mercoledì 8 ottobre 2014

Bratušek bocciata, Juncker obbligato al rimpasto

Come previsto da Sostenibilitalia e da molti altri la candidata commissaria slovena Alenka Bratušek, alla quale il presidente Juncker aveva affidato la vicepresidenza e la delega alla Unione Energetica, è stata giudicata inadeguata dal Parlamento Europeo. Il verdetto delle commissioni è drastico: 112 no e 13 sì. Bratušek (44, ALDE, già primo ministro in Slovenia) era stata disastrosa nell'audizione parlamentare di rito. Il parere del Parlamento non è vincolante, ma certo il presidente Juncker eviterà di presentare il suo nome nella lista finale che dovra essere votata. La bocciatura di Bratušek si aggiunge alle perplessità sul candidato commissario ungherese Tibor Navracsis (48, PPE), a cui Juncker aveva assegnato le deleghe a Educazione, Giovani, Cultura e Cittadinanza. In questo caso il Parlamento Europeo non ha espresso un giudizio drasticamente negativo come nel caso di Bratušek, ma ha consigliato di affidare a Navracsis deleghe diverse.
Il presidente Juncker dovrà ora mischiare le carte. Il seggio in commissione destinato alla Slovenia sarà assegnato ad altri, ma difficilmente Lubjiana vedrà confermata una vicepresidenza. La candidata potrebbe essere Tanja Fajon (43, PSE) che faceva parte della terna di nomi proposta a Bruxelles da Alenka Bratušek, e che comprendeva anche se stessa. Altri vedrebbero con favore la conferma di Janez Potočnik, attuale commissario sloveno all'ambiente. Contro la sua nomina c'è però la questione di genere, visto che la Commissione Juncker è a corto di donne. Sotto questo aspetto potrebbe prendere quota la candidatura di Anja Kopač Mrak (40, PSE) attuale ministro sloveno per il lavoro e gli affari sociali. L'altro fattore è politico, perché Bratušek in teoria garantiva una vicepresidenza al gruppo liberale ALDE. Ma anche gli europarlamentari di ALDE l'anno bocciata. In realtà Bratušek ha fondato pochi mesi fa un partito che ha quattro seggi nel parlamento sloveno e che ha chiesto l'adesione al gruppo ALDE, non ancora ratificata.
La Slovenia perderà comunque la vicepresidenza. Al suo posto potrebbe andare con la stessa delega alla Unione Energetica il tedesco Günther Oettinger (60, PPE), attuale commissario all'energia e confermato nella nuova Commissione, ma con delega all'Agenda Digitale (comunicazioni internet, ecc.). Oettinger ha superato l'audizione in Parlamento, ma non sembra entusiasta della nuova delega. L'alternativa potrebbe essere lo slovacco Maroš Šefčovič (48, PSE), al quale Juncker aveva affidato la delega ai trasporti.
La nuova Commissione dovrà essere presentata al Parlamento Europeo per il voto finale il 22 ottobre.

Nessun commento:

Posta un commento