venerdì 7 novembre 2014

L'ora legale è una sciagura

Ci siamo sbarazzati della cosiddetta Ora Legale  fino alla prossima primavera. Noi Europei lo abbiamo fatto due settimane fa, gli Stati Uniti sabato scorso, sette giorni dopo. Ma spostare gli orologi del pianeta avanti e indietro di un'ora serve a qualcosa? The Atlantic pubblica un articolo di fuoco su quello che in USA si chiama Daylight Saving Time (DST) dal titolo "L'ora legale è la più grande vergogna dell'America". Nel pezzo si confutano tutte le supposte virtù di portare l'orologio avanti di un'ora nel periodo estivo.
Prolungare le ore di luce serali dovrebbe in primis ridurre i consumi energetici, perché permette di ritardare l'accensione di insegne, lampioni e luci. Invece secondo alcuni calcoli il risparmio è minimo, anche perché l'insolazione serale mantiene il calore negli ambienti e comporta un utilizzo maggiore dei condizionatori, ormai diffusissimi, che consumano più energia delle lampadine.
Ritardare l'alba fa male al nostro orologio biologico e al corpo, con conseguenze che arrivano all'acuire i disturbi cardiovascolari. Le alterazioni dell'orologio biologico comporterebbero anche minore lucidità mattutina, con la conseguenza di incidenti domestici, stradali e sul lavoro. Anche la produttività sul lavoro ne risente.
L'ora legale obbliga anche all'adeguamento degli orari, a cominciare da quelli dei mezzi di trasporto come aerei, treni e bus. Questa operazione comporta una spesa molto ingente, che in America solo per le linee aeree è stata stimata in circa 150 milioni di dollari. Infine gli agricoltori, che secondo tradizione dovrebbero essere proprio quelli che traggono maggiore vantaggio dall'ora legale. Neanche per idea: il buio del mattino toglie loro un'ora di lavoro per raccogliere i prodotti da portare al mercato. Inoltre le mucche da latte soffrono lo spostamento orario come le persone, riducendo la produzione. Insomma, un vero disastro.

Nessun commento:

Posta un commento