creare 400.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020.

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