Oggi ad Atene si è svolto un convegno su un tema interessante, promosso dalla presidenza greca dell'Unione Europea: "Insularità: un nuovo modello di sviluppo per crescita ed occupazione". Nessuno dei 28 paesi dell'Unione ha tante isole quanto la Grecia. Logico quindi che Atene abbia voluto mettere in evidenza una condizione geografica che condiziona l'economia di un paese (basta pensare ai trasporti) ed è condivisa da molte altre nazioni, quali Italia, Croazia, Spagna, Norvegia, Danimarca. Senza dimenticare che la UE ha quattro stati-isola, due piccoli (Cipro e Malta) e due grandi (Gran Bretagna e Irlanda). Mi ha colpito che nel programma dell'evento non fosse previsto un intervento italiano.
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