La prima settimana di negoziati sul clima del 2013 si è chiusa a Bonn senza risultati eclatanti. Il traguardo, ricordiamolo, è il 2015, anno in cui la COP 17 di Durban del 2011 aveva indicato la fine di un percorso politico per la sottoscrizione di un nuovo trattato globale sui cambiamenti climatici.
I gruppi di lavoro insediati dopo la COP 13 di Bali 2007 hanno concluso il loro lavoro alla COP 18 di Doha 2012. Il prossimo accordo dovrà essere costruito da un nuovo organismo diplomatico, chiamato Ad Hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action (ADP) diretto da due coordinatori, Jayant Moreshver Mauskar (India) e Harald Dovland (Norvegia).
I negoziati di Bonn, nel quadro nel nuovo ADP, si sono svolti attraverso tavole rotonde parallele, in un processo che ha incoraggianto la partecipazione ma è ancora parecchio lontano dai momenti decisionali.
Cristiana Figueres, segretaria UNFCC, ha definito il 2013 come "l'anno della spugna", intendendo che questo dovrebbe essere il periodo in cui proporre idee e opinioni.
I commenti finali della settimana sono stati generalmente positivi. I negoziati riprenderanno a giugno, tra poco più di un mese. Tuttavia sembra necessario istituire un tavolo decisionale, un "contact group" in gergo diplomatico, per mettere alcuni punti fermi.
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