Confesso che ero impreparato. O meglio, ho colpevolmente trascurato di informarmi sullo stato del web in Cina, paese dove non andavo da anni. Così solo arrivato lì ho scoperto quello che viene chiamato il Great Firewall of China, il programma che oscura una grande quantità di informazioni disponibili in rete. Non solo fonti di informazione sui temi politici sgraditi a Pechino, come Taiwan, Tibet, Tiananmen e ogni opposizione interna. anche tutti gli strumenti con i quali si può scrivere e diffondere contenuti. Niente upload, nessun social network, anche questa piattaforma blog dove scrivo sono banditi.
Così mi sono trovato per sei giorni senza condividere una riga sul web. Non mi succedeva da almeno sei anni, ed è stata una esperienza interessante. Poi vari amici smanettoni mi hanno detto che il blocco è aggirabile con i mirror e altri sistemi, ma per la verità non ho sentito la necessità di agitarmi più di tanto. Ho passato una settimana sabbatica, lasciando tracce web solo su Foursquare, stranamente sbloccato. Forse converrebbe farlo ogni tanto anche senza essere forzati dalla censura.
Così mi sono trovato per sei giorni senza condividere una riga sul web. Non mi succedeva da almeno sei anni, ed è stata una esperienza interessante. Poi vari amici smanettoni mi hanno detto che il blocco è aggirabile con i mirror e altri sistemi, ma per la verità non ho sentito la necessità di agitarmi più di tanto. Ho passato una settimana sabbatica, lasciando tracce web solo su Foursquare, stranamente sbloccato. Forse converrebbe farlo ogni tanto anche senza essere forzati dalla censura.
Nessun commento:
Posta un commento