Giugno 2012 è stato il 328imo mese consecutivo a registrare temperature globali superiori alla media e molto probabilmente luglio sarà il 329imo. Intanto lo scorso luglio è stato il più caldo e arido di sempre negli Stati Uniti. O perlomeno dal 1894, quando negli USA si è iniziato a registrare le temperature. Il record precedente apparteneva al luglio 1936, erano gli anni della Grande Depressione. Quanto a precipitazioni il 2012 negli Stati Uniti è il più siccitoso degli ultimi 60 anni e i raccolti saranno molto colpiti.
La produzione di granturco sarà di scarsa qualità e almeno il 20% in meno del solito. Quella di soia la più bassa degli ultimi anni. Gli effetti sui prezzi alimentari si faranno sentire in autunno, a cominciare da un aumento attorno al 5% per il pollame, la carne bovina, le uova, il latte e i formaggi. Gli allevamenti avicoli sono i più colpiti, visto che il mais costituisce fino al 70% della dieta dei pennuti.
Gli effetti della siccità americana saranno globali e la paura è arrivata anche in Cina, paese che consuma grandi quantità di oli vegetali. Lo scorso anno la Cina ha acquistato oltre 10 miliardi di dollari di soia americana, e la domanda è in crescita. I Cinesi friggono molto e l'olio viene venduto in taniche da cinque litri, che una famiglia media consuma nel giro di un mese. La scarsa produzione americana porterà ad un aumento dei prezzi che preoccupa il governo cinese.
C'è anche chi approfitta della siccità per intervenire sull'economia nazionale. Il governo tailandese sta acquistando riso dai contadini a prezzi superiori al mercato, migliorando le entrate delle aziende agricole e nella certezza di fare comunque un buon investimento alla luce della scarsa produzione americana (da maggio ad oggi i futures del riso sono cresciuti del 7%).
La produzione di granturco sarà di scarsa qualità e almeno il 20% in meno del solito. Quella di soia la più bassa degli ultimi anni. Gli effetti sui prezzi alimentari si faranno sentire in autunno, a cominciare da un aumento attorno al 5% per il pollame, la carne bovina, le uova, il latte e i formaggi. Gli allevamenti avicoli sono i più colpiti, visto che il mais costituisce fino al 70% della dieta dei pennuti.
Gli effetti della siccità americana saranno globali e la paura è arrivata anche in Cina, paese che consuma grandi quantità di oli vegetali. Lo scorso anno la Cina ha acquistato oltre 10 miliardi di dollari di soia americana, e la domanda è in crescita. I Cinesi friggono molto e l'olio viene venduto in taniche da cinque litri, che una famiglia media consuma nel giro di un mese. La scarsa produzione americana porterà ad un aumento dei prezzi che preoccupa il governo cinese.
C'è anche chi approfitta della siccità per intervenire sull'economia nazionale. Il governo tailandese sta acquistando riso dai contadini a prezzi superiori al mercato, migliorando le entrate delle aziende agricole e nella certezza di fare comunque un buon investimento alla luce della scarsa produzione americana (da maggio ad oggi i futures del riso sono cresciuti del 7%).
Occorre introdurre nuovi sistemi di produzione agricola che integrando l'agricoltura con l'ecosistema acquatico siano capaci di assicurare, nel lungo periodo, risposte concrete alle criticità ambientali più attuali: http://www.agricolturadelleacque.it/
RispondiElimina