venerdì 9 gennaio 2015

Xenofobia, terrore, odio: la destra ha una nuova strategia

Le prime pagine di oggi di Il Tempo, Libero e Il Giornale sono molto istruttive e chiariscono la nuova strategia della stampa italiana di destra. Non è una novità, certo: la linea editoriale comune segue la propaganda quotidiana di Salvini, ripetuta come un mantra in televisione (anche ieri sera da Vespa). E Salvini sta anche allestendo un think tank xenofobo: Sovranità. La pagina facebook è già attiva da qualche settimana, il sito è in allestimento.
Facciamo una sintetica analisi delle prime pagine di oggi (cliccare sopra per ingrandirle) cominciando da Il Tempo, testata che sta trasformandosi rapidamente da quotidiano conservatore a foglio popolar-xenofobo. I due passamontagna con scritte in arabo su fondo bianco vogliono suscitare la paura, mentre il titolo "Siamo tra voi" è a metà tra Stephen King e Matteo Salvini. Il leghista dopo l'attentato di Parigi aveva subito dichiarato che "Il nemico è tra noi". L'occhiello aumenta la sensazione di impotenza e paura: "In Italia sale l'allarme (anche per i tagli ai poliziotti)."
Libero applica la sua rituale malagrazia pubblicando il disegno di un terrorista in relax, con i piedi e il mitra appoggiati sul tavolo. L'uomo, ovviamente con passamontagna nero, sta leggendo La Repubblica, colpevole secondo il direttore Belpietro di applicare una linea editoriale buonista e di non riconoscere la natura religiosa dell'attentato a Charlie Hebdo. Perchè se Breivik ammazza da solo 69 ragazzini a Utøya è solo un cristiano impazzito, se due islamici impazziti uccidono 12 persone è la guerra santa. E che sia guerra lo dice il titolo del pezzo sotto, che aggiunge che "bisogna schierarsi". Lo firma Mario Giordano. Franco Bechis invece stempera il clima e scrive che "I killer di Allah sono liberi di colpire".
Il Giornale a sua volta va giù piuttosto pesante, seguendo il già citato Salvini-pensiero: "Li abbiamo in casa". Chi? "I macellai islamici". Secondo il quotidiano di Sallusti, che parla anche di "Francia ombelico dell'Eurabia" citando la inevitabile Oriana Fallaci, "i fanatici che hanno addestrato i terroristi di Parigi frequentavano la moschea di Milano." Immancabile di spalla il fondino sul Corano firmato Magdi Allam.
La destra in giacca blu di Berlusconi ormai è sparita. Sostituita dalla destra xenofoba e bellicosa di Salvini, Gasparri, Meloni. Persino l'impresentabile Borghezio fa parte del cast. Con la stampa conservatrice che segue compatta le istruzioni e la onnipresenza catodica del nuovo leader è probabile che i consensi del Commando Salvini aumenteranno, come le felpe con le scritte. Il messaggio politico è approssimativo e becero, ma di questi tempi "buca", come ha capito lo stesso Grillo cercando di cavalcare a sua volta l'onda. Prepariamoci a una stagione politica ancora più centrata sul populismo e la volgarità. Sul complottismo e la reazione. Forse il livello del dibattito era migliore nel 2014, il che è tutto dire.

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