Tra i nominati 2014 per la Rock and Roll Hall of Fame c'è anche Linda Ronstadt, qui accanto in una copertina di Rolling Stone del 1978. Gli altri che entreranno con lei sono Nirvana, Kiss, Peter Gabriel, Hall and Oates e Cat Stevens. Gli esclusi che facevano parte della lista dei candidati di quest'anno invece sono Yes, N.W.A, Chic, the Meters, Deep Purple, the Paul Butterfield Blues Band, LL Cool J, the Replacements, Link Wray e gli Zombies. Tra i finalisti di quest'anno Ronstadt era l'unica donna.
Si entra nel Pantheon della Rock and Roll Hall of Fame dopo essere stati designati da un pool di critici, che prendono in considerazione solo gli artisti con almeno 25 anni di carriera alle spalle. Ronstadt avrebbe potuto essere scelta dal 1992 e molti avevano lamentato la "distrazione".
Figlia di un farmer di Tucson, Arizona, Linda Ronstadt (67) è stata la voce più importante della musica West Coast degli anni '70, cresciuta nel cerchio magico della etichetta Asylum di David Geffen assieme ad artisti come Eagles, Jackson Browne, John David Souther. Sentimentalmente volubile, aveva flirtato con molti colleghi e con personaggi di spicco come il regista George Lucas e l'allora governatore della California
Jerry Brown, rieletto in questi anni a capo del Golden State.
Nel corso degli anni '70 tre suoi album raggiunsero il numero 1 delle classifiche, eguagliando il record di Carole King. Secondo stime accreditate ad oggi Ronstadt ha venduto nel mondo almeno 60 milioni di dischi.
Dopo il periodo di grande successo pop Linda ha cantato in un musical a Broadway, The Pirates of Penzance e si è poi cimentata in repertori diversi con album country in trio con Dolly Parton e Emmylou Harris, album di standard jazz e dischi di canzoni della tradizione chicana. Si è ufficialmente ritirata nel 2011 e lo scorso agosto ha annunciato di avere il morbo di Parkinson e di "non riuscire più a cantare nemmeno una nota".
Tre mesi fa ha presentato Simple Dreams, un libro di memorie edito da Simon and Schuster. Nella foto sotto, Linda Ronstadt oggi.
Foto di Genaro Molina / Los Angeles Times
Si entra nel Pantheon della Rock and Roll Hall of Fame dopo essere stati designati da un pool di critici, che prendono in considerazione solo gli artisti con almeno 25 anni di carriera alle spalle. Ronstadt avrebbe potuto essere scelta dal 1992 e molti avevano lamentato la "distrazione".
Figlia di un farmer di Tucson, Arizona, Linda Ronstadt (67) è stata la voce più importante della musica West Coast degli anni '70, cresciuta nel cerchio magico della etichetta Asylum di David Geffen assieme ad artisti come Eagles, Jackson Browne, John David Souther. Sentimentalmente volubile, aveva flirtato con molti colleghi e con personaggi di spicco come il regista George Lucas e l'allora governatore della California
Jerry Brown, rieletto in questi anni a capo del Golden State.
Nel corso degli anni '70 tre suoi album raggiunsero il numero 1 delle classifiche, eguagliando il record di Carole King. Secondo stime accreditate ad oggi Ronstadt ha venduto nel mondo almeno 60 milioni di dischi.
Dopo il periodo di grande successo pop Linda ha cantato in un musical a Broadway, The Pirates of Penzance e si è poi cimentata in repertori diversi con album country in trio con Dolly Parton e Emmylou Harris, album di standard jazz e dischi di canzoni della tradizione chicana. Si è ufficialmente ritirata nel 2011 e lo scorso agosto ha annunciato di avere il morbo di Parkinson e di "non riuscire più a cantare nemmeno una nota".
Tre mesi fa ha presentato Simple Dreams, un libro di memorie edito da Simon and Schuster. Nella foto sotto, Linda Ronstadt oggi.
Foto di Genaro Molina / Los Angeles Times
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