sabato 9 febbraio 2013

Governo tecnico chiuso causa neve


Avevo raccontato giovedì scorso, qui su Sostenibilitalia, che il governo Monti aveva deciso di far svolgere nelle scuole le prove scritte del concorsone per i docenti. Per motivi economici, si motivava da fonti governative. Senza contare però i costi sociali di lasciare per tre giorni a spasso migliaia di ragazzi, dei quali devono farsi carico ovviamente i genitori. I genitori lavorano? Sfiga, qualcuno ci penserà. L'importante è che lo stato espriopria a costo zero delle aule didattiche per svolgere compiti istituzionali.
Stasera si viene a sapere che, causa probabile nevicata, il concorso degli insegnanti è rinviato. Io l'ho letto sul web, molti lo sapranno dai TG o dai giornali di domani. Per inciso nella mia città lunedì non è prevista neve. Ma, anche se lo fosse, lo Stato e gli enti locali non devono comunque garantire l'accesso ai capoluoghi di regione con mezzi di trasporto pubblici e/o privati? Non viviamo in Groenlandia o in Siberia, treni e bus dovrebbero comunque funzionare. Le auto dovrebbero poter circolare. Parliamo di qualche centimetro di neve, ammesso che cada. In una nazione normale non basterebbe per rinviare una operazione complessa come un concorso pubblico con 80mila candidati. Chissà quanti biglietti acquistati, quanti hotel prenotati.
La morale è la solita: siamo un paese da operetta, e Monti e Profumo non lo hanno cambiato di una virgola.

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