martedì 9 luglio 2013

Croazia in Europa, effetti collaterali/2

La Associated Press ha diffuso un reportage scritto da Amel Emric e Aida Cerkez, ripreso da molte testate in tutto il pianeta, che descrive la difficile situazione di un gruppo di pastori nomadi dei balcani occidentali. Si tratta di un gruppo di famiglie che, seguendo una tradizione millenaria, passa gli inverni negli altopiani della Bosnia e trasporta i greggi in estate nelle zone montuose. La divisione della ex Yugoslavia e la guerra di Bosnia del 1992-95 aveva già reso impraticabili i vecchi sentieri che portavano ai pascoli serbi. Oggi l'entrata della Croazia in Europa rende anche quel confine molto più sorvegliato, impedendo ai pastori di raggiungere le zone della Slavonia croata, sulle rive del Danubio al confine con l'Ungheria.

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