giovedì 24 ottobre 2013

Dal nucleare agli OGM, i colpi di Testa

"Mi sento di dire che al momento gli impianti nucleari hanno tenuto, hanno 'retto botta'. Si sono messi automaticamente in sicurezza e l'unico problema a un impianto si è verificato per mancanza di energia elettrica. Vedremo nei prossimi giorni, ma sono fiducioso.
Chi trae spunto da questa tragedia per fare polemica sul nucleare è uno sciacallo, visto che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi terremoti nella storia del mondo. Questo la dice lunga sul livello di certi politici". C. Testa, 11 marzo 2011


Chi non ricorda la stagione filonuclearista di Chicco Testa, con dichiarazioni come quella riportata qui sopra e la fondazione del Forum Nucleare Italiano, di cui serbiamo memoria per schermate come questa?
Purtroppo per C. Testa il nucleare è ormai passé, e con esso gli interessi economici delle grandi multinazionali del settore. Così il forum Nucleare, cos' indipendente e così super partes, fu terminato con un coccodrillo del C. Testa medesimo. Ma è giusto non perdersi d'animo, ci sono ancora tante frontiere da esplorare. Così C. Testa adesso sembra interessarsi do OGM. Oggi sul suo profilo facebook posta un verboso pistolotto sui benefici dell'agricoltura sotto brevetto. Il post riprende un articolo de Il Foglio che a sua volta ne riprende uno del WSJ. La tesi  riportata da C. Testa in terza battuta è che glo OGM non fanno male. "In Europa (e in molti paesi in via di sviluppo, dove la produttività degli Ogm sarebbe essenziale) un’isteria disinformata blocca produzione e ricerca. Anche in Italia la politica, cavalcando paure irrazionali, è tutta avversa alla diffusione di colture transgeniche, con poche eccezioni."
Non trovate analogie con la campagna filoatomica di un paio di anni fa? Isteria, disinformazione, paure irrazionali. Poi arrivò Fukushima.
colpisce che invece C. Testa non spenda una-parola-una sui due temi fondamentali dell'uso degli OGM: il primo è l'introduzione dei brevetti in agricoltura, con l'aggressività legale di Monsanto e Co. nei confronti di chi non rispetta le loro condizioni economiche vessatorie; il secondo è la drammatica riduzione della biodiversità che consegue all'introduzione delle specie transgeniche.
Viene da pensare che sia arrivata qualche "donazione". Ma certamente, come nel caso del nucleare, C. Testa difende queste cause per fede e non per denaro.

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