martedì 11 novembre 2014

La prima tassa sulla Coca Cola, e le altre

Martedì scorso, in occasione delle elezioni di midterm, gli americani hanno votato su una miriade di referendum locali, sia a livello di stato che municipali. A Berkeley, città universitaria della baia di San Francisco, si votatava anche una proposta di tassazione sulle bevande zuccherate come coca, aranciata, energy drink e te. La proposta, che consisteva in una tassazione di questi prodotti pari a un centesimo l'oncia, pari a 12 cent a lattina, è stata approvata con oltre i tre quarti dei voti. Una proposta simile, che prevedeva una tassa di due cent l'oncia, è stata invece bocciata nella vicina San Francisco. Le grandi compagnie dei soft drinks hanno speso oltre dieci milioni di dollari per convincere gli elettori a votare no.
Anche la città di New York aveva provato a limitare il consumo di bevande zuccherate, ma la proposta del sindaco Bloomberg era stata bloccata da un giudice. Ora bisognerà verificare se l'aumento del prezzo dei prodotti porterà a una riduzione dei consumi.

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